Blinnenhorn/Corno Cieco 3374 m.
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Non trovando nessuno che mi accompagnasse ho deciso di affrontare la giornata da sola! Sveglia alle 3.45, partenza da Domodossola alle 4 (zaino già pronto!!!!) direzione Alta Val Formazza. E' ancora tutto buio e nessuno in giro, poco prima delle 5 giungo al parcheggio a pagamento sotto la diga del lago di Morasco. Mi preparo, accendo la luce frontale e mi incammino percorrendo il sentiero che costeggia il lato sinistro del lago fino al primo bivio, devio a sinistra in direzione Lago del Sabbione che raggiungo in solitaria. Alla diga un fresco venticello mi aspetta come pure mi aspetta una bella marmotta, finalmente segni di vita!!!! Non faccio soste escluse quelle per un paio di foto e proseguo per raggiungere il rifugio Claudio e Bruno alle 8.30 qui una breve pausa, due parole con il gestore mi distolgono dal voler affrontare anche la salita al Corno Cieco, quindi riparto e seguendo un sentiero non marcato ma evidente inizio la salita su un terreno un po' instabile fino a raggiungere, grazie anche ai numerossissimi ometti, una sella da cui la vista è spettacolare. Continuo percorrendo un tratto di sentiero che costeggia il ghiacciao del Gries, finalmente incontro due persone che stanno già scendendo dal Corno Cieco, affronto l'ultima ripida tratta e inizio ad intravedere la croce di vetta che raggiungo alle 11. Purtroppo il vento ha portato con se parecchie nuvole e dalla parte Svizzera la visibilità è nulla, dalla parte italiana qualcosa si intravede, fortuna mi ero goduta lo spettacolo durante la salita! Sono tutta sola, mi godo il silenzio e decido di scrivere sul libro di vetta custodito nella scatola metallica un paio di righe e dopo un paio di foto cercando di scorgere il panorama tra i banchi di nuvole inizio la discesa. Decido di non fare lo stesso percorso del mattino ma di dirigermi verso il Rifugio 3A (2960 m.) in poco meno di due ore lo raggiungo, pranzo al sacco, due chiacchiere, qualche foto una meritata pausetta e alle 13.30 si prosegue sul sentiero poco stabile che affianca quel poco che resta del ghiacciaio del Siedel e che porta alla Piana dei Camosci e al rifugio Città di Bursto (2482 m.) Questo ultimo tratto lo percorro con un simpatico signore che decide di interrompere la sua corsetta in montagna e farmi compagnia. Chiacchierando non mi accorgo quasi neppure che le gambe iniziano ad essere stanche e che i piedi desiderano "libertà"!!!! Raggiungiamo Bettelmatt, ma delle famose mucche che producono il latte per l'ancor piu' noto formaggio neppure l'ombra!!!! Proseguiamo direzione Lago di Morasco tenedo il sentiero sulla destra e non quello che costeggia la montagna che è una stradina. Incredibilmente soddisfatta di quanto oggi fatto mi godo il pediluvio nelle fresche acque del ruscello vicino al pargheggio. Sono ormai passate le 16.30 ed è ora di salire in macchina e scendere verso Domodossola, nella frazione di Piedilago mi fermo a salutare i genitori di un mio ex compagno di scuola e per fare alla mamma i complimeti per i bellissimi fiori che decorano balcone e giardino. Raggiungo Domodossola verso le 18.30 e affronto l'ultima salita a piedi della giornata, quella che porta a casa dei miei genitori .... e che ogni tanto mi sembra la piu' ripida di tutte quelle fatte durante le escursioni in montagna!!!!!
Tourengänger:
asus74

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