PIANCA 2376+1 = 1 Cima 2 vette ed un anello tanto,troppo wild


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 14. Juli 2021 um 12:30. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:11 Juli 2021
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Rosso di Ribia 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1450 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere Cimalmotto in Val di Campo, risalendo la Val Maggia da Locarno. Parcheggio all'inizio del paese

   
 

Due vette, due passi, due laghi e doppio ravano

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Prima cosa vediamo di identificare la vetta, questa sconosciuta PIANCA.
Il Passo della Cavegna con i suoi bei laghetti è molto conosciuto, come il Pizzo della Cavegna che si trova ad O del passo, sul lato opposto, quindi ad E, si trova appunto il/la Pianca, vetta sconosciuta e stranamente ignorata, pur essendo quasi 100mt più alta del Pizzo della Cavegna.
In Hikr c'e' un solo report, quello di 
chaeppi che è salito dalla Val Vergeletto.
L'avevo addochiata proprio nella visita al Pizzo, e l'ho rivista di recente dalla Capanna Ribia, subito mi è venuto in mente di proporla al gruppo.
C'è una traccia sulla mappa che porta alla cima O, quella sopra il passo, ma della serie " per chi non si accontenta", l'idea è quella di tornare scendendo al lago Sfii che nessuno di noi ha già visto.
Ma su quel lato non ci sono tracce, e peggio ancora le mappe 3D mostrano un lato molto dirupato, pareti ripide e pietraie a go-go.
Paolo si informa da alcuni cacciatori della zona, dicendo che vorremmo scendere dalla Pianca e "traversare" al passo Pianaccio, secondo loro si può fare, anche se non c'e' da sperare in alcuna indicazione sul posto.

Partiamo da Cimalmotto alle 8:10, un chilometro su strada asfaltata per imboccare il sentiero che scende sul ponte Fiumigna Q1290, perdendo circa 100mt dalla partenza.
Per me e Paolo la cosa è nota, siamo già stati ai laghi e Pizzo della Cavegna, sappiamo che questi ultimi chilometri e la risalita al parcheggio fatti con la stanchezza del ritorno saranno una penitenza.
Al ponte proseguiamo ed iniziamo a risalire il bel sentiero che porta all'Alpe di Sfii. Il sentiero è largo e spesso con gradoni di pietra, grande opera umana.
Usciti dal bosco ho il ricordo del magnifico paesaggio che si apre davanti agli occhi, i grandi prati dell' Alpe e le belle cime alle spalle, stupendo.
Non si raggiunge l'Alpe di Sfii, solo se si prosegue per il Lago Gelato o il lago Pozzoi, mentre noi deviamo a sinistra scendendo a prendere il Ponti sul riale di Sfii.
Dopo il ponte un bivio a sinistra per il Lago di Sfii, dove torneremo, a destra per il passo della Cavegna.
Salita tranquilla al passo, arrivo al lago della Cavegna alle 10:40, una piccola pausa per ritrovare il fiato quindi raggiungiamo il passo che si affaccia sulla Val Vergeletto.
Dal passo con un pò di attenzione si scorge il sentierino che sale la dorsale del Pianca.
Pco più di 1km (1.2Km) e 400mt di pura salita ci separano dalla prima meta.
Il primo tratto è una serie di zig-zag, dove si guadagnano i primi 100mt di dislivello, quasi a picco sul lago.
Raggiunta la dorsale la si segue su deboli tracce, stando sempre sul lato Vergeletto.
Il percorso è quasi sempre ripido, e talvolta molto ripido, in diversi punti di si aiuta con le mani per alzarsi sopra delle rocce, ma mai esposto.




Il lato Valle di Campo è ripidissimo meglio stare a qualche metro se possibile. La salita è dura, il terreno erba-paglia, le rocce e la pendenza ti spaccano il fiato, ma alla fine alle 12:15 sono sul Pianca, ma sulla cima più bassa di 1mt, quella sopra il passo.
Il Pianca ha due cime, distanti 400mt fra di loro, la più bassa 2376mt è quella con un bell'ometto di sassi, che l'amico Paolo ha reso ancora più evidente, l'altra spostata verso E è di 1mt più alta, quindi sarebbe la cima principale, quella indicata sulla CNS.
Dopo 1200mt di dislivello chiedo pausa, così pranziamo qui sulla cima con l'omettone. La giornata ci regala una vista spaziale.
Dopo un'ora circa ripartiamo, sappiamo che c'e' ancora molto da camminare, quindi scendiamo nella sella tra le due cime, dove possiamo ammirare un laghetto glaciale proprio sotto le pareti dirupate del Pianca. Risaliamo la cima principale, ci sarebbe un ometto da ricostruire, ma non abbiamo tempo, c'è da inventardsi la via del ritorno.
Sotto la vetta Q2377 in verticale vediamo un ometto, buon segno !

Scendiamo su prato ripido anzi molto ripido ma dopo l'ometto ogni segno di civiltà cessa di esistere.
Iniziamo un traverso su ripido, tenendosi sotto le pareti rocciose del Pianca, in alcuni tratti il posteriore ci aiuta ad attraversare qualche tratto un pò ostico.
Passiamo una pietraia raggiungendo un costone del Pianca che non avevamo previsto, oltre quel costone ci dovrebbe essere il Passo.
Il costone si dimostra molto più ostico di ogni pensiero, ormai siamo in ballo e si balla.
Scendiamo un canalone ripidissimo, dove avvistiamo un camoscio, lui si che sa come caversela in questi ambienti.
Con cautela e aggrappati ai rododendri scendiamo fino a trovare un passaggio, Paolo fa strada ma varie volte deve tornare indietro e scendere per trovare una via.
Ancora rododendri e ontani, ancora un pò di discesa con il posteriore per arrivare ad una immensa pietraia, una cinquantina di metri sotto il passo Pianaccio.
Alle 15:00 siamo al passo, cinque minuti di sosta per bere e tirar fiato, lasciando calmare l'adrenalina.
Dal passo scendiamo, per un primo tratto il sentiero è visibile poi un alcuni tratti si perde, ma con il gps ritroviamo la direzione.
Arriviamo opra il Lago Sfii, bellissimo dall'alto
Scendiamo fino alle sue sponde, in quest'ultimo tratto troviamo fresche bollature bianco-blu-bianco è la VAVM, l'alta via della Valle Maggia.
Al lago pausa rinfrescante, il caldo oggi si fa sentire parecchio, poi ripartiamo seguendo le bollature che costeggiano il lago ad E, quindi imbocchiamo il sentiero che scende verso l'Alpe di Sfii arrivando al ponte con il bivio dove siamo passati questa mattina.
La discesa è abbastanza rapida ma la fatica si fa sentire, oltre otto ore di cammino alla fine, e con il tratto impegnativo wild pesano ancora di più.
La salita dal ponte all'auto è meno impegnativa del previsto, la gambe vanno per conto loro, con calma ritorniamo al parcheggio.
Ci cambiamo, fermata per bere e per un meritatissimo pediluvio prima di iniziare il viaggio in auto verso casa, ben 2h per noi, con la fretta di essere a casa per tifare la nazionale che gioca la finale degli Europei.
Bravi AZZURRI, ci avete regalato un trofeo all'insegna del gruppo.

NOTA BENE:
L'escursione solo alle due cime con andata e ritorno dal Passo della Cavegna merita un T4 e questo ho indicato.

Dovrei indicare un T5 per il tratto wild, e se lo merita tutto, ma voglio sconsigliare di ripetere questo percorso.


 

 
 
   
 

           Vista da Paolo  -    (brown)         

Questa volta ne abbiamo da raccontare.
Una new entry, un fuoripista, due laghi .... Ma veniamo all'escursione
Giorgio come sempre si fa ingolosire da una primizia partendo da Cimalmotto ( per gli amici Cimalotto) e poi rilancia. Si potrebbe poi fare un giro ad anello ma nessuno l'ha mai fatto ....
Via si prova, saliamo fino all'alpe Sfii e poi fino al lago della Cavegna dove arrivo per primo .
Qui rimango estasiato dal lago, le sue curve dolci la superfice quasi vellutata il movimento delle onde .... La natura e' meravigliosa nella sua semplicita' lascia dei segni dentro di noi e questa volta si e' superata.
Ci si potrebbe fermare, ma il nostro compito oggi e' ben preciso raggiungere la Pianca .
Una salita ringhiosa, senza tregua, a volte si va aiutandosi con le mani e a volte si rimpiange il lago che vediamo allontanarsi .
La prima cima sara' il nostro balcone per il pranzo e qui discutiamo su come affrontare il famoso anello.
Dopo il banchetto raggiungiamo velocemente la seconda cima e poi giu' su una cresta tenendo a vista la quota per non abbassarsi troppo visto che il prossimo step sara' il passo Pianaccio.
Qui le cose' si complicano perche' non esiste piu' nessun segno di passaggio e dobbiamo attraversare una lunga pietraia con erba con pendenze importanti.
Arriviamo sul lato che ci permettera' di raggiungere il passo e siamo circa alla stessa quota.
Vediamo un camoscio che velocemente si dilegua. In questo momento il rimpianto per il lago della Cavegna e' assilante. Ripidi pendii che terminano con salti di rocce ma tornare indietro adesso e' improponibile. Cerchiamo con calma di scendere e portarci in direzione del passo tra rododendri, grosse pietre e per almeno un paio di volte sono dovuto tornare indietro per trovare un passaggio adeguato senza pericoli. Non so se abbiamo percorso la via migliore ma alla fine siamo arrivati al passo affaticati ma contenti.
Da qui la lunga discesa che ci portera' prima al bellissimo lago Sfii dove incontriamo Giulia che Giorgio ha subito riconosciuto quale interprete del bellissimo documentario di Stephan Chiesa "In cammino sul crinale".
Scendiamo cosi' per un tratto insieme fino all'alpe Sfii dove chiudiamo l'anello. Arriviamo all'auto alle 1820 dopo una giornata lunghissima ma ricca di vera montagna come a noi piace . Magari non sempre cosi' wild...

Alla prossima

Paolo 


         

 
 
   
 

           Vista da Gimmy-    (gimmy)         

Oggi giornata lunghissima, un escursione impegnativa, sia per la lunghezza, per il caldo , poi Ciliegina sulla torta scendendo dalla cima della Pianca , già arrivare in cima non è  certo banale, dovevamo scendere senza traccia per arrivare fino al passo Pianaccio.
Non esiste sentiero ,abbiamo fatto un ravano da medaglia d' oro ,che ci ha dato filo da torcere (come detto da Giorgio è  consigliabile non farlo).
Comunque alla fine grande soddisfazione per un escursione non  certo della serie GIROVAGANDO (passeggiate in montagna), chiamarla passeggiata è  un eufenismo 

CIAO ALLA PROSSIMA
 

 
 
   
 

           Vista da Roberto    -    (roberto59)         

Oggi siamo solo in quattro, una bella escursione, piacevole, non banale con un simpatico “ricerca del sentiero che non c’è”, ci siamo trovati a scendere il versante della montagna in “discesa libera”, un bel fuori programma che mi ha ha divertito molto.
Giornata lunga perché questo “fuori programma” ci ha visto impegnati per più di due ore, bellissimi panorami, è mancato il bagnetto nel lago, ma considerando i tempi necessari per il rientro a casa non era proprio possibile effettuarlo.
Avanti così, belle giornate di montagna, viviamole il più possibile.


Leggete, studiate, e lavorate sempre con etica e con passione; ragionate con la vostra testa e imparate a dire di no; siate ribelli per giusta causa, difendete la natura e i più deboli; non siate conformisti e non accodatevi al carro del vincitore; siate forti e siate liberi, altrimenti quando sarete vecchi e deboli rimpiangerete le montagne che non avete salito e le battaglie che non avete combattuto. (Mario Rigoni Stern)
 
 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :  15,7 Km totali, 10:10 totali, 08:10 di cammino
Andata :  5,5 Km   2:30 totali, 2:15 di cammino al passo e lago della Cavegna 
 6,8 Km   4:00 totali, 3:20 di cammino al Pianca Q2376
Ritorno   8,9 Km   5:15 totali, 04:30 di cammino
Dislivello   1200 mt di assoluto , 1450 mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  buona / parziale (nessuna dal ponte Q1290 all'Alpe Sfille)
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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Kommentare (18)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2021 um 13:09
Bravi ! Qs sono montagne e zone wild che meritano ! Ciaooo

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:46
Ciao Igor

Gesendet am 14. Juli 2021 um 13:14
Complimenti ragazzi, un vero grande bel giro, che come dice
Gimmy pian piano state cambiando assetto, bravi davvero.
Barba

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:46
Ciao Barba

beppe hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2021 um 13:15
Bravi ragazzi bel giro
Ciao
Beppe

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:45
Ciao Beppe

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2021 um 16:43
Mi fa molto piacere che ci siate arrivati anche voi!!!
Ogni tanto starsene in"disparte" e fare cose "alternative" fa bene
all'anima.
Salito dalla Val di Vergeletto via A. del Casone.
Di quella cima non ricordo un "accidente", ho dovuto guardare sul PC per sapere quando vi ero salito!!
Avevo fatto le due cime tornando però da dove ero arrivato, quindi siete stati più bravi voi!!

Complimenti!!!

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:46
Ciao Gabrio

Menek hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2021 um 18:15
Bel giro ragazzi, e gran visuale! Bravi
Buoni futuri ravanage
Menek

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:45
Ciao Domenico

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2021 um 22:16
Scusate, ma basta ripetere sempre i soliti giri banali su sentieri comodi che sembrano autostrade ...
Sempre grandi, bravi ragazzacci.
Ciao, Ivan

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:44
Ciao Ivan

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 15. Juli 2021 um 08:53
Come direbbe il buon Briatore ... un po’ di ANDREALINA non guasta mai, complimenti per la scelta della zona e per il giro decisamente insolito ma proprio per quello più che meritevole !

Ciao Giorgio

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:45
Ciao Giorgio

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 15. Juli 2021 um 09:47
...Ma-ke-bravi,sempre più impavidi.
Dovevamo salire anche noi due settimane fà,ma avevamo perso troppo tempo in vetta.
Vabèh, le foto le vediamo grazie a l vosrto report.
Ciao bagay.

Gesendet am 15. Juli 2021 um 17:45
Bella lì

imerio hat gesagt:
Gesendet am 16. Juli 2021 um 18:47
Hoilà, vedo che l'asticella si sta alzando, presto vi vedremo con corda e piccozza ??? Ciao. Imerio.

Gesendet am 23. Juli 2021 um 09:57
Ciao Imerio...chi può dirlo? Buona montagna


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