Val Calanca "ravanage"


Publiziert von paoloski , 24. Juli 2023 um 17:12.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:23 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1760 m
Abstieg: 1760 m
Strecke:22,4 Km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Varese, Gaggiolo, autostrada A2, dopo Bellinzona prendere la A13, uscire a Roveredo, risalire la Val Calanca fino al bivio sulla destra per Castaneda e Santa Maria. Parcheggio gratuito a Santa Maria alle spalle della torre.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Locanda Bellavista a Santa Maria. 50 FrS pernottamento e colazione. Rifugio Alp da Fora.
Kartennummer:CNS 1294 Grono

Ritorno con Francesca in Val Calanca con l'idea di ripetere, con alcune varianti, un giro fatto otto anni fa con Monica. Nonostante le previsioni dessero bel tempo nel Sopraceneri quando arriviamo a Santa Maria piove. Vabbè, parcheggiamo e sperando che siano nuvole in allontanamento decidiamo di visitare la chiesa, Francesca non l'ha mai vista. Quando terminiamo il nostro tour pioviggina ancora, ci sta anche un espresso alla Locanda Bellavista nei pressi della chiesa. Finalmente quando usciamo il tempo sembra aver messo giudizio e possiamo avviarci in direzione di Dasga.
Seguiamo per un tratto l'asfalto poi imbocchiamo il sentiero che ci conduce dapprima a Nadi e poi con un ripido tratto finale alla bocchetta che adduce al Pian di Renten, La percorribilità del sentiero è a tratti precaria per via delle numerose piante che ingombrano il percorso schiantate dalle ricorrenti tempeste di questi ultimi tempi. Il Pian di Renten è però un luogo idilliaco che allieta i sensi. Breve sosta e decidiamo di salire alla Cima Nord del vicino Piz di Renten, il sentierino è quasi fagocitato dai rododendri ma in pochi minuti siamo in vetta, qualche foto e ridiscendiamo.
Di nuovo al Pian di Renten percorriamo un breve tratto del Sentiero Alpino verso Nord per poi deviare a destra in corrispondenza di un ometto nel prato. Non sono mai salito  alla croce del Piz di Rüss, il sentiero corre a poca distanza dalla precipite parete Sud tanto che Francesca, poco amante dell'esposizione fa un tentativo per risalire tenendosi un po' più sulla sinistra, ma fra rocce, rododendri e ginepri desiste ben presto. Il sentiero è a tratti poco più che una traccia e verso l'alto, quando anche la pendenza aumenta, lo perdiamo, saliamo così a vista e finalmente vediamo l'esile croce della cima. Compilo il libro di vetta quindi seguiamo la traccia che va verso Nord in direzione del Piz di Rüss. Giunti alla bocchetta da cui si diparte la traccia che porta in cima Francesca decide che di salire ancora le è passata la voglia, per me va bene, alla cima principale sono salito con Monica, imbocchiamo quindi il traverso che corre più o meno orizzontale sul versante calanchino. Rispetto ad otto anni fa mi sembra molto meno battuto, superiamo il passaggino fra le rocce, qualche ultimo saliscendi ed arriviamo nei pressi della Bucchetta d'Vegeina, qui la mia memoria fa difetto e non riesco a ritrovare il passaggio che permette di andare a prendere il sentiero alla base della cresta. Restiamo sul displuvio, dove si trova anche un fuorviante ed insulso ometto e diverse tracce, in effetti ripensandoci occorreva abbassarsi sul versante mesolcinese per una trentina di metri per superare il contrafforte della cresta ma le tracce si sono fatte decisamente più labili dall'ultima volta che passai di qui. Si sta facendo tardi, a volte le nuvole ci avvolgono, dopo alcuni tentativi decidiamo di rinunciare e ripercorrere il traverso, Francesca è davanti e prima del passaggio sulle roccette mi propone di scendere per il canale sottostante, la cartina non indica salti di roccia, la pendenza è notevole ma anche la vegetazione non fa difetto per cui scendiamo. Cercando di volta in volta il passaggio migliore fra le roccette, aggrappandoci a rododendri, ontanelli, noccioli e qualche cardo spinoso riusciamo a sbucare proprio sopra il rifugio Alp da Fora, foto non ce n'è perché portafoglio, cellulare e macchina fotografica sono stati riposti nello zaino, perderli in questa giungla nostrana non sarebbe di mio gusto.
Finalmente possiamo tirare il fiato e mangiare qualcosa, da qui potremmo ripercorrere il sentiero fatto stamani ma la voglia di scendere sul ripido ci è passata per cui prendiamo il sentiero che scende a Mondent e da qui risale alla chiesa di Bolada, Francesca, molto più allenata di me parte a razzo e la ritrovo solo alla chiesetta, io che non mi ricordavo tanto lungo questo tratto ci impiego un po' di più, poi non ci resta che scendere per sentiero tranquillo fino a Santa Maria.

Gita impegnativa e un po' fantozziana, i sentieri e le tracce mi sembrano decisamente più malmessi  rispetto all'ultima volta che li percorsi otto anni fa. Dal libro di vetta della croce del Piz Rüss la frequentazione della zona non sembra un granché, le piogge degli ultimi tempi poi hanno fatto esplodere la vegetazione.
Peccato non essere riuscito a ritrovare la traccia della bocchetta, avendola percorsa otto anni fa in salita ed in discesa ma in mezzo alla nebbia e sotto l'acqua non sono proprio riuscito ad orientarmi.

Difficoltà: Da Santa Maria al Pian di Renten T3,cosiccome la salita alla croce, nonostante pendenza e labilità della traccia a tratti di difficoltà non ce n'è.
Il traverso a tratti T3+, la discesa nel canale direi inclassificabile, da Alp da Fora a Santa Maria via Bolada T2

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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