Ober Gabelhorn (4063 m) traversata per l'Arbengrat


Publiziert von martynred , 30. August 2021 um 19:49.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Oberwallis
Tour Datum:18 Juli 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: ZS+
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS 
Zeitbedarf: 3 Tage
Aufstieg: 2900 m
Strecke:50 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Tasch
Unterkunftmöglichkeiten:Bivacco Arbenbivak (coperte, cuscini, materassi, 3 fuochi a gas, stoviglie, corrente elettrica, tavolo+panche); Rifugio Rothornhutte

Un amico di Raffaele, Francesco, ha rimandato la sua personale sfida di scalare tutti gli 82 quattromila delle Alpi dall'estate 2020 all'estate 2021. Per affrontare ciascuna montagna ha chiesto supporto ad amici. L'accurato piano avrebbe previsto di salire insieme a Raffaele (ed io se desiderassi) le seguenti fantastiche cime: Bishorn, Weisshorn, Ober Gabelhorn, Zinalrothorn. 
Se vi fa piacere seguire o studiare le sue salite, potete trovare il tutto al https://www.over-alps.it/diario/.

La tanta neve scesa nei giorni precedenti ha reso la salita al Weisshorn troppo impegnativa e poco sicura, così abbiamo rimandato direttamente alla Regina della Corona Imperiale: Ober Gabelhorn, e successiva salita allo Zinalrothorn.




Giorno 1
Tasch-> Zermatt-> Arbenbiwak

Raggiungiamo Francesco al campeggio a Tasch in tarda mattinata e dopo un buon caffè accompagnato da dolcetti di frolla e marmellata ci avviamo per la ciclabile che costeggia il torrente Matter Vispa fino a raggiungere la ricca Zermatt, minuscola sotto il possente Cervino. Con gli zaini carichi per affrontare 3 giornate in quota, passiamo per le vie di Zermatt pullulanti di benestanti vacanzieri. Attraversato il bel paese, al bivio dove si trova il parco avventura, teniamo la destra e seguiamo la strada dapprima asfaltata e poi sterrata che porta alle pozze d'acqua alla base della valle dove scorre l'Arbenbach. Una piccola parte di questo sentiero è franato ed il divieto di passaggio costringere a scendere di una cinquantina di metri. Un susseguirsi di zig zag, a fianco una cascata, ci permette di prendere quota velocemente.
Raggiunta la valle che sale al bivacco, l'Ober Gabelhorn si mostra nella sua interezza (parete sud), mentre alla nostra sinistra, difronte questa vallata, si erge la mostruosa parete nord del Cervino. Iniziamo a salire per ampi tornanti su una jeppabile che abbandoniamo poi per seguire il filo di cresta della morena fino a mettere piede su neve e placche rocciose. Da qui, a breve, arriviamo alla base dell'ultimo risalto da superare con una breve ma ripida ferrata (anche bagnata nel primo tratto), attrezzata con pioli e catene. Giunti sopra questa balza rocciosa, troviamo per primo il bagno (un vero wc!) con vista Cervino e, appena sopra, il bivacco 5***** Arbenbiwak.
Trascorreremo la sera e la notte a osservare la maestosità di fronte a noi, i topolini che escono e si nascondono sotto i massi, e scambiare due parole con gli altri 3 alpinisti francesi, anche loro diretti all'Ober Gabelhorn.

Giorno 2
Arbenbiwak-> Ober Gabelhorn-> Rothornhutte

La sveglia suona presto e alle ore 3:20 siamo pronti per iniziare la salita. Inizialmente seguiamo delle tracce che salgono il pendio sopra il rifugio fino a mettere piede sul ghiacciaio. In seguito le tracce spariscono e proseguiamo in diagonale verso Nord Est alla base di uno sperone il quale si risale per facili roccette (ometti) per accedere al canale (ben evidente dal rifugio) che porta alla sella a quota 3780m. Noi l'abbiamo trovato tutto in neve dura, ad eccezione della parte finale in cui era presente neve sfondosa e faticosa. Dalla sella, con le prime luci rosate dell'alba, possiamo ammirare in primo piano la Dent Blanche. 
Da qui parte la cresta Arbengrat: il primo tratto lo si supera per facili roccette interrotte da neve solida, progrediamo lungo questo terreno fino ad arrivare al primo gendarme, dove ci abbassiamo di qualche metro su pendio ripido nevoso a sud. Arrampichiamo il piccolo gendarme sul suo lato sud (40 m, III). Continuando sul filo di cresta, spesso nevosa, arriviamo alla base del grande gendarme che aggiriamo inizialmente a nord, per poi affrontare la risalita in diagonale su pendio innevato ricercando i passaggi più sicuri e proteggibili. Tornati sul filo di cresta, procediamo fino a giungere all'ultimo tratto roccioso da arrampicare lungo un diedro ben appigliato (50 m, III). Una volta superato questo passaggio, raggiungiamo la vetta dopo un breve tratto nevoso.  Dalla cima possiamo vedere lo Zinalrothorn, il Weisshorn, il Taschhorn,...
Non è ancora finita, ci attende la lunga discesa!
Dalla cima avanziamo di qualche metro in cresta nevosa fino a giungere al primo ancoraggio di discesa in doppia. La prima calata si presenta molto scomoda: 15 m da scendere in forte diagonale su roccia e neve molle. Giunti alla seconda sosta si susseguono altre 6 calate di simile lunghezza ma decisamente più lineari. Continuiamo per un breve pendio nevoso in discesa per poi cominciare un lungo tratto di cresta nevosa con presenza di grosse cornici sul lato sud, che superiamo tenendoci sul lato nord, alla sommità della ripida parete. Qualche elicottero turistico sorvola e saluta.
Arrivati alla base del Gran Gendarme, lo arrampichiamo (30/40 m, III) raggiungendone la sommità dalla quale iniziano una serie di canaponi che facilitano la discesa in placca.
Terminato il tratto roccioso, proseguiamo per la breve cresta nevosa e successivo ampio e dolce pendio nevoso fino a raggiungere la cima Wellenkuppe, avvolti da dense nuvole. La stanchezza si fa sentire ma non è ancora finita :)
Procediamo sul pendio nevoso, versante est, per raggiungere l'ometto che identifica l'inizio delle 4 calate (20 m l'una) che ci portano su "sentiero" sfasciumoso e delicato, indicato approssimativamente con ometti. Superiamo un breve ma pericoloso tratto particolarmente marcio con una calata in doppia (presente 1 spit). Superato quest'ultimo tratto, il sentiero si fa più pianeggiante e sicuro, fino a raggiungere l'ultimo ancoraggio di calata necessario a superare la ripida, quasi strapiombante, balza rocciosa di 30 m. Una corda fissa alla base permette di scendere ulteriori 10 m lungo il canale nevoso (corda fissa utile ma non necessaria). 
Da qui, si mette piede sul ghiacciaio Trifgletscher e lo si percorre tutto con un ampio semicerchio evitando la zona crepacciata a Q 3350, stando sotto la cresta SO del Pointe du Mountet.
Dopo ben 16 ore di meraviglie e concentrazione, arriviamo al Rifugio Rothornhutte, dove ci aspettano un piatto di minestra e un mega piatto di bon-roll e patate.
Dalla rifugista prendiamo informazioni sulle condizioni dello Zinalrothorn, che visto durante l'ascesa dell'Ober Gabelhorn, pareva parecchio innevato. Da dopo la nevicata di una settimana fa, nessuno è salito e il pericolo di valanghe e scariche sul suo versante sud è ancora alto. Avendo già prenotato per la notte, decidiamo di fermarci ma scendere il giorno successivo e rimandare la salita allo Zinalrothor per altra occasione.

Giorno 3
Rothornhutte-> Zermatt-> Tasch

Dopo una notte calda e silenziosa, ci svegliamo con calma e partiamo per ultimi dal rifugio, solamente dopo aver scattato una foto con le giovani osti.
La vista, come la sera prima, è eccezionale, si vede tutto il massiccio del Rosa e qualche cima del Vallese. 
Scendiamo per il sentiero detritico sulla morena, passando accanto a ciò che una volta era un ghiacciaio. Giunti al pianoro erboso sottostante sembra di avvicinarsi sempre più alla catena del Rosa, invece riprendiamo la discesa e lo sguardo si volge spesso alle nostre spalle, alla ricerca della via percorso il giorno prima. Finalmente le nuvole si spostano a nord e l'Ober Gabelhorn si mostra nella sua interezza. Arriviamo a Trift e passiamo accanto al rifugio per poi scendere dal sentiero a picco sul torrente Triftbach. All'ombra del bosco iniziamo ad intravedere i tetti di Zermatt. Attraversiamo un ponte in legno e scendiamo per gli ultimi prati erbosi che ci portano alla ricca cittadina. Da qui riprendiamo il sentiero diretto a Tasch, passando accanto al posteggio degli elicotteri turistici che tanto ci hanno fatto visita il giorno precedente.



Lunga cavalcata in condizioni invernali che ci ha regalato grande soddisfazione e stupore per tanta bellezza!

Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T4+ ZS III
ZS III
T4+ ZS+ IV
19 Aug 13
Ober Gabelhorn (Arbengrat) · Stoerti
ZS III
15 Sep 12
Wellenkuppe - Ober Gabelhorn · Bergstiger
S V-
8 Aug 12
Obergabelhorn Südwand · tombe
29 Aug 16
Ober Gabelhorn · ciolly
T6- ZS+ IV
4 Aug 18
Obergabelhorn-Überschreitung · garaventa

Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 31. August 2021 um 09:56
Bellissima e notevole avventura e che belle immagini ! ... è già passato più di un mese ma questa è una di quelle storie che rimarrà nei vostri cuori per tutta la vita !

Ciao Giorgio

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2021 um 09:57
Gite che non si scordano velocemente!
Un abbraccio

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 31. August 2021 um 11:38
wow! Lo vedavamo giusto ieri dallo Zinal... Fa quasi paura la sua cresta affilata sulla parete Nord! Bravissimi e grandissimi! Gironeoneoneeee

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2021 um 15:00
Ho visto che sei stata ieri sullo Zinalrothorn! Superrrrr!!!
Peccato che a noi sia saltata, torneremo...forse anche prima del previsto!
Over Gabelhorn molto bello e, almeno per me, impegnativo! Aspetto la tua relazione ;)


Kommentar hinzufügen»