Monte Bardan 2812 m e Cima di Barna 2862 m
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Fine settimana all’insegna del bel tempo e visto che si prolungherà fino a lunedì entrambi proviamo a chiedere un giorno di ferie alla risposta positiva logico sarebbe andarsene via ma ci sono dei bei giri anche qui da fare, anzi ce ne sono parecchi.
Sabato quando suona la sveglia mi sembra di essere appena andata a letto, ieri sera abbiamo fatto troppo tardi al CAI, troppi progetti da mettere in atto, addirittura programmi fino al 2015, va bene guardare lontano, però…
A fatica ci mettiamo in movimento e alle 5.50 siamo in macchina e alle 8.20 partiamo da Isola per il Monte Bardan.
Nel primo tratto seguiamo un percorso per ciaspole indicato con paletti verdi che perdiamo in non so quale punto preciso. La strada è ben battuta fin quasi alla Piana dei Cavalli, volendo le ciaspole si potrebbero indossare dalla partenza, ma essendo all’ombra la neve tiene bene e le calziamo solo in prossimità della piana, dove la traccia si riduce a quella di sci.
Giunti alla Piana dei Cavalli lo spettacolo è immenso, sembra di essere in una vaschetta di gelato, un’unica traccia rovina la perfezione della neve. Vediamo in lontananza due scialpinisti risalire il canalone, scopriremo poi che con loro c’erano anche tre ciaspolatori.
Seguiamo la loro traccia, imbocchiamo il canale e velocemente raggiungiamo il colletto. Qui ha inizio l’ultima e per me sempre infinita risalita alla cima del Bardan, sia con neve sia senza sempre lunga mi sembra!
Poco prima della cima vediamo scendere i due scialpinisti, dei tre ciaspolatori non c’è traccia. Giunti all’ometto di vetta vediamo che hanno proseguito per la Cima di Barna. La cosa ci ingolosisce anche perché non sembra lontana e li seguiamo. In prossimità del tratto di cresta li vediamo scendere diritti verso la Val Febbraro, quello che stanno facendo sembra interessante ma per fortuna il nostro inseguimento lo terminiamo alla cima. Oggi scopro che il loro tentativo di scendere in Val Febbraro non è riuscito e hanno dovuto fare dietrofront e risalire, per quello che siamo riusciti a vedere oltre che bello anche molto impegnativo, in ogni caso complimenti a tutti e tre.
Noi dalla cima, dove pensavo ci fosse un ometto, invece doveva essere uno dei ciaspolatori, torniamo sui nostri passi, ci fermiamo al riparo dall’aria per mangiare qualcosa prima di affrontare la risalita al Bardan e quindi il lungo rientro.
La discesa dal Bardan è veloce e divertente su neve a tratti ottima a tratti un po’ meno, la traversata della Piana dei Cavalli infinita e la discesa a Isola, tagliando la strada dove possibile divertente fino al percorso per ciaspole dove la neve dura mi ha fatto venire due belle vesciche sotto gli alluci! Mannaggia!
DATI GPS
Dislivello +1735 / -1712
km 19,80
Sabato quando suona la sveglia mi sembra di essere appena andata a letto, ieri sera abbiamo fatto troppo tardi al CAI, troppi progetti da mettere in atto, addirittura programmi fino al 2015, va bene guardare lontano, però…
A fatica ci mettiamo in movimento e alle 5.50 siamo in macchina e alle 8.20 partiamo da Isola per il Monte Bardan.
Nel primo tratto seguiamo un percorso per ciaspole indicato con paletti verdi che perdiamo in non so quale punto preciso. La strada è ben battuta fin quasi alla Piana dei Cavalli, volendo le ciaspole si potrebbero indossare dalla partenza, ma essendo all’ombra la neve tiene bene e le calziamo solo in prossimità della piana, dove la traccia si riduce a quella di sci.
Giunti alla Piana dei Cavalli lo spettacolo è immenso, sembra di essere in una vaschetta di gelato, un’unica traccia rovina la perfezione della neve. Vediamo in lontananza due scialpinisti risalire il canalone, scopriremo poi che con loro c’erano anche tre ciaspolatori.
Seguiamo la loro traccia, imbocchiamo il canale e velocemente raggiungiamo il colletto. Qui ha inizio l’ultima e per me sempre infinita risalita alla cima del Bardan, sia con neve sia senza sempre lunga mi sembra!
Poco prima della cima vediamo scendere i due scialpinisti, dei tre ciaspolatori non c’è traccia. Giunti all’ometto di vetta vediamo che hanno proseguito per la Cima di Barna. La cosa ci ingolosisce anche perché non sembra lontana e li seguiamo. In prossimità del tratto di cresta li vediamo scendere diritti verso la Val Febbraro, quello che stanno facendo sembra interessante ma per fortuna il nostro inseguimento lo terminiamo alla cima. Oggi scopro che il loro tentativo di scendere in Val Febbraro non è riuscito e hanno dovuto fare dietrofront e risalire, per quello che siamo riusciti a vedere oltre che bello anche molto impegnativo, in ogni caso complimenti a tutti e tre.
Noi dalla cima, dove pensavo ci fosse un ometto, invece doveva essere uno dei ciaspolatori, torniamo sui nostri passi, ci fermiamo al riparo dall’aria per mangiare qualcosa prima di affrontare la risalita al Bardan e quindi il lungo rientro.
La discesa dal Bardan è veloce e divertente su neve a tratti ottima a tratti un po’ meno, la traversata della Piana dei Cavalli infinita e la discesa a Isola, tagliando la strada dove possibile divertente fino al percorso per ciaspole dove la neve dura mi ha fatto venire due belle vesciche sotto gli alluci! Mannaggia!
DATI GPS
Dislivello +1735 / -1712
km 19,80
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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