Cima di Biasca.......?!


Publiziert von Gabrio , 20. September 2021 um 15:12.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 1 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Torrone Alto   CH-TI   Gruppo Pizzo di Claro 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 2475 m
Strecke:27,300 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Osogna
Kartennummer:CN 1293 Osogna1:25000

E' da molto che mi giri in tondo.
Mi osservi, ti volti di là per poi rigirarti a guardarmi ancora.
Ti muovi cauta, fai finta di distrarti osservando altro ma intanto
con la coda dell'occhio sbirci le mie azioni.
Io sono ferma, immobile. Respiro l'aria limpida e frizzante di qui.
Il silenzio è rotto lievemente dalle fronde degli alberi.
Gli abeti, timidi e un po' schivi,
arrossiscono chiedendo scusa. 
Qualche animale arriva e va in cerca di sè stesso...
....mosso dal suo istinto!!
Socchiudo gli occhi e ripenso ad oggi. Ho fatto la mia scelta,

ponderata e pensata da mesi. Poi è arrivato il momento di agire:
l'ho fatto...eccomi qui!
Leggi tra i miei pensieri?
L'attimo stesso in cui ho cominciato a liberare la mente
ti sei avvicinata.
Hai teso l'orecchio, divori i miei ricordi?
Ebbene! Se questo è il tuo modo di comunicare, io vado avanti col mio!
Se non servono parole ma solo pensieri...mi adeguo...
La voce umana non mi appartiene, era solo sua....
chissà come si sentirà senza di me?
Mi manca già, ma non avevo scelta, lo sapeva bene anche lui!
Sembra sia passato un secolo e invece....
Glielo avevo chiesto più volte di portarmi qui.
Rispondeva : "Si, andiamo!" Ma poi cambiava idea.
Lo adorava quanto me questo posto, eppure non ci veniva da un pezzo:
che sospettasse qualcosa? Alla fine ha detto si, e siamo partiti.
Quanto c'è voluto d'auto per raggiungere il paese?
Non lo so, sono indifferente a queste cose.
Ci siamo incamminati. Era teso, me ne sono accorta subito.
Lo era perchè era solo, sapendo non avrebbe trovato nessuno in giro,
o a causa mia? Non potrò mai saperlo!
Abbiamo camminato molto insieme, trovandoci sempre bene,
anche oggi è stato così, non è certo questo il problema.
Dopo tanto salire siamo arrivati lassù. L'ometto di cima aveva segnato l'arrivo.
Penso sia tornato per capire se era ancora in gamba, nonostante l'età.
Forse voleva rivivere, dopo tanti anni, i magici momenti passati qui.
Tante splendide giornate passate a  sostenere lo sguardo teso di questa parte di valle,
isolata e selvaggia.
Forse gli piaceva e basta, senza altre spiegazioni. Un motivo più che sufficiente,
ancora più di pregio oggi, 
vista questa incredibile e assolata giornata.
Ero così contenta per lui....
Ogni momento della salita l'aveva assaporata con gioia, nonostante la fatica.
Tutti i "miracoli"  che la superba natura di qui gli aveva mostrato,
l'avevano reso felice...rendendo vile e triste me...!?
Si era riempito lo zaino di tutti questi regali che vedeva ad ogni angolo del sentiero,
quanti chili in più pesava una volta arrivato in vetta?
Ed io, com'era il mio di regalo che gli avevo confezionato con tanta cura?
Stavo male al pensiero, ma ciò che dovevo andava fatto!!
Arrivato in vetta si era fermato appagato, più felice che mai...
...io avevo le lacrime agli occhi...uno sforzo ricacciarle giù...!!!
Ignaro di tutto, si era messo a scattare foto. Aveva girato il corpo a 360°
senza vedere nulla di "stonato", tutto splendidamente perfetto,
quanto si sentiva bene!!
Si era seduto a mangiare qualcosa, doveva ridiscendere il "muro" sotto,
lo preoccupava un po'.
A Pianvedri avrebbe mangiato il panino e le sue cose, qui bastava poco.
Quell'alpeggio, proprio dove mi trovo io ora, lo ispirava più che mai...
...esattamente come a me!
Per lui non c'era più lo "stress" del rientro presto a casa.
Non doveva più subire l'incubo di tornare al lavoro, era davvero sereno:
quanto mi sentivo in colpa!!!
Di lì a poco gli avrei rovinato tutto..
Alla fine si era alzato deciso, si era voltato a guardarmi facendo segno con la testa.
"Andiamo" mi stava dicendo.
Avevo scosso la mia, era un "NO" che non lasciava spazio a dubbi!!
Lui si era bloccato sorpreso. Aveva spalancato gli occhi, mi aveva chiesto perchè.
"Lo sai meglio di me" gli avevo risposto.
Aveva socchiuso gli occhi voltandosi di lato. Sapeva di cosa stavo parlando.
"Dobbiamo lottare" aveva sussurrato senza guardarmi.
"Fallo tu, io ti aspetto qui!"
Era da codardi ma entrambi capivamo che, dove lui abitava, non c'era più posto per me!
Era un divorzio annunciato, lo sapevamo da tempo, aspettare ancora non aveva senso.
Si era voltato guardandomi con i suoi occhi profondi,
terribilmente cupi, senza dire nulla, fissandomi e basta.
Mi aveva messa a nudo facendomi star male...
ma oramai la decisione era presa, non potevo più cambiare idea.
Aveva visto i miei occhi farsi tristi ma seri.
Il mio sguardo deciso gli aveva fatto capire che tutto era perduto.
Aveva abbassato il suo per rialzarlo subito dopo.
Mi aveva fissata intensamente, non ero stata da meno.
Si era voltato a destra ad osservare la Val Leventina che dominava dall'alto.
Mi aveva gettato l'ultimo sguardo, mettendosi lo zaino in spalla.
Si era girato verso la Val d'Osogna, sua via di discesa, era tempo di scendere.
In un nano secondo, più triste che mai, aveva detto addio a me e alla Cima di Biasca.
Non si era più voltato. Avrei tanto desiderato lo facesse.
Dio! Quanto lo volevo! Se lo avesse fatto, non ce l'avrei fatta e sarei scesa con lui.

Non poteva darmi torto, per questo aveva tirato dritto.
Era sceso con cautela per il ripido prato. A destra c'erano i dirupi,
a sinistra un canale incassato con rocce.
Camminava sulla costa che li divideva entrambi, due luoghi pericolosi. Temevo per lui.
Era giunto alle fasce rocciose intermedie. Le aveva aggirate ora a destra, a volte a sinistra.

Poi aveva raggiunto il prato sotto, il più era fatto.
Attraversati con cautela due canali franosi si era diretto verso il sentiero
(o quel che ne rimaneva) che da Piviciou raggiungeva l'Alpe della Motta.
L'avevamo fatto insieme, (tanti anni prima) ma solo in parte, quando ridiscesi
dalla Cima di Müscioi
, provenienti dalla Motta di Osogna, volevamo andare a Casned.
Una stretta al cuore, mi era venuto da piangere. Si! Lo so, ho pianto davvero, non lo nego.
Chi si immaginava che sarebbe finito tutto così?
Certo i problemi non mancavano neanche allora, ma che tutto diventasse così
orribilmente brutto, No! Mai l'avrei immaginato!!
Lo stavo seguendo senza togliergli gli occhi di dosso. Era giunto all'Alpe.
Non si era voltato una volta, neppure una. Mi mancava già da morire,
e non era passata neppure un'ora!
Avevo gli occhi lucidi, ma che potevo farci? Non era colpa nostra....
...era successo, punto e basta!!
Facevo fatica a distinguerlo, un puntino giallo nel verde.
La sua maglietta si notava appena, seppur sgargiante.
Poi aveva girato ad ovest il muro, e in traverso era entrato nel bosco.
Era sparito, non lo vedevo più....mi ero sentita mancare!!
Finchè lo vedevo, lo sentivo  "mio", ora non più, era diventato un semplice ricordo...
Mi ero spostata di lato con la speranza tornasse visibile.
Mi ero messa a saltellare cercando di alzarmi quanto bastava per rivederlo.
Ero ridicola, avevo smesso subito. Non ce l'avevo più fatta a trattenere le lacrime,
mi ero messa a piangere senza ritegno!
Continuavo a chiedermi se avessi fatto la scelta giusta.
Tiravo fuori mille scuse, ma alla fine arrivavo sempre alla medesima conclusione:
SI!!
Questa consapevolezza mi aveva calmata un po'.
E' così che la brezza alpina, muovendosi appena, era venuta a cullarmi.
Quanto mi capiva, l'avevo adorata tanto per questo.
Mi ero allora voltata a destra e a sinistra, in questa orrenda e splendida giornata soliva.
Cercavo una giustificazione per questa scelta difficile, i miei occhi la stavano vedendo.
Si! Era proprio un gran bel posto dove stare. La quiete mi si stava insinuando lenta.
Madre Terra sa essere molto comprensiva con chi soffre molto...
Avevo ripensato a lui, rimasto solo. Chissà come si sentiva...
L'avevo immaginato seduto con la schiena appoggiata al muro di Pianvedri,
intento a mangiarsi il suo sospirato panino.

Avevo "visto" i suoi occhi attenti, rapiti dalla magia del luogo, a guardarsi in giro.
A malincuore doveva andarsene e continuare a camminare sul sentiero verso casa.

In piano avrebbe raggiunto il riale e proseguito verso il rudere di Larec.
Poco prima di raggiungerlo l'avevo visto davvero, un tuffo al cuore!
Si muoveva leggero,
nonostante la fatica accumulata. Era arrivato al limite della pineta.
Si era fermato rimanendo fermo così per un po', poi si era voltato guardando su.

Non penso sperasse di vedermi nè io di vedere i suoi occhi, 
tutto frutto della mia fantasia...era così lontano.

Un attimo poi, rigiratosi era andato via, l'ultima volta che lo vedevo?
Non osavo pensarci.

Il resto è solo immaginazione.
Avrà raggiunto l'Alpe d'Otri per poi proseguire sul meraviglioso sentiero
Albat-Alpe di Casned. Alla deviazione segnalata di quota 1680 circa, sarà andato
a sinistra scendendo per il sentiero da non molto ristrutturato che fiancheggia

l'orrido di Guald di Stabiell. Con cautela avrà superato i vari tratti esposti
giungendo a Merisciolo. Dopo le solite foto si sarà avviato verso casa.
Avrà ripensato a me quando in mattinata lì eravamo ancora insieme?

Dopo una dolce camminata fino a Scign, il baratro che chiude la parte alta della
Val d'Osogna gli si sarà spalancato davanti. Scese con cautela le ripide ed esposte
scale, sarebbe giunto al ponte sul canyon roccioso.

Vero miracolo della natura, le quattro pozze e altrettante cascate, vero?
E il ponte sulla forra?
Un'autentica opera d'arte!
Raggiunto il ponte successivo, in meno di un'ora era all'auto,
giù nel paese di Osogna.
Il tempo di cambiarsi e sarà partito lasciandomi sola:
quello che volevo...con tanta desolata disperazione.

Sfinita mi sono appisolata e subito ho sognato.
L'ho rivisto mentre in silenzio guidava verso la frontiera.
Poi, come l'avvicinarsi di un incubo, alte e compatte nubi nere si sono avvicinate da sud.
"Che strana forma" Mi sono detta in sogno.

"Sembra un enorme svastica che copre il cielo!!"
Solo un attimo, poi i contorni si sono fatti incerti, e un urlo e mi ha svegliata
di soprassalto!
Cosa sarà stato?


Adesso sono sveglia e tu mi osservi ancora. Forse sapevi già tutto facendomi
"parlare" per nulla. Probabilmente tu sai chi sono ma hai aspettato
che fossi io a dirti il mio nome.

Ebbene si! Sono Libertà e questo è anche il mio posto, volevo restare sul piano in città,
come è giusto che sia, ma da lui non si può più...
Nel pomeriggio sono scesa dalla cima abbracciando tutto col mio dolce sudario,
incontrando presto i tuoi occhi stupiti.
Non voglio invadere il tuo spazio, ce n'è tanto per tutti.
Io e te, Natura, siamo qui in attesa....
Qualcuno potrà ancora venirci a trovare?.......
.











Tourengänger: Gabrio


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2021 um 18:09
Grande Gabrio, bel giro... con Libertà non c'è svastica che tenga!
Menek

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. September 2021 um 18:14
Libertà è libera, valla a trovare adesso....:-((

Val d'Osogna, grande regalo della natura!!!!

Grazie del commento
Ciao!

numbers hat gesagt: Mitico
Gesendet am 20. September 2021 um 20:27
Bel posto,
ma dislivello "fuori quota" x Noi umani
:):):):):)

Ti lascio la liberta' di rifarlo :):):)

Ciao

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2021 um 21:05
Magari l'anno prossimo.
Posto fantastico.
Ti puoi anche "accontentare" di arrivare al ponte sulla forra.
Oppure a Merisciolo, o se ti senti in forma, Alpe d'Otri o Pianvedri.
Posti indimenticabili!

Grazie, Ciao!!

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 20. September 2021 um 22:19
Ciao Gabrio.
Anni fà ci pensavo anch'io a questa cima.
E' una bella sgroppata.
Antonio.

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. September 2021 um 08:30
Non pensarci solamente...
Ne vale veramente la pena, ambiente meraviglioso e cima panoramica!

Grazie.
Ciao!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 21. September 2021 um 23:26
La Libertà è solo lassù, temo. La dittatura del popolo oppresso dalle proprie paure è ormai legge...

Gabrio hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. September 2021 um 09:25
Come ho detto più volte (ma in realtà predico bene poi razzolo male), questo è un sito di montagna e di quello si dovrebbe parlare,
ma visti i tempi...
La "protagonista" di questa storia vorrebbe invitare le persone a non fermarsi all'apparenza (da qui il punto di domanda dopo il titolo), ma analizzare le cose più in profondità.

Perchè ella ritiene di non poter più tornare nella nazione in cui ha sempre "vissuto"?

Perchè, in sogno, ha visto un'enorme e minacciosa svastica comparire nella direzione di casa?

Perchè ritiene che nessuno (o ben pochi) possano tornare a trovarla?

Domande legittime o assurde?
Ognuno giunga con la propria testa alle dovute, personali, conclusioni!

Grazie per il commento
Ciao!


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