Random tra Martica e Campo dei Fiori

Una domenica di pioggia doveva essere. Invece....Oggi escursione eco.
Con ombrellino nello zaino, prendo il bus urbano che mi porta a Sant'Ambrogio, ai piedi delle nostre montagne. Preso la strada per Bregazzana fino alle case di Molinetto lungo il giovane fiume Olona. Quindi svoltando a sinistra su un erta stradina, che più sopra abbandono per prendere a destra un sentiero che aggira Cascina Redaelli e arriva alla ricostruita Cascina Tagliata, con il suo stagno in secca e i bellissimi prati con vista Sacro Monte. Appena oltre la cascina  vado a sinistra a risalire il Mutarel dul Pisin 571, per poi scendere al rudere della Cascina Montallegro. Qui svoltando a destra in salita si va a costeggiare il costone con la bella radura del Roccolo ( ora agriturismo ), infine si arriva al tabellone e a Pian Val Des, in fondo alla spianata devio a destra per andare a risalire il Costone del Poligono di Tiro, che poi attraversando la Stradina militare prosegue come costone sud e arriva al Monte Chiusarella 913 m. Nessuno in giro, un vero deserto dove in una domenica di sole ci sono normalmente  decine di escursionisti in ogni dove. Sceso a nord sulla S.M., risalgo il Munt dul Bagiò e sceso dall'opposta costa, percorro ora con calma la strada militare. Da dietro sento il vociare di 2 "Muntanbaichisti" che arrancano senza raggiungermi. Arrivato al tornante più orientale 968  m della CTR, quello da cui parte la traccia per i Sassi Rossi, prendo questa traccia che in breve arriva all'erta finale che sale al Piazzale Orientale della Martica. Dove arrivo prima dei 2 MT Biker ( per dirla all'inglese ). Qualche goccia è nel frattempo scesa giù, ma l'ombrello resta comunque a riposo. Ora vado verso la crocetta sull'opposto lato del massiccio, stando di cresta alto sulla sterrata, passo dalla vera vetta della Martica, dal Monte Vasera e dalla crocetta della Punta Rossotti. Andato al piazzale del Forte Occidentale, scendo col bel sentierino che verso sud-est torna sulla Strada Militare al Passo del Baracun, dove prendo la dorsale soprastante la stradina e passando dalla cosiddetta Cima Gallina per poi scendere a destra sul Sentiero degli Ometti. Arrivato in basso, con la mulattiera risalgo in bassa Val Buragona, vado alla ricerca della miniera segnalata da Peter. Ma la mulattiera finisce e non vedo il buco ancora, una traccia sale ancora sul versante sinistro ( destro orogr.) ma arrivo contro una cascata, e che cavolo, dove è finita. Ridisceso al termine della mulattiera vedo qualcosa sull'opposto versante: trovata. Nel porfido rosso , probabilmente cavavano Galena Argentifera. Restando su tracce di cinghiali  salgo per un pò sulla costa sinistra orografica fino a trovare una discesa tranquilla nel terreno viscido e bagnato. Costeggiata la rete con gli asini del ristorante Motta Rossa, vado a traversare la strada e verso sinistra fino al parcheggio sterrato di Villa Cagnola. Qui dentro il parco cercando le scorciatoie più proibite salgo alla statua del Guerriero Romano e più su alla torretta. Qui invece che il sentiero che lo aggira, salgo di cresta alla cimetta di quota 787 e per l'erta finale sul al Monte Legnone 867 m. Proseguendo verso il Passo Varrò in discesa. Qui piegando a destra per poche decine di metri, si vedono a sinistra i segni che portano a risalire la ripida costa nord della Pizzella, che in alto assume le sembianze di una cresta rocciosa e arriva alla piccola radura erbosa sulla cima della Pizzella Alta 940 m. Ora svoltando a sinistra in discesa si scendo in breve a Piazzale Pogliaghi di Sacro Monte. Dove c'è un delirio di traffico domenicale e dove mi attende il bus per casa.