Portole, Cornelle e Telegrafo, tris di cime sull'Alta Via del Caffaro.
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Aaaah, che bella uscita, aaaaah, ma quanto mi è piaciuta, aaaaah, che torcicollo mi è venuto ad escursione conclusa a causa del continuo guardarsi attorno, a 360°; le cime e la zona la conoscevo già, ma l'Orso in quei giorni gironzolava fra quelle terre alte, quindi F.B.L. e calma assoluta!
La partenza è dalla Casa Alpina di Faserno, in questo periodo chiusa e di padronanza dei caprioli che girano indisturbati, aggirata la casa sul lato S si intercetta il sentiero e o stradello che porta senza particolare fatica sino alla deviazione per la Malga Vacil. A questo punto il sentiero si inerpica un attimo ma si tratta di uno strappo che ti porta a guadagnare non più di 200 metri di dislivello. Passato il punto ripido la traccia diventa mooolto morbida ed in breve tempo si arriva nei pressi della Malga Bivacco Vacil; qua potevo seguire il comodo stradello che porta verso il P.so Val Marza, ma una mia "fregola" o piccola curiosità mi ha portato ad allungare un po il giro. Nulla di particolarmente intrigante.
Ripresa la via per il Passo la pendenza è sempre di quelle tranquille, mai impegnativa, anche quando si sbuca verso un colletto con vista sulla Val Marza e oltre. A questo punto si piega a dx su comodo sentiero pianeggiante sin quando non si decide (flebile traccia animale) di prendere la cresta semi-erbosa che porta con deciso strappo sul Dos di Portole. Raggiunta la prima cima si scende con medesima ripidità dal lato opposto, ma su traccia più evidente, raggiunto un forcellino...pieno di carburante ai polpacci e su a perdifiato verso il Costone delle Cornelle, balcone naturale con super vista Cornone di Blumone e Brenta. Da qua si scende senza traccia al vicino P.so di Val Marza.
A questo punto non mi resta che salire sull'ultima cima, il Telegrafo, ci si arriva affrontando prima una larga traccia, poi uno stretto sentiero di cresta, ed infine un'altrettanta comoda e mai ripida traccia (ben bollata) che conduce in meno di mezz'ora alla solitaria cima M. Telegrafo. Bello sguardo verso la Val Caffaro, Maniva e oltre. Stop per breve pausa pranzo.
Discesa. Per la discesa non si continua su sentiero bollato, ma si scende a random sulla sottostante Val Marza, tutto abbastanza semplice, si naviga a vista evitando guai nascosti, altra storia con neve e nuvole basse. Passata la parte più ripida della discesa si piega a sx con direzione Malga Val Marza, anche qua nessun problema nonostante l'assenza di sentiero. Si cammina a campo aperto. Raggiunta la malga si risale su comoda sterrata sino a riportarsi sul colletto incontrato all'andata. A questo punto si va spediti si alla Malga Vacil (chiusa x emergenza Covid) ma senza fare altre inutili deviazioni. Dalla malga via di nuovo verso il punto di partenza.
Nota 1): Secondo me questo è un bel giro in zone scarsamente frequentate e abbastanza selvagge; i sentieri sono molteplici ma c'è molta possibilità di viaggiare in maniera "non convenzionale", cioè fuori traccia. Si naviga a vista e ognuno può valutare, in base alle proprie capacità ed esperienze, che tipo di giro effettuare. Discreta segnaletica.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Di paura in paura: Vendo deretano in silicone per visite alla prostata.
LercioPfizer: Stretta di Natale: Auguri a te e metà famiglia.
Lerciogras: Scienza: pentirsi dopo aver mangiato troppo non fa dimagrire.
A' la prochaine! Menek Bluff
La partenza è dalla Casa Alpina di Faserno, in questo periodo chiusa e di padronanza dei caprioli che girano indisturbati, aggirata la casa sul lato S si intercetta il sentiero e o stradello che porta senza particolare fatica sino alla deviazione per la Malga Vacil. A questo punto il sentiero si inerpica un attimo ma si tratta di uno strappo che ti porta a guadagnare non più di 200 metri di dislivello. Passato il punto ripido la traccia diventa mooolto morbida ed in breve tempo si arriva nei pressi della Malga Bivacco Vacil; qua potevo seguire il comodo stradello che porta verso il P.so Val Marza, ma una mia "fregola" o piccola curiosità mi ha portato ad allungare un po il giro. Nulla di particolarmente intrigante.
Ripresa la via per il Passo la pendenza è sempre di quelle tranquille, mai impegnativa, anche quando si sbuca verso un colletto con vista sulla Val Marza e oltre. A questo punto si piega a dx su comodo sentiero pianeggiante sin quando non si decide (flebile traccia animale) di prendere la cresta semi-erbosa che porta con deciso strappo sul Dos di Portole. Raggiunta la prima cima si scende con medesima ripidità dal lato opposto, ma su traccia più evidente, raggiunto un forcellino...pieno di carburante ai polpacci e su a perdifiato verso il Costone delle Cornelle, balcone naturale con super vista Cornone di Blumone e Brenta. Da qua si scende senza traccia al vicino P.so di Val Marza.
A questo punto non mi resta che salire sull'ultima cima, il Telegrafo, ci si arriva affrontando prima una larga traccia, poi uno stretto sentiero di cresta, ed infine un'altrettanta comoda e mai ripida traccia (ben bollata) che conduce in meno di mezz'ora alla solitaria cima M. Telegrafo. Bello sguardo verso la Val Caffaro, Maniva e oltre. Stop per breve pausa pranzo.
Discesa. Per la discesa non si continua su sentiero bollato, ma si scende a random sulla sottostante Val Marza, tutto abbastanza semplice, si naviga a vista evitando guai nascosti, altra storia con neve e nuvole basse. Passata la parte più ripida della discesa si piega a sx con direzione Malga Val Marza, anche qua nessun problema nonostante l'assenza di sentiero. Si cammina a campo aperto. Raggiunta la malga si risale su comoda sterrata sino a riportarsi sul colletto incontrato all'andata. A questo punto si va spediti si alla Malga Vacil (chiusa x emergenza Covid) ma senza fare altre inutili deviazioni. Dalla malga via di nuovo verso il punto di partenza.
Nota 1): Secondo me questo è un bel giro in zone scarsamente frequentate e abbastanza selvagge; i sentieri sono molteplici ma c'è molta possibilità di viaggiare in maniera "non convenzionale", cioè fuori traccia. Si naviga a vista e ognuno può valutare, in base alle proprie capacità ed esperienze, che tipo di giro effettuare. Discreta segnaletica.
Nota 2): Cazzeggiandum...
Di paura in paura: Vendo deretano in silicone per visite alla prostata.
LercioPfizer: Stretta di Natale: Auguri a te e metà famiglia.
Lerciogras: Scienza: pentirsi dopo aver mangiato troppo non fa dimagrire.
A' la prochaine! Menek Bluff
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