Piz Renten Nord -1973 mt- & Piz Rüss croce -2126 mt- (da Santa Maria in Calanca).

A Santa Maria in Calanca 955 mt prende il via l'escursione risalendo a piedi la strada asfaltata/sterrata fino alle baite di Dasga 1045 mt. Dopodiché, il segnavia invita ad abbandonare la strada forestale per addentrarsi nel bosco. Una maestosa e magica foresta di conifere ci accompagnerà con intense fragranze naturali fino a Nadi 1287 mt e, proseguirà nel primordiale silenzio, in maniera sempre più ripida e costante fino a Pian Giò 1600 mt dove dinanzi a noi svetta l'impervia parete rocciosa del Piz Rüss. Incantevole visione! Nel frattempo recuperiamo un pò il fiato. Il percorso, ora si sposta sotto il costone scabroso che digrada dal Pian di Renten. Il sentiero diviene leggermente aereo, motivo per cui a supporto si trovano alcune catene (in condizioni invernali provvidenziali). Il passaggio è comunque largo a dovere senza oppure grosse difficoltà oggettive. Invece il fondo del terreno rimane comunque molto umido e necessita una maggiore attenzione. Terminata la serie di tratti attrezzati si sbuca a Pian Renten 1914 mt. Alle spalle del grosso ometto in pietra munito di segnaletica è evidente in direzione Sud, una traccia di sentiero che in maniera secca e rapida, si aggroviglia all'interno di vegetazione arbustiva di rododendri fino alla vetta escursionistica e più facile dei due Renten, ovvero: Piz Renten Nord 1973 mt. Il panorama sul pizzo "cattivo" dei due è esaltante a dir poco! Uno scoglio selvaggio e slanciato dal nome: Piz Renten Sud 2000 mt.

A ritroso, ravanando nei rododendri, rieccoci a Pian Renten, alimentando l'idea di salire anche il Piz Rüss. Si segue per breve tempo il sentiero segnalato, fino a quando nel prato si trovano resti in pietra di quella che poteva essere una baita di ricovero. A questo punto si svolta a destra, aggirando dei blocchi di roccia quadrangolari, fino a reperire, con fatica, la traccia di sentiero che è comunque presente, ma non è segnalata e, si perde spesso nella vegetazione alta, arbustiva e invasiva. La traccia tende a spostare il suo percorso sul filo della cresta, sempre immersa dentro un meraviglioso mondo vegetativo. Talvolta si superano dei blocchi rocciosi aiutandosi con le mani. Con soddisfazione raggiungiamo quota 2126 mt del Piz Rüss rappresentata da una grande croce metallica di vetta collocata in posizione panoramica. Qui siamo consapevoli che le difficoltà maggiori sono praticamente finite perché in campo aperto è evidente e di facile intuito il proseguimento verso la vera vetta del Piz Rüss a quota 2247 mt. Nel gruppo c'è chi accusa segni evidenti di stanchezza e disidratazione dovuti al caldo atroce che ci ha letteralmente steso. Non passava un filo d'aria neppure oltre i 2000 metri. Le scorte d'acqua totalmente in riserva (2 litri a testa già consumati). E per non far diventare un incubo quei 120 metri di dislivello che ci separano dall'obiettivo finale, considerando anche la discesa da non sottovalutare, poniamo termine in anticipo alla gita odierna. Riproverò probabilmente in qualche autunno, con colori e sensazioni diverse, per chiudere definitivamente il conto aperto con il Piz Rüss, magari salendo da Arvigo in modo tale da valorizzare e conoscere meglio questa magnifica zona alpina. Torno a casa ad ogni modo estremamente felice: una valle bellissima, appartata e poco urbanizzata! Terzo tempo doveroso a suon di Calanda e tagliere nostrano al Grotto Paradiso.

NOTE: Sentiero segnalato fino a Pian Renten, dopodiché per ripide tracce di sentiero.