Lenzer Horn (2906 m)


Publiziert von Winterland , 23. August 2023 um 10:42.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Lenzerheide
Tour Datum:15 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1442 m
Abstieg: 1442 m

Lenzerheide è circondata da montagne addomesticate dagli impianti di risalita.
L’occhio allenato dell’alpinista viene però subito attirato dalla massiccia piramide del Lenzer Horn, che troneggia severa tenendosi discretamente in disparte dal rumoroso turismo di massa.
Ripidi fianchi rocciosi la proteggono e si intuisce che per raggiungere la vetta si debba passare dalla cresta.
A questo punto la sua conquista è inevitabile (cit. Michea82).

 



Io e il mio fedele compagno di scalate partiamo alle 7:20 dal paese. Il cielo è grigio, ma i modelli meteo prevedono miglioramento.
 
La prima tappa obbligata è l’Alpe Sanaspans. Scegliamo di percorrere la mulattiera in MTB.
La pendenza non è eccessiva ma comunque sostenuta. Non siamo molto allenati sulle due ruote e dopo 3 dei circa 4 km comincio a dubitare di aver fatto una buona scelta. Poco male, ce la prendiamo comoda perdendo un po’ di tempo, ma siamo fiduciosi di recuperarlo abbondantemente al ritorno.
Poco prima dell’Alpe la strada si fa molto ripida: qui lasciamo le bici.
 

Salendo a piedi si può prendere una scorciatoia, oppure partire dalla stazione intermedia di Scharmoin, riducendo il dislivello.

 
Superiamo l’alpe e con le gambe un po’ pesanti percorriamo un tratto di prato per poi virare decisamente a destra. La traccia si impenna e risale a zig zag una curiosa vena di roccia rosa. Uno stretto passaggio tra le rocce ci riporta sul fianco Ovest, che non abbandoneremo più fino alla vetta.
Il paesaggio inaspettatamente torna verde e un comodo sentiero ci conduce attraverso il ripido traverso erboso poco sotto la cresta.
 




Al termine del traverso scompare definitivamente ogni segno di vegetazione. L’ambiente diventa decisamente alpino. Da qui un infido ghiaietto si alterna a facili roccette. Spesso serve usare le mani (max grado I). Ci si muove su terreno relativamente semplice, ma un po' esposto.
 
Si resta sempre leggermente a destra della cresta, oppure sulla cresta stessa. La cresta non è affilata e non c'è un vero e proprio baratro. La sensazione di esposizione è data piuttosto dall'impressionante pendio di ghiaia che precipita praticamente fino al fondovalle. Unito al fondo scivoloso potrebbe dare qualche problema a chi soffre particolarmente il vuoto, ma un passo attento e l'ausilio dei bastoni rendono tutto sommato facile gestire la progressione in sicurezza.
 
Raggiunta l’antecima, si presenta finalmente davanti a noi la piramide sommitale. Anche da questa distanza la roccia scura continua a non presentare alcuna evidente via di salita.
 




Non ci scomponiamo e seguiamo con fiducia i bolli bianco-blu fino ad un brevissimo passaggio di II attrezzato con uno spezzone di catena. Toglie un po' di interesse al passaggio ma ammetto che è piuttosto utile perché la roccia non offre molto appigli. Qui inizia la parte più difficile e interessante, che però non metterà mai davvero in difficoltà chi è arrivato senza problemi fino a qui.
 
Continuando a seguire la bollatura si trova sempre il modo di proseguire. Il percorso si fa vieppiù logico e in pochi minuti raggiungiamo la croce di vetta.
 
Sono le 11:10. La vetta è relativamente spaziosa, il panorama molto bello, non c’è un filo di vento.
Come da previsioni il tempo è andato migliorando. Soddisfatti, non ci tratteniamo comunque troppo visti i temporali pomeridiani previsti.
 





La discesa è lungo la stessa via di salita. Esiste una scorciatoia che attraversa il fianco ghiaioso, anche marcata sulla cartina. L’idea di scivolare per un’ora sulla ghiaia non ci eccita particolarmente per cui la evitiamo.
 
Alle 13 stiamo mangiando un panino sotto l’Alpe Sanaspans. Come previsto apprezziamo le bici che ci portano a valle in pochissimo tempo. Buon per noi perché il caldo si è fatto asfissiante.
Ciliegina sulla torta, lungo la discesa abbandoniamo lo sterrato e ci gustiamo vari divertentissimi tratti di singletrack fino al paese.
 
Dislivello: 1442 m
Distanza: 12 km
Materiale: bastoni molto utili.
Tempi di salita, pause incluse:

    - Lenzerheide - Sanaspans 1h30
    - Sanaspans - Vetta 2h20

Difficoltà:

    - Lenzerheide - Sanaspans: T2.
    - Sanaspans - fine traverso erboso 2529 m: T3.
    - 2529 m - inizio piramide sommitale: T4 / I.
    - Piramide sommitale: T5- / I (II per un brevissimo passaggio, facilitato da una catena)
 
Tutto il percorso è indicato perfettamente da bolli bianchi e blu. A tratti sono fin troppo frequenti, ma ammetto che senza di essi non sarebbe sempre evidente trovare una via sicura.

Tourengänger: Winterland


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