Da Gaver alla Cima Valdì (o M.te Mandre Vaimane)
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Bella escursione maturata nel luglio del 2022 quando di ritorno dalle Creste di Gaver, allo scavalco del passo, sotto la punta delle Ecie si presentava la valle di Bruffione e un cocuzzolo piramidale con una lunga traccia bianca sul fianco. Il fatto che le mappe riportassero solo il Passo del Valdì e nessun nome della cima, della malga che si trovava nell’altro versante e di quella molto evidente traccia bianca mi ha incuriosito stuzzicando la voglia di saperne di più. A me è sembrato naturale pensare che ci potesse essere un percorso di collegamento dal fondo valle alla malga (che ho identificato come Malga Valdì), al passo del Valdì e quella striscia bianca che lo collegava alla Malga Casaole. (con l’ultima escursione ho potuto verificare che effettivamente era così). Naturalmente la cima l’ho definita Cima Valdì. Ho chiesto chiarimenti al gestore del BlumonBreak che mi ha spiegato che si poteva salire alla cima passando dalla Malaga Valdì e dal Passo del Valdì, per scendere poi dalla vetta dalla parte opposta su cresta. La deviazione di salita ed il percorso non sono censiti dal Cai e negli anni erano tracce solo per animali, cacciatori o qualche pastore e comunque le indicazioni ricevute erano giuste. Combinazione vuole che il bravo Menek, escursionista/alpinista sempre alla ricerca di posti solitari fosse salito recentemente dalla Malga Bruffione di sotto e così ho potuto avere qualche informazione in più dal passo alla cima. La ricerca mi ha portato a trovare delle tracce su vecchie mappe, ma soprattutto quella esposta in bacheca all’inizio della sterrata, dietro al Bar Bruffione (e che riporto a titolo informativo nelle foto allegate) che definisce il nome della cima come M.te Mandre Vaimane. Assolutamente inaffidabili invece le tracce riportate su queste vecchie mappe. Comunque avevo tutto quello che serviva per tentare di salire, alla peggio sarei ritornato dal Passo alla Malga Casaole su quella lunga traccia bianca. Così con l’amico Enzo siamo partiti dal Bar Bruffione, direzione la spianata di Bruffione, (cai425) ma alla prima Malga Vaimane deviamo a sinistra su traccia di sentiero che sale addentrandosi in una verde valletta. Abbiamo seguito delle tracce di sentiero che a volte sparivano ma con l’ausilio della tecnologia ci ha permesso di mantenere la direzione e la quota da raggiungere. In modo particolare nei prati l’erba alta faceva perdere il tracciato, ma non la direzione, fino a raggiungere i prati della malga Valdì e poi la malga stessa. Un po’ malconcia ma accessibile; da lì al passo la direzione era a vista poco distante. Molto panoramico e con ampio prato fiorito il passo Valdì sotto i dirupi del versante ovest della cima Valdì o che dir si voglia M.te Mandre Vaimane. Confortati da una debole traccia e le utili indicazioni del bravo Menek, era chiaro ed evidente che si saliva seguendo un vecchio tracciato militare che zigzagava il versante ovest. Tracciati oramai in sfacelo e resi insidiosi dall’erba alta, che hanno però semplificato il proseguo fino in vetta. Qui abbiamo rimpinguato l’ometto di pietre che l’amico aveva già posto. L’indicazione di scendere dal lato nord è stata utile, molto bello il crinale e meno insidioso della salita, fino a raggiungere i prati della Malga Casaole e a seguire della Malga Bruffione di sotto in attività di transumanza. Bella ed appagante escursione di grande soddisfazione, in posti solitari e scarsamente frequentati; peccato che le nuvolaglie nere che si addensavano non ci hanno permesso di divagare un po’ di più in queste vallate, optando per un rientro precauzionale.
Tourengänger:
FrenkSF

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