Un bellissimo ed autunnale Lago Darengo (da Livo)
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L'escursione odierna con Eleonora ha come meta uno dei più belli laghi alpini lombardi, cioè il Lago Darengo.
Nell' agosto del 2014 ci andammo la prima volta e né fummo talmente conquistati che ci proponemmo di ritornarci almeno una volta ogni anno.
Per vari motivi poi tale rituale, nonché promessa reciproca, non riuscimmo a mantenerla ma oggi ecco attuare il nostro quarto ritorno in uno dei gioielli naturalistici in assoluto più belli dell' Alto Lario.
Anche se qualche anno fà è stata migliorata la stradina sterrata/cementata che collega Livo con il Crotto Dangri, decidiamo ugualmente di partire a camminare da Livo.
Proprio come facemmo la prima volta e che ripetemmo in maniera uguale le volte successive.
Un rituale nostalgico...?
Forse si...
Ma veniamo ai dettagli dell'odierna escursione.
Partiamo a camminare da Livo alle 6,25 e fino al Crotto di Dangri useremo le utili frontali.
Sono "solo" tre chilometri e mezzo e un pò di salita che ci faranno ben digerire l'abbondante colazione fatta all'unico bar aperto trovato a Dongo (4 brioches, succo di frutta e due caffè)
Come ogni volta, invece, al ritorno questo tratto si farà sentire come si faranno ben sentire i 70 metri di dislivello positivo che occorre superare per ritornare al parcheggio di Livo.
Ma un rituale ha le sue "leggi" e i suoi aspetti positivi/negativi... :-)
Da Dangri percorriamo la bella mulattiera che ci conduce al panoramico Santuario della Madonna di Livo (742 mt.) e poi alle baite di Baggio (930 mt.) ancora completamente in ombra.
Brevissima pausa per un sorso di tè caldo e iniziamo a percorrere il sentiero che sale in modo molto tenue per poi direzionarsi verso il ponte sul torrente Borgo.
Ponte che raggiungiamo facilmente dopo una breve discesa. (si perdono poco più di 20 metri di dislivello)
Rispetto ai mesi estivi, ora la tratta che va dal ponte sul torrente Borgo al bel altopiano della Corte Darengo è quasi sempre all' ombra, molto umida, piuttosto fredda e con vari tratti brinati (sia prati che rocce)
L'aspetto positivo nel compiere questa escursione in tale periodo lo si riscontra nei fantastici e commoventi colori autunnali che, infinite volte, ci hanno deliziato lo sguardo e l'anima tutta.
Giunti alla Corte Darengo (1378 mt.) la troviamo in parte ancora all' ombra.
Quindi ci dirigiamo nella parte più alta e soleggiata dove facciamo la nostra prima e lunga pausa.
Dopo la pausa riprendiamo il cammino: ora ci manca l'ultima salita di 400 metri di dislivello per giungere al Lago Darengo e alla Capanna Como.
Tale salita se in estate può essere un autentico calvario (sopratutto se affrontata dopo le 11,00) visto la favorevole esposizione solare e la modesta quota, in questo periodo invece è stata una vera ed autentica manna!
Dopo 5 ore e mezza di cammino (pause comprese) giungiamo finalmente al stupendo Lago Darengo.
La giornata è veramente splendida e perciò decidiamo di fare una bella e meritata pausa in riva al lago (70 minuti)
Dopo la lunga pausa, a malincuore, iniziamo la lunga discesa che ci condurrà a Livo.
CONSIDERAZIONI
L'escursione autunnale al stupendo Lago Darengo merita assolutamente!
I colori del bosco sono un vero tripudio cromatico che riempie il cuore...
Oltretutto anche di domenica si incontrano pochissimi escursionisti, rispetto al periodo estivo.
L'anfiteatro roccioso che delimita a Ovest il Lago Darengo è di una bellezza assoluta.
Dal Pizzo della Gratella al Sasso Bodengo è un tripudio di pareti monolitiche, slanciate e bizzarre guglie, spigoli arditi e una continuità di creste che sono e saranno sempre una perla di rara bellezza.
Insomma una bella narrazione rocciosa che induce ad audaci progetti...
(Vedi foto N.21-22-23-24)
Altro gioiello di questa escursione è la vista, quasi continua, verso la magnifica, isolata e rocciosa Croce di Ledù.
Terreno per veri sognatori, nonché climber o alpinisti molto allenati.
Letteralmente me la sono mangiata con infiniti sguardi... :-)
(Vedi foto N.28-33-34)
Il Lago Darengo, come il Sasso Acuto, in me evoca primordiali sensazioni e ciò mi è accaduto solo rarissime volte.
Quando accade... beh il luogo è talmente bello che sublima la sua stessa bellezza con emozioni uniche e molto rare!
Cari Saluti a Tutti...
Angelo + Eleonora
Nell' agosto del 2014 ci andammo la prima volta e né fummo talmente conquistati che ci proponemmo di ritornarci almeno una volta ogni anno.
Per vari motivi poi tale rituale, nonché promessa reciproca, non riuscimmo a mantenerla ma oggi ecco attuare il nostro quarto ritorno in uno dei gioielli naturalistici in assoluto più belli dell' Alto Lario.
Anche se qualche anno fà è stata migliorata la stradina sterrata/cementata che collega Livo con il Crotto Dangri, decidiamo ugualmente di partire a camminare da Livo.
Proprio come facemmo la prima volta e che ripetemmo in maniera uguale le volte successive.
Un rituale nostalgico...?
Forse si...
Ma veniamo ai dettagli dell'odierna escursione.
Partiamo a camminare da Livo alle 6,25 e fino al Crotto di Dangri useremo le utili frontali.
Sono "solo" tre chilometri e mezzo e un pò di salita che ci faranno ben digerire l'abbondante colazione fatta all'unico bar aperto trovato a Dongo (4 brioches, succo di frutta e due caffè)
Come ogni volta, invece, al ritorno questo tratto si farà sentire come si faranno ben sentire i 70 metri di dislivello positivo che occorre superare per ritornare al parcheggio di Livo.
Ma un rituale ha le sue "leggi" e i suoi aspetti positivi/negativi... :-)
Da Dangri percorriamo la bella mulattiera che ci conduce al panoramico Santuario della Madonna di Livo (742 mt.) e poi alle baite di Baggio (930 mt.) ancora completamente in ombra.
Brevissima pausa per un sorso di tè caldo e iniziamo a percorrere il sentiero che sale in modo molto tenue per poi direzionarsi verso il ponte sul torrente Borgo.
Ponte che raggiungiamo facilmente dopo una breve discesa. (si perdono poco più di 20 metri di dislivello)
Rispetto ai mesi estivi, ora la tratta che va dal ponte sul torrente Borgo al bel altopiano della Corte Darengo è quasi sempre all' ombra, molto umida, piuttosto fredda e con vari tratti brinati (sia prati che rocce)
L'aspetto positivo nel compiere questa escursione in tale periodo lo si riscontra nei fantastici e commoventi colori autunnali che, infinite volte, ci hanno deliziato lo sguardo e l'anima tutta.
Giunti alla Corte Darengo (1378 mt.) la troviamo in parte ancora all' ombra.
Quindi ci dirigiamo nella parte più alta e soleggiata dove facciamo la nostra prima e lunga pausa.
Dopo la pausa riprendiamo il cammino: ora ci manca l'ultima salita di 400 metri di dislivello per giungere al Lago Darengo e alla Capanna Como.
Tale salita se in estate può essere un autentico calvario (sopratutto se affrontata dopo le 11,00) visto la favorevole esposizione solare e la modesta quota, in questo periodo invece è stata una vera ed autentica manna!
Dopo 5 ore e mezza di cammino (pause comprese) giungiamo finalmente al stupendo Lago Darengo.
La giornata è veramente splendida e perciò decidiamo di fare una bella e meritata pausa in riva al lago (70 minuti)
Dopo la lunga pausa, a malincuore, iniziamo la lunga discesa che ci condurrà a Livo.
CONSIDERAZIONI
L'escursione autunnale al stupendo Lago Darengo merita assolutamente!
I colori del bosco sono un vero tripudio cromatico che riempie il cuore...
Oltretutto anche di domenica si incontrano pochissimi escursionisti, rispetto al periodo estivo.
L'anfiteatro roccioso che delimita a Ovest il Lago Darengo è di una bellezza assoluta.
Dal Pizzo della Gratella al Sasso Bodengo è un tripudio di pareti monolitiche, slanciate e bizzarre guglie, spigoli arditi e una continuità di creste che sono e saranno sempre una perla di rara bellezza.
Insomma una bella narrazione rocciosa che induce ad audaci progetti...
(Vedi foto N.21-22-23-24)
Altro gioiello di questa escursione è la vista, quasi continua, verso la magnifica, isolata e rocciosa Croce di Ledù.
Terreno per veri sognatori, nonché climber o alpinisti molto allenati.
Letteralmente me la sono mangiata con infiniti sguardi... :-)
(Vedi foto N.28-33-34)
Il Lago Darengo, come il Sasso Acuto, in me evoca primordiali sensazioni e ciò mi è accaduto solo rarissime volte.
Quando accade... beh il luogo è talmente bello che sublima la sua stessa bellezza con emozioni uniche e molto rare!
Cari Saluti a Tutti...
Angelo + Eleonora
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