Poncione del Macello & friends
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Bel giro sui satelliti del lato Nord del Tamaro, con
Froloccone.
Sentieri di salita ottimamente tracciati e ben segnalati, con la sola esclusione degli ultimi metri per il Poncione del Macello (percorso però evidente); qualche tratto al traverso leggermente esposto nella lunga salita per il Poncino della Croce, ma con percorso asciutto non ci sono particolari problemi anche dove il passaggio è stretto.
Dopo il Poncino, si torna alla selletta che lo precede e si punta in direzione Tamaro, salendo in cresta e toccando tutte le altre elevazioni (Uomo del Sasso, Cimetto e una vetta senza nome); proprio mentre raggiungiamo il Poncione, improvvisamente ci sorprende una rapida perturbazione giunta da Nord e in pochi minuti si passa dal sole a una bufera di vento e neve trasportata!
Per fortuna dura poco e la visibilità torna buona, tanto che, una volta tornati alla selletta tra la cima senza nome e il Poncione, ci permettiamo di tentare l'avventurosa discesa non segnalata verso l'Alpe Trecciura, visibile 500m più sotto.
Aiutati dalla CNS (fondamentale), riusciamo a leggere sul terreno l'esile e ingegnosa traccia che consente l'aggiramento di vari salti di roccia non visibili dall'alto ed evita la pericolosa discesa dalla massima pendenza: prima si traversa a mezzacosta più o meno parallelamente al crinale soprastante (direzione N), poi si vira più ripidamente verso Ovest e, dopo i caratteristici ruderi dell'Alpe della Costa, la traccia entra in una grandiosa faggeta, si fa via via sempre più convinta e porta al sentiero che collega l'Alpe di Neggia ai Monti di Vira.
Da questa intersezione (poco visibile guardando indietro), breve divagazione per la doverosa pausa all'Alpe Trecciura, rientro sul sentiero per i Monti (già toccati in salita) e discesa già nota fino all'auto.
Esseri viventi incontrati: nessuna persona sopra i Monti di Vira, una cerva, le immancabili zecche di tutte le taglie e colorazioni, e la piccola mandria di vacche e tori dei Monti di Vira, che ci hanno ignorati in salita e quasi caricati in discesa. Tracce di passaggio di lupi.

Sentieri di salita ottimamente tracciati e ben segnalati, con la sola esclusione degli ultimi metri per il Poncione del Macello (percorso però evidente); qualche tratto al traverso leggermente esposto nella lunga salita per il Poncino della Croce, ma con percorso asciutto non ci sono particolari problemi anche dove il passaggio è stretto.
Dopo il Poncino, si torna alla selletta che lo precede e si punta in direzione Tamaro, salendo in cresta e toccando tutte le altre elevazioni (Uomo del Sasso, Cimetto e una vetta senza nome); proprio mentre raggiungiamo il Poncione, improvvisamente ci sorprende una rapida perturbazione giunta da Nord e in pochi minuti si passa dal sole a una bufera di vento e neve trasportata!
Per fortuna dura poco e la visibilità torna buona, tanto che, una volta tornati alla selletta tra la cima senza nome e il Poncione, ci permettiamo di tentare l'avventurosa discesa non segnalata verso l'Alpe Trecciura, visibile 500m più sotto.
Aiutati dalla CNS (fondamentale), riusciamo a leggere sul terreno l'esile e ingegnosa traccia che consente l'aggiramento di vari salti di roccia non visibili dall'alto ed evita la pericolosa discesa dalla massima pendenza: prima si traversa a mezzacosta più o meno parallelamente al crinale soprastante (direzione N), poi si vira più ripidamente verso Ovest e, dopo i caratteristici ruderi dell'Alpe della Costa, la traccia entra in una grandiosa faggeta, si fa via via sempre più convinta e porta al sentiero che collega l'Alpe di Neggia ai Monti di Vira.
Da questa intersezione (poco visibile guardando indietro), breve divagazione per la doverosa pausa all'Alpe Trecciura, rientro sul sentiero per i Monti (già toccati in salita) e discesa già nota fino all'auto.
Esseri viventi incontrati: nessuna persona sopra i Monti di Vira, una cerva, le immancabili zecche di tutte le taglie e colorazioni, e la piccola mandria di vacche e tori dei Monti di Vira, che ci hanno ignorati in salita e quasi caricati in discesa. Tracce di passaggio di lupi.
Tourengänger:
froloccone,
Serzo


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