Cima Laione Mt. 2757
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...bisogna sempre avere un piano B…..soprattutto in questo anticipo di autunno….nevischio e ghiaccio sulla Cima Lesena in val Adamè …e allora cerchiamo di andare nella parte più meridionale del parco dell’Adamello…sento il Rifugio Tita Secchi....tutto pulito … si parte…oggi in compagnia dell’amico Samuele.
Raggiungiamo la piana del Gaver, sino ai pressi della Locanda del Gaver, qui vi è ampia possibilità di parcheggio.
Il cielo, purtroppo, è nuvoloso, ma poi il meteo andrà migliorando…
Proseguiamo a piedi nella piana, sulla sinistra, nei pressi di una Chiesetta, inizia un sentiero ( il n.17) che raggiunge l’ampia mulattiera che porta alle Malghe (Bassa, di Mezzo e poi Alta) di Laione.
La malghe sono ancora ben caricate….
Usciamo dal bosco e continuiamo in leggera salita.
La sterrata, in questo punto sconnessa, attraversa in salita i pascoli della Malga Laione accanto alla quale c'è una bacheca con tettuccio con una cartina della zona.
Dopo un tratto in salita, alla destra troviamo i ruderi della Malga Alta di Laione, alla sinistra c'è una vecchia vasca-abbeveratoio di ferro e legno, qui termina la sterrata.
Ormai percorriamo il sentiero su pratoni aperti, incontrando diverse frane.
Cominciamo a vedere la diga che chiude il Lago della Vacca e il Rifugio Tita Secchi.
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano, raggiungiamo una palina piegata a terra, giriamo a destra e attraversiamo il corso d'acqua emissario del lago su di un ponte metallico.
Alla sinistra vediamo la diga e poi il rifugio Tita Secchi….e anche un sacco di persone… abbiamo fatto la salita in solitaria e adesso ecco un sacco di gente…tutti saliti da Bazena, val Camonica, perché più corto.
Dal lago / rifugio si segue la mulattiera che porta al passo del Blumone, dopo qualche tornante, sulla sinistra, è indicata una deviazione (segnavia color bianco-giallo), che porta ai ruderi del vecchio rifugio (resti di costruzioni risalenti la Guerra del 1915-18).
Si superano i ruderi e continuando a seguire i segni giallo bianco si incontra una vecchia mulattiera.
Purtroppo perdiamo i segni poco dopo e decidiamo di ritornare sui nostri passi, vediamo gente che sale dal passo di Blumone verso la cima, ma ci vorrebbe troppo tempo, così seguiamo la traccia che resta a destra della cresta e con un piccolo strappo finale arriviamo sulla cima dove c'è una Madonnina in bronzo.
Dalla cima la vista è incredibile...si possono vedere le Cime della Concarena, il Badile Camuno, il Massiccio del Bernina, le più alte cime del Gruppo dell’Adamello e Caré Alto.
Un po’ di riposo , le foto e poi giù in discesa…. È ancora lunga……………
Raggiungiamo la piana del Gaver, sino ai pressi della Locanda del Gaver, qui vi è ampia possibilità di parcheggio.
Il cielo, purtroppo, è nuvoloso, ma poi il meteo andrà migliorando…
Proseguiamo a piedi nella piana, sulla sinistra, nei pressi di una Chiesetta, inizia un sentiero ( il n.17) che raggiunge l’ampia mulattiera che porta alle Malghe (Bassa, di Mezzo e poi Alta) di Laione.
La malghe sono ancora ben caricate….
Usciamo dal bosco e continuiamo in leggera salita.
La sterrata, in questo punto sconnessa, attraversa in salita i pascoli della Malga Laione accanto alla quale c'è una bacheca con tettuccio con una cartina della zona.
Dopo un tratto in salita, alla destra troviamo i ruderi della Malga Alta di Laione, alla sinistra c'è una vecchia vasca-abbeveratoio di ferro e legno, qui termina la sterrata.
Ormai percorriamo il sentiero su pratoni aperti, incontrando diverse frane.
Cominciamo a vedere la diga che chiude il Lago della Vacca e il Rifugio Tita Secchi.
Dopo un tratto con poca pendenza, quasi in piano, raggiungiamo una palina piegata a terra, giriamo a destra e attraversiamo il corso d'acqua emissario del lago su di un ponte metallico.
Alla sinistra vediamo la diga e poi il rifugio Tita Secchi….e anche un sacco di persone… abbiamo fatto la salita in solitaria e adesso ecco un sacco di gente…tutti saliti da Bazena, val Camonica, perché più corto.
Dal lago / rifugio si segue la mulattiera che porta al passo del Blumone, dopo qualche tornante, sulla sinistra, è indicata una deviazione (segnavia color bianco-giallo), che porta ai ruderi del vecchio rifugio (resti di costruzioni risalenti la Guerra del 1915-18).
Si superano i ruderi e continuando a seguire i segni giallo bianco si incontra una vecchia mulattiera.
Purtroppo perdiamo i segni poco dopo e decidiamo di ritornare sui nostri passi, vediamo gente che sale dal passo di Blumone verso la cima, ma ci vorrebbe troppo tempo, così seguiamo la traccia che resta a destra della cresta e con un piccolo strappo finale arriviamo sulla cima dove c'è una Madonnina in bronzo.
Dalla cima la vista è incredibile...si possono vedere le Cime della Concarena, il Badile Camuno, il Massiccio del Bernina, le più alte cime del Gruppo dell’Adamello e Caré Alto.
Un po’ di riposo , le foto e poi giù in discesa…. È ancora lunga……………
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ralphmalph

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