Concatenamento da Lugano (Bre 925 m e successive)
Il protagonista di questa escursione è il Monte Bre di Lugano. Una piccola montagna che mancava ancora nella mia lista. La peculiarità della mia salita è stata quella di aver trovato una "direttissima", una via che tagliasse dritto da Aldesago senza passare dal villaggio di Bre.
Essendoci condizioni limite altrove, con la neve caduta nella notte fino a 1600 metri e i fiumi in piena nelle valli, ho approfittato delle montagne di casa visitando il Monte Bre e concatenando ad esso le cime del crinale del Denti della Vecchia. Ho incluso piccole vette secondarie come il Materone, il Sasso Rosso e il Sasso Palazzo.
Ne è uscita una bella escursione piuttosto impegnativa.
Aldesago durante la salita al Bre da Lugano
Monte Bre 925 m da Lugano
Con tutta calma parto da casa alle 09.30 assieme a mio figlio Eidan.
Scendiamo a Lugano in autobus e ci prendiamo un caffé nel Quartiere Maghetti in Centro prima di separarci.
Alle 10.30 parto proprio da qui. Direzione: Viganello.
Per strade oltrepasso il Cassarate e mi dirigo nel quartiere Bottogno, poco più a sud di San Siro.
In Via Collina prendo la Gradinata ai Ronchi, sbuco in una strada che seguo per un solo tornante. Prendo poi un sentiero che, per un tratto piuttosto breve, attraversa un bosco.
Ad Albonago prendo la Gradinata della Valle che mi immette in un sentiero che se lo seguissi mi impedirebbe di raggiungere Aldesago ( il mio obiettivo è salire direttamente in cima al Bre da Aldesago). Devo tagliare a destra e prendere una traccia in zona Perciago. Questa traccia è un sentiero attualmente chiuso da qualcuno che ha affisso un cartello scritto a mano ("sentiero chiuso"). Risale una scalinata in una zona residenziale con case in affitto. Ignoro il divieto e seguo ugualmente il sentiero. Sfocio sul Sentiero Campaccio poco più a monte presso un tornante. Con esso in breve tempo sono nel nucleo di Aldesago.
Qui mi dirigo nella parte alta del paese vicino alla linea della funicolare. Attraverso un parco giochi e supero la linea della funicolare. Seguo le indicazioni per Bre Paese (Sentiero Nevaca - Pozzo) ma abbandono il sentiero nei pressi di un edificio dell'AIL a quota 650 m. La mia idea è quella di puntare alla cima dalla "cresta NW " se così possiamo definirla. Osservando la mappa la cresta NW è quella con la minor pendenza.
Come immaginavo ci sono tracce preesistenti in quella zona. Mi chiedo: perché non c'é un sentiero diretto da Aldesago al Monte Bre? Evidentemente il sentiero ci fu in passato: nei pressi della struttura AIL c'è una traccia per il bosco soprastante. Seguendola mi ritrovo su un percorso che ricorda un sentiero con evidenti segni di abbandono. Raggiungo una zona franata, mi ritrovo nel bosco ma la traccia è piuttosto intuibile. Ritrovo a monte segni che riconducono alla presenza di un vecchio sentiero: muri a secco e scalini di pietra.
Proseguo e risalgo il bosco finché mi ritrovo decisamente fuori traccia ma non riscontro problemi. Presto raggiungo un prato e infine la strada che da Bre porta al punto panoramico ad ovest della vetta.
In una manciata di minuti transito dal bellissimo punto panoramico, salgo al Ristorante di Vetta ed infine alla vetta stessa che corrisponde ad una chiesetta.
Presso il Ristorante (quota 880 m) c'è la stazione di arrivo della funicolare.
Vista dal punto panoramico ad ovest della cima del Monte Bre
Materone (931 m) - Sasso Rosso (1295 m) - Monte Boglia (1516 m)
Pranzo felicemente in vetta al Monte Bre (seduto fuori dalla chiesetta) e discendo lungo la scalinata fino al villaggio. C'è un punto panoramico anche sul lato orientale. A Bre paese imbocco il sentiero per il Monte Boglia via Sasso Rosso. Lo abbandono brevemente allo scopo di andare a toccare il Materone. Si tratta di una bella collina rotonda. Da questa seguo un grande pascolo ripido fino al bosco dove riprendo il sentiero ufficiale che mantengo fino al Sasso Rosso.
Materone (931 m)
Il Sasso Rosso è un punto estremamente panoramico ed esposto. Si tratta di una prominenza della cresta S del Monte Boglia. Questo punto non deve mancare nelle escursioni in quanto regala una vista spettacolare. Però bisogna stare attenti a non affacciarsi con imprudenza. Sotto c'è un bel salto, una scarpata verticale di almeno 100 metri se non di più.
Sasso Rosso (1295 m)
La salita al Monte Boglia è facile e bella da questo lato. Il sentiero è diretto e conduce in breve tempo all'anticima meridionale (punto panoramico) e quindi in vetta. Sul Boglia non mi fermo se non per scattare qualche foto. La mia direzione è il Denti della Vecchia.
Traversata dei Denti della Vecchia
La traversata dei Denti della Vecchia non delude mai. Saranno anni che non la svolgevo. Da piccolo era una tradizione. La si svolgeva tutti gli anni con il nonno.
Ora mi ritrovo di nuovo a percorrere una delle più classiche della montagna di casa.
Dal Boglia scendo rapido al Pian di Scagn. Da qui seguo il sentiero che con un saliscendi mi conduce alla Bocchetta di Brumea. Da questa inizia la vera salita che non è lunga. In poco tempo sono sulla cresta sommitale.
Il Sasso Grande e i giganti della Val Colla sullo sfondo
Il Denti della Vecchia ha 3 elevazioni: il Sasso Grande, il più alto e il più centrale, la Cima di Castello, la minore e più a meridione e il Sasso Palazzo, la seconda più alta e la più a nord.
Il sentiero non passa dalle cime, le costeggia a destra fino al Passo Streccione (alla base del Sasso Grande). Quindi si divide in due, con una traccia sul lato destro e uno su quello sinistro del crinale. Per il Sasso Palazzo tengo il sentiero a destra (il sentiero italiano).
Durante la traversata devio dal sentiero per toccare la Cima di Castello (brevissima deviazione) e per il Sasso Grande che salgo dalla via più facile, la sud. Si tratta di una traccia segnata da bolli gialli e azzurri, ripida e con passaggi di I e II grado piuttosto esposti. Sul finale c'è un intaglio di poche decine di centimetri da saltare via. Devio anche per salire al Sasso Palazzo. Successivamente la mappa segna ulteriori punti quota lungo il crinale, ne raggiungo uno ma poi mi stufo.
Non ha molto senso fare su e giù dal sentiero. Ormai è tardi e il tramonto è in corso.
Tramonto visto dal crinale per il Pairolo, da uno dei punti quota
Mi spingo fino al Pairolo. Appena raggiungo la grande conca erbosa nei suoi limiti meridionali abbandono il sentiero e taglio verso il basso per prendere il sentiero per Cioascio. Rapidissimo, con la notte in arrivo, scendo a Cioascio, Pianco e Pairago fino alla strada principale per Villa Luganese in località Pont. Da lì seguo la strada fino a casa mia, in zona Sassello e chiudo il grande tour in buoni orari senza sfoderare la frontale.
Essendoci condizioni limite altrove, con la neve caduta nella notte fino a 1600 metri e i fiumi in piena nelle valli, ho approfittato delle montagne di casa visitando il Monte Bre e concatenando ad esso le cime del crinale del Denti della Vecchia. Ho incluso piccole vette secondarie come il Materone, il Sasso Rosso e il Sasso Palazzo.
Ne è uscita una bella escursione piuttosto impegnativa.
Aldesago durante la salita al Bre da Lugano
Monte Bre 925 m da Lugano
Con tutta calma parto da casa alle 09.30 assieme a mio figlio Eidan.
Scendiamo a Lugano in autobus e ci prendiamo un caffé nel Quartiere Maghetti in Centro prima di separarci.
Alle 10.30 parto proprio da qui. Direzione: Viganello.
Per strade oltrepasso il Cassarate e mi dirigo nel quartiere Bottogno, poco più a sud di San Siro.
In Via Collina prendo la Gradinata ai Ronchi, sbuco in una strada che seguo per un solo tornante. Prendo poi un sentiero che, per un tratto piuttosto breve, attraversa un bosco.
Ad Albonago prendo la Gradinata della Valle che mi immette in un sentiero che se lo seguissi mi impedirebbe di raggiungere Aldesago ( il mio obiettivo è salire direttamente in cima al Bre da Aldesago). Devo tagliare a destra e prendere una traccia in zona Perciago. Questa traccia è un sentiero attualmente chiuso da qualcuno che ha affisso un cartello scritto a mano ("sentiero chiuso"). Risale una scalinata in una zona residenziale con case in affitto. Ignoro il divieto e seguo ugualmente il sentiero. Sfocio sul Sentiero Campaccio poco più a monte presso un tornante. Con esso in breve tempo sono nel nucleo di Aldesago.
Qui mi dirigo nella parte alta del paese vicino alla linea della funicolare. Attraverso un parco giochi e supero la linea della funicolare. Seguo le indicazioni per Bre Paese (Sentiero Nevaca - Pozzo) ma abbandono il sentiero nei pressi di un edificio dell'AIL a quota 650 m. La mia idea è quella di puntare alla cima dalla "cresta NW " se così possiamo definirla. Osservando la mappa la cresta NW è quella con la minor pendenza.
Come immaginavo ci sono tracce preesistenti in quella zona. Mi chiedo: perché non c'é un sentiero diretto da Aldesago al Monte Bre? Evidentemente il sentiero ci fu in passato: nei pressi della struttura AIL c'è una traccia per il bosco soprastante. Seguendola mi ritrovo su un percorso che ricorda un sentiero con evidenti segni di abbandono. Raggiungo una zona franata, mi ritrovo nel bosco ma la traccia è piuttosto intuibile. Ritrovo a monte segni che riconducono alla presenza di un vecchio sentiero: muri a secco e scalini di pietra.
Proseguo e risalgo il bosco finché mi ritrovo decisamente fuori traccia ma non riscontro problemi. Presto raggiungo un prato e infine la strada che da Bre porta al punto panoramico ad ovest della vetta.
In una manciata di minuti transito dal bellissimo punto panoramico, salgo al Ristorante di Vetta ed infine alla vetta stessa che corrisponde ad una chiesetta.
Presso il Ristorante (quota 880 m) c'è la stazione di arrivo della funicolare.
Vista dal punto panoramico ad ovest della cima del Monte Bre
Materone (931 m) - Sasso Rosso (1295 m) - Monte Boglia (1516 m)
Pranzo felicemente in vetta al Monte Bre (seduto fuori dalla chiesetta) e discendo lungo la scalinata fino al villaggio. C'è un punto panoramico anche sul lato orientale. A Bre paese imbocco il sentiero per il Monte Boglia via Sasso Rosso. Lo abbandono brevemente allo scopo di andare a toccare il Materone. Si tratta di una bella collina rotonda. Da questa seguo un grande pascolo ripido fino al bosco dove riprendo il sentiero ufficiale che mantengo fino al Sasso Rosso.
Materone (931 m)
Il Sasso Rosso è un punto estremamente panoramico ed esposto. Si tratta di una prominenza della cresta S del Monte Boglia. Questo punto non deve mancare nelle escursioni in quanto regala una vista spettacolare. Però bisogna stare attenti a non affacciarsi con imprudenza. Sotto c'è un bel salto, una scarpata verticale di almeno 100 metri se non di più.
Sasso Rosso (1295 m)
La salita al Monte Boglia è facile e bella da questo lato. Il sentiero è diretto e conduce in breve tempo all'anticima meridionale (punto panoramico) e quindi in vetta. Sul Boglia non mi fermo se non per scattare qualche foto. La mia direzione è il Denti della Vecchia.
Traversata dei Denti della Vecchia
La traversata dei Denti della Vecchia non delude mai. Saranno anni che non la svolgevo. Da piccolo era una tradizione. La si svolgeva tutti gli anni con il nonno.
Ora mi ritrovo di nuovo a percorrere una delle più classiche della montagna di casa.
Dal Boglia scendo rapido al Pian di Scagn. Da qui seguo il sentiero che con un saliscendi mi conduce alla Bocchetta di Brumea. Da questa inizia la vera salita che non è lunga. In poco tempo sono sulla cresta sommitale.
Il Sasso Grande e i giganti della Val Colla sullo sfondo
Il Denti della Vecchia ha 3 elevazioni: il Sasso Grande, il più alto e il più centrale, la Cima di Castello, la minore e più a meridione e il Sasso Palazzo, la seconda più alta e la più a nord.
Il sentiero non passa dalle cime, le costeggia a destra fino al Passo Streccione (alla base del Sasso Grande). Quindi si divide in due, con una traccia sul lato destro e uno su quello sinistro del crinale. Per il Sasso Palazzo tengo il sentiero a destra (il sentiero italiano).
Durante la traversata devio dal sentiero per toccare la Cima di Castello (brevissima deviazione) e per il Sasso Grande che salgo dalla via più facile, la sud. Si tratta di una traccia segnata da bolli gialli e azzurri, ripida e con passaggi di I e II grado piuttosto esposti. Sul finale c'è un intaglio di poche decine di centimetri da saltare via. Devio anche per salire al Sasso Palazzo. Successivamente la mappa segna ulteriori punti quota lungo il crinale, ne raggiungo uno ma poi mi stufo.
Non ha molto senso fare su e giù dal sentiero. Ormai è tardi e il tramonto è in corso.
Tramonto visto dal crinale per il Pairolo, da uno dei punti quota
Mi spingo fino al Pairolo. Appena raggiungo la grande conca erbosa nei suoi limiti meridionali abbandono il sentiero e taglio verso il basso per prendere il sentiero per Cioascio. Rapidissimo, con la notte in arrivo, scendo a Cioascio, Pianco e Pairago fino alla strada principale per Villa Luganese in località Pont. Da lì seguo la strada fino a casa mia, in zona Sassello e chiudo il grande tour in buoni orari senza sfoderare la frontale.
Tourengänger:
Michea82
Communities: Hikr in italiano, Montagne di Casa
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Kommentare (2)