Mont Rous (3243 m)


Publiziert von Sky , 25. Juli 2021 um 22:34.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:18 Juli 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Qualche giorno fa Silvia mi dice che domenica ha in mente di andare al Rifugio Perucca-Vuillermoz, ed io le dico che in quella zona avevo in programma di fare il Mont Rous, così colgo l’occasione per passare dell’altro tempo con lei, che è sempre un piacere! L’idea è di fare assieme la salita, poi una volta giunti al rifugio lei se ne tornerà sui suoi passi, mentre io proseguirò per la mia vetta.

Parto da Milano, passo a prenderla alle 6:30 e faccio con lei in macchina quei pochi chilometri che separano casa sua dalla partenza del sentiero (scegliamo di salire per il sentiero dell’Alta Via 1, che evita di dover risalire alla Finestra di Cignana al ritorno). Io sono carico come un mulo (come sempre, forse troppo, ma va bene così!) mentre lei è leggera, in assetto trail. Come tempistica mi sembra ok, più o meno quella che avrei scelto se fossi andato da solo. Come sempre, non smettiamo un secondo di chiacchierare, ridere e scambiarci opinioni e pensieri, dalle cose più futili a quelle veramente importanti. Silvia ha bisogno di un caffè, così facciamo una deviazione per il Rifugio Barmasse. È ancora presto, lungo il lago di Cignana ci siamo solo noi. Proseguiamo fino all’alpeggio dopo il lago, dove però… c’è una mandria di mucche! La mia amica non se la sente di dover tornare indietro e passare di qui da sola (con magari in più anche un cane!) e così a malincuore decide di deviare per la Finestra di Cignana, invece che proseguire con me. Non fa nulla, non la voglio forzare, è già stato bello condividere questo tratto di salita, e poi al mio ritorno siamo già d’accordo di rivederci per l’aperitivo!

Ci salutiamo dunque, ed io proseguo per andare a fare “le mie cose”. Il sentiero per il Perucca è ben segnalato e si arrampica, zigzagando, sul versante a sinistra. Io invece, in realtà, dovrei andare a destra. Una traccia di sentiero dovrebbe esserci, che evita di passare dal rifugio, ma non ne sono sicuro, non vorrei inerpicarmi a fianco della cascata che vedo alla mia destra per poi trovarmi in un punto in cui mi tocca tornare indietro. Decido così di fare il “giro lungo” e passare dal rifugio, dove magari mi potranno consigliare se seguire quella “variante”. Passo dal Bivacco Manenti, dalla curiosa posizione (solo qualche centinaio di metri prima del rifugio) e vagamente adatto per una nottata romantica! e quindi raggiungo il Perucca. Devo risalire una cinquantina di metri, e lì ne approfitto per mettere i ramponi e chiedere lumi alla guida-rifugista, che mi dice che, dall’ultimo più piccolo lago, si può scendere abbastanza agevolmente a valle, seguendo qualche traccia. Bene, ne terrò presente per il ritorno. I laghi sono ancora per buona parte ghiacciati, e c’è anche ancora neve ai loro lati. Arrivato alla base del Colle, mi preparo per la salita. Scelgo di percorrere i nevai, anche se per buona parte potrei stare sulle pietraie, a destra e a sinistra. L’ultimo tratto sembra un po’ più esposto. La traccia, flebile, percorre un traverso. La ribatto, passo dopo passo, con attenzione. Poi, ad un tratto… puf! sprofondo nella neve fino alle ascelle! Con il caldo di fine luglio il fresco della neve dovrebbe far piacere, ma i piedi sono incastrati nella neve, e ben presto il freddo diventa pungente… Ne libero uno abbastanza facilmente, ma per l’altro devo usare la paletta della piccozza. Bene, posso proseguire. Giusto due passi e sono in una zona sabbiosa sotto al colle. Lo raggiungo facilmente e proseguo verso la vetta. Soffia un vento intenso. La via più logica, sul versante N, è cosparsa di sabbiolina infida, preferisco quindi seguire la cresta, con qualche passo su roccia. In breve sono sul plateau sommitale. Il panorama è spaziale, il Cervino è di fronte a me e per l’ennesima volta mi si mostra con un volto diverso. Faccio tante foto, che poi a casa mi metterò a riconoscere, cima dopo cima. Oltre il Cervino, il Rosa è di fronte a me (o, meglio, la catena che va dal Breithorn alla Piramide Vincent), poi c’è uno scorcio di Mischabel, uno del Grand Combin ed uno del Bianco. Ed infine, ovviamente, la cresta che separa la Valtournenche e la Val d’Ayas e, più lontano ancora, le cime a Sud della Valle Centrale (a me molto meno familiari!).

Non mi soffermo a lungo, non mi voglio perdere un solo minuto che posso trascorrere con Silvia. La discesa è sempre in un ambiente alpino, in cui non incontro anima viva, perlomeno finché non raggiungo il lago di Cignana.


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 28. Juli 2021 um 15:28
Grande Luca! Chissà che spettacolo salire in cima senza incontrare nessuno! Ciaux
Menek

Sky hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Juli 2021 um 13:11
certo! diciamo che ci sono abituato... :)
Ciao, Sky


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