Bianche Guglie del Lebendun (2903m) e Punta Lebendun (2935m)


Publiziert von Serzo , 19. September 2022 um 13:28.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:18 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage 12:00
Aufstieg: 1800 m
Strecke:ad anello

Escursione spezzata in due giorni con pernottamento all’ottimo Rifugio Città di Busto (che chiudeva domenica).

Arriviamo sotto la diga di Morasco sabato alle 13.30, accolti da un gelido vento che porta in giro la neve caduta nella notte. Salutato un gregge di 1800 pecore, ci dirigiamo con comodo verso il Piano dei Camosci facendo il giro largo che passa dall’Alpe Bettelmatt. Neve a partire da circa 2200m, discontinua e incoerente: nessun problema.

Il vento soffia molto forte anche sabato notte, temperatura ben sotto lo zero, e domenica restiamo coperti mentre ci incamminiamo verso la diga dei Sabbioni. Dopo il rifugio CAI Somma Lombardo, imbocchiamo il sentiero G37 ribollato di recente e subito troviamo l’unica difficoltà: sul traverso la neve è più alta e compatta (zona riparata dal sole e dal vento), ci vuole attenzione sui vari saliscendi perché a destra l’esposizione sul lago dei Sabbioni è notevole.

Superato questo tratto, arriva il sole e il bel sentiero prosegue facilmente sino ad un colletto da cui ci affacciamo sul lago di Ban, che raggiungiamo e aggiriamo sul lato destro (faccia a monte) per puntare in ambiente lunare all’evidente Passo di Ban, che separa la Punta del Ghiacciaio di Ban (sinistra) dal Pizzo del Costone (destra).

Raggiunto il passo, di fronte c’è il vuoto della valle del Vannino, a destra la cresta che porterebbe in vetta al Pizzo del Costone (infida): la seguiamo fino a uno spiazzo con palina, da cui a sinistra appaiono il biancore delle Guglie e la vicina Punta Lebendun. Alla palina, abbandoniamo la cresta e scendiamo ripidamente verso sinistra su sentiero segnalato; superate le Guglie su fondo di sabbia bianca finissima, in breve raggiungiamo la depressione da cui parte la cresta finale della Punta Lebendun: da lontano sembra ostica, in realtà è larga e in buona parte camminabile, salvo un paio di tratti dove è necessario l’uso delle mani (mai esposto né pericoloso, solo un po’ scivoloso causa neve e con qualche buco da tenere d’occhio). Dalla vetta vista eccezionale sull’Arbola e sul suo ghiacciaio, parecchio in sofferenza.

Probabilmente si può proseguire in cresta e scendere dall'altro lato, ma preferiamo tornare alla depressione e riprendere subito il sentiero segnalato, che aggira interamente la Punta sul lato Ovest. La traccia lascia subito il posto a una pietraia scomoda e laboriosa, che per di più perde quota molto lentamente: qui è facile perdere l’orientamento, è fondamentale tenere su la testa e individuare ometti e segni di vernice (inclusa qualche freccia), evitando di scendere verso la base del ghiacciaio di fronte; in caso di dubbi, meglio cercare di tenersi in curva di livello tenendo sempre la direzione verso Sud-Ovest. Dopo un segnale evidente su un grosso masso, progressivamente il percorso ritorna camminabile, inizia a scendere più decisamente, compie una secca svolta in direzione Sud-Est, appare qualche ciuffo d’erba, e dopo il bivio per il Passo Vannino raggiunge il Lago Sruer.

Per evitare inutile perdita di quota, invece che proseguire la discesa verso il Lago del Vannino, ci teniamo alti sulla sinistra per prati, intercettando il sentiero che dai pressi del Lago Vannino sale al Passo di Nefelgiù: dal colle ci abbassiamo in Val Nefelgiù su facile sentiero (e poi varie tracce, tutte parallele) fino all'omonima Alpe, da cui una stradina sterrata scende alla diga di Morasco dove chiudiamo l'anello.

Bellissimo giro, vario e panoramico, tutto segnalato salvo la Punta, e senza particolari difficoltà tecniche. Occorre buona visibilità. Attenzione al traverso dopo il Rifugio Somma Lombardo in caso di neve alta e/o dura. Kiara, Marco e io, parzialmente in compagnia di un giovanissimo tedesco in giro da solo per le Alpi, che dal Rifugio Busto andava alla BinntalHutte!

Tourengänger: Serzo
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (6)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2022 um 17:11
super bello...
Menek

Serzo hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2022 um 21:00
Angolo bellissimo e per ora non troppo frequentato, anche se sul web trova via via più spazio. Merita! Ciao, Sergio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2022 um 21:15
Bellissima zona, ottima scelta Sergio...

Serzo hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2022 um 21:59
Giusto Emiliano, meglio in due giorni secondo me, ce la si gode di più ;-)

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2022 um 10:22
Bravo Sergio. Scenari fantastici. Più godibile questo giro in 2 giorni.
Antonio

Serzo hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2022 um 13:57
Grazie Antonio, ci siamo ispirati al tuo report recente, cambiando il verso da orario ad antiorario.
Il Pizzo del Costone ci sembrava troppo rognoso, già puntavamo alla Lebendun ;-)
Sergio


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