Mont Rous (3243 m)
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Balcone privilegiato sul Cervino, lo Château des Dames e la Valtournenche, il Mont Rous è un tremila escursionistico di indubbio interesse, la cui via normale transita da luoghi di grande pregio come la Finestra di Cignana e i laghi che circondano il Bivacco Manenti e il Rifugio Perucca-Vuillermoz (queste due strutture possono inoltre costituire dei punti d’appoggio per la salita).
Il punto di partenza è Crêt du Pont, località in comune di Valtournenche; è possibile in effetti partire da Perreres risparmiando dislivello, ma si perderebbe la possibilità di compiere un anello variando l’itinerario al ritorno. La prima tappa è il Lago di Cignana, transitando dall’alpeggio di Falegnon: lo specchio d’acqua, alle prime luci, emana un fascino silenzioso, così come la piccola chiesetta eretta nei pressi delle sue sponde. Dopo un tratto di sterrata, inizio a percorrere il traverso che porta ad un grosso ometto di pietre (circa 2520 m) dal quale abbandono il sentiero segnato (fatto al ritorno nel successivo tratto) per seguire vaghe tracce verso N fino all’inizio di un ampio canalone pietroso. Qui numerosi stambecchi al pascolo attirano la mia attenzione. Risalgo il canale fino ad un primo laghetto per poi raggiungere il Gran Lago più in alto, ai piedi del pendio che conduce al Colle Vofrede. Gli ampi nevai ancora presenti mi costringono a qualche aggiramento ma, senza troppi problemi, sbuco al colle dopo un tratto più ripido fra pietre e terriccio. Si apre quindi una gran vista sul Cervino, ma per la cima occorre rimontare la facile cresta su una flebile traccia e qualche roccetta.
Giunto all’altopiano sommitale, tocco la croce dove mi attende uno splendido panorama ancora più ampio sull’intera Valtournenche e il gruppo del Rosa in prima fila. Dopo la consueta pausa contemplativa, lascio la croce e raggiungo la vera cima dalla parte opposta dell’altopiano e contraddistinta da un piccolo ometto.
Ritorno quindi sui miei passi fino al Gran Lago e proseguo sul sentiero 9 in leggera salita fino ad un cartello segnavia ai piedi del Rifugio Perucca-Vuillermoz. Tralascio il rifugio e mi abbasso in discesa verso il Lago di Cignana per poi innestarmi sul sentiero dell’andata in corrispondenza dell’ometto a quota 2520 m. Alla fine del sentiero, anziché riprendere la sterrata in discesa percorsa al mattino, punto in salita alla soprastante Finestra di Cignana, dalla quale procedo sul versante opposto lungo il sentiero 7 che mi riporta ripidamente a Crépin.
Tirando le somme, una gita che riassume un po’ l’essenza del camminare in montagna: ambiente appartato e poco affollato, splendidi laghi dalle intense colorazioni, branchi di camosci e stambecchi, un rifugio in quota perfettamente inserito nella cornice circostante e un’ampia cima panoramica. Sicuramente consigliata.

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