Monte Boglia (m.1516), Monte Bré (m.928)
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Giornate che non ti lasciano proprio alcun dubbio se stare a casa o uscire…
Quindi ci si mette in auto, meta della giornata il Monte Boglia. Lasciamo l’auto a Brè, Emiliano un po’ sconcertato perché dall’ultima volta che c'è stato, han messo i parcheggi a pagamento ma, se vogliamo confrontare con le nostre tariffe, in fondo non è un salasso 50 centesimi all’ora e le macchinette accettano gli euro!
Così ci incamminiamo attraversando subito il paese di Brè: l' impatto è piacevole, belle abitazioni in sasso, vie curate e fontane molto particolari. Incontriamo per primo il grande lavatoio coperto, poi una fontana lunga e stretta quasi quasi più simile a un abbeveratoio per animali, e poco prima di prendere il sentiero per salire al Monte Boglia, una fontana piccina piccina che sembra fatta apposta per i bambini!!!
Prendiamo quindi un bel sentiero che non appena lascia il bosco regala belle vedute sul Ceresio.
Attraversiamo boschetti di arbusti piegati dai venti per finire tra le braccia di un maestoso faggio “mangiacartelli”, proseguendo per sentieri sempre ben curati, finché a destra intravediamo il Sasso Rosso: un bel roccione che s'affaccia sul lago. Queste giornate di sole che ci fanno respirare una anticipataria primavera, confondono però anche la natura, infatti abbiamo potuto godere dello splendore di belle primule già fiorite.
La salita non è mai noiosa, anzi, parecchi i punti da cui contemplare i dintorni, e dal Sasso Rosso i quadri naturali da ammirare erano molteplici: rocce giallastre, ciuffi d’erba ancora dai toni di paglia, il lago azzurro ed i profili vicini e lontani di prealpi e Alpi, oltre un cielo azzurro intenso. Proseguendo una bella panca in legno ci propone di fermarci un secondo a buttare uno sguardo anche da là… bella vista!! Continuando il cammino d’un tratto si può notare ben delimitato il passaggio dalla vegetazione boschiva ai prati: lo sguardo si ferma su un collinotto pelato dorato, la nostra meta è là che ci aspetta e non siamo i soli ad aver scelto di fare questa piacevole escursione, visto il gruppetto di persone che già da là sotto possiamo scorgere vicino alla croce che domina la cima. In breve siamo sull’anticima dove c'investe un vento tutt’altro che gradevole, ed una seconda panchina di legno ci suggerisce un’ulteriore pausa ma glissiamo vista l’insistenza del vento... quegli ultimi metri sembrano infiniti col respiro mozzato a metà per l’aria gelida e violenta.
Quasi arrivati, alzo lo sguardo e un falco sembra galleggiare in cielo, con le ali distese, immobili, sembra gradire quel vento che lo sostiene, a differenza nostra; la croce dona alla cima un'importanza maggiore. Bellissima vista, e le acque del lago in evaporazione creano quella nebbiolina che dona al paesaggio quel fascino in più... Dire incantevole non rende l'idea secondo me! Per ripararci dal vento senza tregua scendiamo pochi passi sotto la croce e ci sediamo sull'erba dove consumiamo il nostro pranzetto al sacco. Così riparati si sta decisamente meglio ed il sole riesce persino ad essere gradevole e caldino, direi, una giornata primaverile!... non fossimo a gennaio... Trascorriamo così pigramente in ammirazione di ciò che riempie i nostri occhi tra sole, lago e panorama una buona mezz'ora forse più, poi decidiamo di ridiscendere dalla parte opposta. Il vento non ci grazia un attimo, e entrando nella zona a nord le temperature sono decisamente più basse, ma ciò non toglie piacere nello scoprire un altro gradevole lato del Monte Boglia... sul sentiero i cumuli di neve rimasta dall'ultima nevicata sono persino ghiacciati, in più tratti vista la decisa discesa ed il terreno che tende a cedere sono state installati a mò di tappeto, delle reti di corda fitta per agevolare la camminata e tenere il terreno compatto.L'aria gelida cessa quando raggiungiamo il Pian di Scagn, un pratone ampio e paglierino, davvero gradevole. Di qui scendiamo ancora fino a raggiungere l'Alpe Bolla, poco più avanti una cappelletta carina ed una collinetta che fronteggia i Denti della Vecchia. Scendiamo attraversando belle faggete e sentieri sulla cui sinistra fa in più punti bella mostra di sé la roccia che diventa protagonista assoluta... sembra lavorata ad arte per catturare l'attenzione di chi passa! Opera d'arte naturale!!! Arrivati ormai sul calar del sole a Brè si decide per una veloce salita al Monte Brè per apposita scalinata, i colori del tramonto incendiano di un bel colore caldo il Monte Boglia. Saliamo veloci e oltrepassiamo la cima che purtroppo non offre grandi punti panoramici, poi scendiamo per una stradina sulla sinistra... scelta azzeccatissima visto che poco dopo ci troviamo a un bellissimo affaccio sul lago impreziosito dai colori del tramonto. Ed anche uno poco più avanti. Non mi resta che commentare che ho amato immensamente questa escursione per paesaggi, ricchezza di varietà, colori e ovviamente compagnia!

Gradevole ritorno al Monte Boglia, cima che non smette di ammaliare per panorami e ambienti molto belli. Bello rivedere alcuni sentieri fatti in passato ma in parte cambiati (boschi un pò rarefatti rispetto al passato tra Alpe Bolla e Carbonera) e scoprirne nuovi, cioè la discesa da Carbonera al secondo parcheggio di Bré seguendo un sentierino che rimane dentro la valletta nella faggeta, quando in passato si passava alti sulla destra pervenendo nel medesimo punto con una mezzacosta discendente.
Avanti così. ;)
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