Baldiscio, Barna, Bardan


Publiziert von cai56 , 21. September 2021 um 06:32.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Balniscio-Forcola   CH-GR   I 
Zeitbedarf: 7:45
Aufstieg: 1684 m
Abstieg: 1687 m
Strecke:Circolare 21,44 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Campodolcino lungo la statale 36; all'altezza dei parcheggi della funicolare per gli impianti sciistici, svoltare a sinistra in direzione di Isola e raggiungere il piccolo villaggio. Ampio parcheggio al margine settentrionale del lago artificiale.

Ci troviamo in una zona le cui escursioni sono più praticate in inverno che in estate: le salite scialpinistiche (o con racchette da neve) al Monte Bardan e alla Cima di Barna sono due superclassiche frequentabili anche con condizioni non ottimali, la salita a Borghetto ed al Passo Baldiscio sono belle passeggiate ragionevolmente tranquille; ma il passaggio dell'Alta Via svizzera nei pressi della linea di confine permette di sviluppare un ottimo anello estivo (di certo normalmente non praticabile con neve) fra l'alta Val Febbraro e il Piano dei Cavalli. Spettacolare la varietà di ambienti che si attraversano in successione durante la salita: la buia foresta di conifere del fondovalle, i dossi a pascolo da Borghetto al passo, due bei laghi (più innumerevoli pozze minori), pietraie a perdita d'occhio, crinale di rocce rotte gradinate ed altopiano carsico di elevata importanza speleologica.
Sembra che tutta questa concentrazione di geotopi abbia attirato l'attenzione delle amministrazioni e sia in corso un'ampia "valorizzazione" dell'area: è praticamente ultimato un rifugio nei pressi del Lago Grande (  
https://www.valnews.it/2020/03/04/madesimo-rifugio-del-lago-del-baldiscio-i-lavori-inizieranno-in-primavera/) e, a partire da Frondaglio, una pista ciclabile per e-bike sale a snodarsi sul Piano dei Cavalli fino al Lago Bianco, con una probabile estensione sulle tracce del sentiero C20 fino al suddetto rifugio.  
La difficoltà escursionistica indicata si riferisce al solo tratto di sentiero alpino dell'Alta Via, soprattutto per l'instabilità dei pendii di pietrame e la non continua ottimale distribuzione della segnaletica a vernice bianco-blu (percorso proibitivo in caso di scarsa visibilità).


Dal parcheggio presso il lago artificiale di Isola ci si addentra nel villaggio e si sale fra le abitazioni in direzione delle contrade di monte; sulla sinistra, poco oltre lo Hotel Mangusta, si stacca l'antica mulattiera per la Val Febbraro, che conserva a tratti l'originale acciottolato e risale a tornanti il margine di ampi prati. Dopo un breve tratto ridotto a sentierino pianeggiante ed erboso, si va a confluire nella sterrata pista forestale diretta al fondo della medesima Val Febbraro. La si risale lungamente accanto al torrente, avendo modo anche di ammirare sulla destra una bella cascata, prima di raggiungere la piazza di giro terminale. Da qui si imbocca una solida mulattiera che sale ripidamente serpeggiando nel bosco di conifere: in breve si giunge in vista delle prime baite di Borghetto Sotto. Una pista sterrata privata conduce, fra costruzioni sparse, a Borghetto Sopra, dove si devia a sinistra entrando nei pascoli lungo un bel sentierino. La valle, qui molto ampia, si sviluppa a dossi e vallette di origine glaciale, dove il sentiero trova il passaggio più opportuno fino a raggiungere la larga conca che ospita lo scenografico Lago Grande: splendido il panorama con lo sfondo delle cime sovrastanti Madesimo, Groppera Mater Emet; sulla destra si apre il cantiere del nuovo rifugio (che, a parte tutte le altre considerazioni, almeno non sembra brutto a vedersi). Si prosegue con ancora una breve salita, portandosi alla spianata del Passo Baldiscio; alle spalle ci si lascia un avvallamento occupato dal Laghetto del Mot prendendo contatto con il primo bollo bianco-blu. Da qui si inizia la ripidissima salita attraverso il pendio di pietrame quasi semovente compreso fra il Monte Baldiscio e la Colma presso la Cima di Barna; brevi tratti di traverso ascendente si alternano a lunghe serpentine sulla linea di massima pendenza: appena possibile labilissime tracce di passaggio approfittano delle scarse liste d'erba presenti e delle poche infide roccette che bordano profonde fenditure. Dopo quasi 400 metri di dislivello con queste caratteristiche, la segnaletica accompagna in un ultimo canalino che va a concludersi nella Bocchetta Q2786, dove un terrazzo pietroso si affaccia sulla Val Mesolcina. [Da qui, in meno di mezz'ora di salita verso destra su terreno facile è possibile raggiungere la tondeggiante sommità del Monte Baldiscio/Pizzo dei Rossi]. Seguendo verso sinistra le indicazioni dell'Alta Via si intraprende la traversata per cresta (o nelle sue immediate vicinanze) della Colma e della non lontana Cima di Barna (qualche breve passo di facile arrampicata), dove il crinale si allarga di molto, arrivando, nei pressi del Monte Bardan, ad assumere l'aspetto di un vasto altopiano con dossi e vallette pavimentati da miliardi di sassi. Qui è facile distrarsi e perdere la direzione della bollatura verso il non lontano Passo di Barna, ma una buona teoria di ometti di pietre suggerisce - fra lunghe liste di roccia compatta e canalini erbosi - la traccia più comoda per scendere direttamente al Passo del Lago Bianco, aperto fra i calcari della Val Fioretta e la porzione più occidentale del Piano dei Cavalli. Il sentiero scende, dopo un ampio giro sulla destra (bellissime le rocce bianche del Fil Recidro), rapidamente fino al Lago Bianco dove - per il momento - termina una recentissima pista ciclabile: lo sbancamento è largo circa un paio di metri e serpeggia verso est fra dossi ed avvallamenti carsici nel tentativo di limitare al meglio gli sbalzi di pendenza. Portatosi nelle immediate vicinanze del Buco del Nido (
http://www.gruppogrottenovara.it/Labirinti/Labirinti_11.pdf - Da pag. 53 - Non attualissimo), devia nettamente verso nord e, con lunghi tornanti (talora neutralizzabili mediante scorciatoie), scende fino ad intercettare la pista sterrata per Frondaglio. Nei pressi dei ruderi del dismesso skilift di Isola si seguono le indicazioni del tracciato invernale per racchette da neve fino alla strada della Val Febbraro, dove si ritrova il percorso di salita.

Tourengänger: cai56
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2021 um 19:50
Bella cammellata!
Io quelle cime le avevo fatte partendo da Starleggia!
Tu hai fatto molto meglio!!!!

Complimenti!
Ciao!!

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2021 um 20:27
Grazie!!
Da tempo mi attirava dare un'occhiata a quell'Alta Via, ma è difficile organizzarsi in gite ad anello giornaliere...
Questa è la più facilmente fattibile.
Ciao
Marco


Kommentar hinzufügen»