Motto Rotondo (1928 m) e Monte Tamaro (1962 m)

È una giornata autunnale spettacolare, senza nuvole e senza vento: come decine di altri appassionati escursionisti decido di mobilitarmi per una piacevole camminata nella regione del Monte Tamaro.

Il toponimo “tàmaro” potrebbe significare “steccato rizzato contro i lupi che assediavano il bestiame all’alpe”. Sino al 1800, non lontano dalla cima esistevano ancora recinti per il bestiame.

Inizio dell’escursione: ore 9.10

Fine dell’escursione: ore 14.30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023hPa

Temperatura alla partenza da Rivera: 8,5°C

Temperatura alla partenza dall’Alpe Foppa: 7,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3100 m

Temperatura al rientro a Rivera: 19°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7.59

Tramonto del sole: 18.16

Giovedì 28 ottobre: sveglia alle 6:00, partenza da casa alla 7:00, arrivo a Rivera, dopo 38 km d’auto, alle 7:45.

Sono tra i primi a parcheggiare sul piazzale della Funivia del Monte Tamaro (costo: gratuito fino a mezzogiorno, quindi 1.- CHF all’ora).

In attesa dell’apertura dell’impianto, alle 8:30, scambio qualche chiacchiera con un turista svizzero-tedesco. Anche lui desidera raggiungere il “Tamàro”, pronunciato come se fosse la scrittrice Susanna oppure un vitigno selvatico. Sia ben chiaro che non evoco il fatto per dileggio, ma per simpatia nei confronti degli amici confederati, che oggi animeranno alla grande i sentieri della regione, la slittovia, la chiesa e il ristorante.

Acquisto il biglietto a/r, al costo di 29.- CHF, quindi mi accomodo sulla cabina 27. Nel frattempo il sole rischiara il versante boschivo, dominato dai faggi e dalle betulle. Mi godo uno spettacolo di colori caldi, di sfumature gialle, verdi e brune, che accendono il pendio e il mio entusiasmo.

Arrivato al Ristorante Alpe Foppa sono immediatamente colpito dalla limpidezza del cielo che enfatizza i colori del laghetto e dell’erba autunnale.

Alle 9:10 dispiego i bastoncini telescopici e mi avvio in direzione della Valle del Trodo e dell’antenna per le comunicazioni posizionata sull’altura La Manèra (1858 m). Questa cima è circondata da una natura severa, in particolare sul versante nord, per lunghi periodi all’ombra. Anche il versante solatio non è tuttavia privo di insidie, soprattutto in inverno quando dal ripido versante si staccano delle slavine.

In quaranta minuti di cammino arrivo alla base della gigantesca antenna, sulla quale si stanno arrampicando due tecnici / alpinisti per effettuare i periodici controlli.

Pochi metri prima di raggiungere la Capanna Tamaro (1867 m) svolto a sinistra fino alla vicina cresta che congiunge la Valle del Trodo alla Valle di Duragno, sul confine tra il Sopra e il Sottoceneri. Il sentiero, che passa dall’ex-casermetta militare, mi conduce facilmente al Motto Rotondo (1928 m), Ul Mött Tund, come si legge sulla carta topografica. Un modesto e diroccato omino di pietra indica la cima, dalla quale si gode di un ottimo panorama, in particolare sulla cresta ENE del Monte Tamaro e sul Delta della Maggia.

                              Motto Rorondo (1928 m) - versante NW

Riprendo il cammino verso la Bocchetta del Motto Rotondo (1842 m), non citata sulla carta topografica, dalla quale la cresta per raggiungere la meta, all’occhio di chi la vede per la prima volta, sembrerebbe alpinistica. In realtà, il sentiero è ben inciso e solo in un paio di punti lambisce la verticale parete nord. Non per niente è molto frequentato anche dalle famiglie con ragazzini. Dalla bocchetta, in circa venti minuti pervengo alla croce di vetta: per l’ennesima volta (ho perso il conto) raggiungo così la vetta del bellissimo Monte Tamaro (1962 m).

Oggi il colpo d’occhio è vastissimo, straordinario. Si sente parlare soprattutto lo Schwyzerdütsch e un pochino il francese. E pensare che le vacanze autunnali per molti cantoni svizzero tedeschi sono terminate il 24 ottobre. In ogni caso i turisti d’oltralpe hanno beneficiato di un periodo molto favorevole in Ticino, fuori dalla norma, in quanto i giorni di pioggia sono stati nettamente al di sotto della media pluriennale.

Dopo le abituali foto panoramiche, alle 11:45 riprendo il cammino. Una volta raggiunta la sella sotto il Motto Rotondo, imbocco il sentiero che scende nella Valle di Duragno, dove mi concedo una bella pausa all’Alpe di Campo (1723 m). È una valle molto meno frequentata anche se più soleggiata rispetto alla via di salita abituale che dall’Alpe Foppa giunge a La Manèra. A pochi metri dall’Alpe Duragno (1491 m) un bel sentiero segnalato svolta a sinistra, supera il torrente Duragno e mi conduce di nuovo all’Alpe Foppa in un paesaggio favoloso.

La bellissima passeggiata si conclude dopo 5 h e 20 min dalla partenza, fra le urla di gioia dei bambini che percorrono la slittovia a 50 km/h.

Ancora una volta la regione del Monte Tamaro mi ha regalato una fantastica giornata escursionistica con condizioni meteo perfette.

Tempo totale: 5 h 20 min

Tempi parziali

Alpe Foppa (1527 m) – Motto Rotondo (1928 m): 1 h 04 min

Motto Rotondo (1928 m) – Bocchetta del Motto Rotondo (1842 m): 12 min

Bocchetta del Motto Rotondo (1842 m) – Monte Tamaro (1962 m): 20 min

Dislivello in salita: 699 m

Dislivello in discesa: 700 m

Quota massima: 1962 m

Quota minima: 1436 m

Sviluppo complessivo: 9,4 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Coordinate Alpe Foppa Corte di Sopra: 712'450 /108'340

Coordinate Monte Tamaro: 710'367 / 106'824

Libro di vetta: no.