Tamaro 1961 Motto Rotondo 1928 da Rivera-Capidogno
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Quando un figlio ti chiede di andare in montagna 2 volte l'anno............
Andiamo al Tamaro che si arriva in fretta ( in macchina ).
Parcheggio la macchina a Capidogno di Rivera 505, qui attraversiamo i vicoli del villaggio verso sud, ancora addormentato, per andare a prendere la stradina asfaltata che sale verso i Monti Leguè. Appena dopo un tornante a sinistra, parte sulla destra in salita una traccia non segnalata( 741 m ) che sale sul fianco sinistro della Val Venigo ( destra orografica ), il sentiero entra poi in un bel bosco di faggi, quà e là si ritrova qualche vecchio segnavia, ma seguire la retta via non è proprio facile. Arriviamo sul fianco di una "Gana" ( pietraia ), la traccia sembra portare lì, ma è molto blanda e così la perdiamo, risaliamo la pietraia per un pò, poi nel bosco a destra ritroviamo il sentiero che in breve ci porta al pianoro di Faedone 1137. Dove intercettiamo finalmente un vero sentiero ben marcato. Saliamo ora lungo un costone verso Ovest passando nei pressi delle quote 1205 e 1266, per poi uscire dal bosco ed entrare in Val Duragno. Mexico ? No quello è Durango :))
Passati sulla sponda opposta del torrente, entriamo nella neve e arriviamo all'Alpe Duragno 1483 e più sopra all'Alpe di campo 1723. Ora prendiamo il sentiero che sale alla sella a destra del Motto Rotondo 1870, e svoltando a sinistra andiamo in breve alla cima del Rotondo 1928. Tornati indietro pochi passi, scendiamo alla costruzione, appena sotto a nord e giù sul sottostante sentiero, che verso sinistra scende tutto scavato nella roccia, fino alla Bocchetta del Motto Rotondo 1842. Ora con la cresta est, saliamo facilmente al Monte Tamaro 1961.
Dopo la veloce pausa pranzo, ridiscendiamo alla Bocchetta e ripercorriamo il sentiero che ci porta alla Capanna Tamaro 1867 e alle antenne di Manera. Qui prendiamo l'esposta traccia che discende l'esposta cresta nord ( con 10 cm di neve T5 ). Forse sarebbe stato meglio fare la stradina. Alla fine con qualche passaggio finale, arriviamo all'Alpe Foppa 1530. Qui scendiamo a destra, ci sono le indicazioni, ma poi, se non si ha una cartina ci si perde, infatti non è indicato dove si dovrebbe svoltare a sinistra ( a Pianaccio ). Più sotto la traccia si infila in un vecchio percorso di "Downhill" fatto di pietre e cemento. Che termina vicino a un tornante della strada. Noi senza prendere la strada, proseguiamo su sentiero non segnalato nel bosco sottostante. La traccia non è per niente evidente, e infatti sopra la quota 1133, abbiamo uno sbarellamento, e andiamo sul ripido bordo della Val Zarigo dove tutto è molto ripido ed esposto. Ritorniamo verso la quota 1133 dove c'è anche un cartello, e prendiamo un sentiero più sicuro, che passa da un paio di enormi faggi collassati ed arriva al ponticello di ferro in Val Zarigo 1020. Appena dopo c'è il bivio per Nanazzo. Noi giù diretti seguendo la sponda destra della Val Zarigo, e riuscendo ancora a smarrire il sentiero ai ruderi di baite di quota 900. Qui il sentiero fà un inversione di direzione a sinistra. Quindi una rapida discesa nel bosco ci porta a Capidogno proprio quando fà buio.
Andiamo al Tamaro che si arriva in fretta ( in macchina ).
Parcheggio la macchina a Capidogno di Rivera 505, qui attraversiamo i vicoli del villaggio verso sud, ancora addormentato, per andare a prendere la stradina asfaltata che sale verso i Monti Leguè. Appena dopo un tornante a sinistra, parte sulla destra in salita una traccia non segnalata( 741 m ) che sale sul fianco sinistro della Val Venigo ( destra orografica ), il sentiero entra poi in un bel bosco di faggi, quà e là si ritrova qualche vecchio segnavia, ma seguire la retta via non è proprio facile. Arriviamo sul fianco di una "Gana" ( pietraia ), la traccia sembra portare lì, ma è molto blanda e così la perdiamo, risaliamo la pietraia per un pò, poi nel bosco a destra ritroviamo il sentiero che in breve ci porta al pianoro di Faedone 1137. Dove intercettiamo finalmente un vero sentiero ben marcato. Saliamo ora lungo un costone verso Ovest passando nei pressi delle quote 1205 e 1266, per poi uscire dal bosco ed entrare in Val Duragno. Mexico ? No quello è Durango :))
Passati sulla sponda opposta del torrente, entriamo nella neve e arriviamo all'Alpe Duragno 1483 e più sopra all'Alpe di campo 1723. Ora prendiamo il sentiero che sale alla sella a destra del Motto Rotondo 1870, e svoltando a sinistra andiamo in breve alla cima del Rotondo 1928. Tornati indietro pochi passi, scendiamo alla costruzione, appena sotto a nord e giù sul sottostante sentiero, che verso sinistra scende tutto scavato nella roccia, fino alla Bocchetta del Motto Rotondo 1842. Ora con la cresta est, saliamo facilmente al Monte Tamaro 1961.
Dopo la veloce pausa pranzo, ridiscendiamo alla Bocchetta e ripercorriamo il sentiero che ci porta alla Capanna Tamaro 1867 e alle antenne di Manera. Qui prendiamo l'esposta traccia che discende l'esposta cresta nord ( con 10 cm di neve T5 ). Forse sarebbe stato meglio fare la stradina. Alla fine con qualche passaggio finale, arriviamo all'Alpe Foppa 1530. Qui scendiamo a destra, ci sono le indicazioni, ma poi, se non si ha una cartina ci si perde, infatti non è indicato dove si dovrebbe svoltare a sinistra ( a Pianaccio ). Più sotto la traccia si infila in un vecchio percorso di "Downhill" fatto di pietre e cemento. Che termina vicino a un tornante della strada. Noi senza prendere la strada, proseguiamo su sentiero non segnalato nel bosco sottostante. La traccia non è per niente evidente, e infatti sopra la quota 1133, abbiamo uno sbarellamento, e andiamo sul ripido bordo della Val Zarigo dove tutto è molto ripido ed esposto. Ritorniamo verso la quota 1133 dove c'è anche un cartello, e prendiamo un sentiero più sicuro, che passa da un paio di enormi faggi collassati ed arriva al ponticello di ferro in Val Zarigo 1020. Appena dopo c'è il bivio per Nanazzo. Noi giù diretti seguendo la sponda destra della Val Zarigo, e riuscendo ancora a smarrire il sentiero ai ruderi di baite di quota 900. Qui il sentiero fà un inversione di direzione a sinistra. Quindi una rapida discesa nel bosco ci porta a Capidogno proprio quando fà buio.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (6)