Pizzo Cramalina (2322 m)
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Bella escursione in Valle di Vergeletto, mirata alla conquista del Pizzo Cramalina.
Nella voce popolare il toponimo designa una lunga fascia della cresta che separa la Valle Maggia dalla Valle Onsernone. Quanto al significato, secondo i linguisti il nome cremelina, nel linguaggio degli spazzacamini significa “solaio della casa”, “parte alta del camino”.
Fonte: Ottavio Lurati - Isidoro Pinana
Le parole di una valle. Dialetto, gergo e toponimia della Valle Verzasca, pagina 127.
Fondazione Arturo e Margherita Lang, Lugano, 1983.
Inizio dell’escursione: ore 8.15
Fine dell’escursione: ore 15.35
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1012 hPa
Temperatura alla partenza: 12°C
Isoterma di 0°C alle 9.00: 4000 m
Temperatura al rientro: 24,5°C
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 5.40
Tramonto del sole: 21.19
Sveglia alle 5:00, partenza da casa alle 6:05, arrivo a Gresso alle 8:00, dopo 86,9 km d’auto, con una sosta caffè di 10 min.
È un lunedì più nuvoloso di quanto prevedessero le agenzie meteo della regione; solo a partire dalle 14:30, il cielo si rasserenerà completamente.
Per la seconda volta in un anno inizio un’escursione da questa frazione di Onsernone, ubicata a 999 m di quota, sulla sponda sinistra della Val Vergeletto.
Trovo un parcheggio libero sulla piazzetta del villaggio, di fianco all’Oratorio di Sant’Orsola.
Alle 8:15 mi incammino sulle ripide scalinate di pietra seguendo il segnavia per l’Alpe Bassa. È una salita tosta, che non dà tregua, ma che supero bene grazie alla temperatura ancora fresca. I bastoncini sono di grande aiuto, lo saranno ancora di più in discesa. Il sentiero si sviluppa su di un costone, in direzione NE, fino al monte Pian della Crosa (1370 m), che raggiungo in 40 min. Era il primo luogo di sosta durante la transumanza. Il toponimo crosa significa “burrone”, “avvallamento incassato”: corrisponde perfettamente a ciò che il torrente Ri di Quiello ha creato presso il maggengo.
Sul sentiero trovo il primo porcino della stagione: è bello e sano; lo fotografo, ma lo lascio dov’è, non sopporterebbe una gita di oltre sette ore nello zaino.
Superato il fiume della Valle della Campea in breve pervengo alla bellissima radura dell’Alpe della Bassa (1744 m).
Lungo il percorso ci sono quattro o cinque fontane che permettono di dissetarsi con acqua freschissima: a partire da quest’alpeggio non ne troverò altre.
Nella parte alta dell’alpe, a quota 1765 m, pervengo al bivio sul quale è stato issato un segnavia. A destra si prosegue in direzione della Capanna Alp da Canaa (1847 m), a sinistra verso l’Alpe di Biètri e la Capanna Alzasca. Imbocco il sentierino alla sinistra, che poco dopo entra nel bosco e permette di salire comodamente fino alla quota 1833 m. Il sentiero svolta ora a nord; dopo ulteriori 90 m si arriva ad un segnavia con lo sfondo giallo e l’omino nero, che invita a scendere a sinistra. Non lo seguo. Grazie alla conoscenza del luogo, maturata nel novembre scorso, decido di prendere uno scomodo sentierino che alla destra si sviluppa sul ripido fianco occidentale del Pizzo della Bassa (2023 m), non segnalato, tuttavia utilizzato da qualche temerario escursionista che desidera accorciare il percorso. In effetti, in circa 20 min arrivo all’Alpe del Lago (1904 m).
Non so da quanto tempo questo alpeggio non viene più caricato. Suppongo che siano passati diversi anni dall’ultima monticazione; infatti non si vedono più escrementi di animali, né tracce di lavori umani presso le baite. Il laghetto che gli ha dato il nome è ubicato 130 m più a nord e attualmente è poco più che in secca. In prossimità del lago inizia la cresta sud-sud-ovest che conduce al Pizzo Cramalina. Per raggiungere il filo di cresta compio un breve semicerchio antiorario, che attraverso cespugli di rododendri in fiore mi fa guadagnare quota senza faticare molto. Dai 2000 m impiego circa tre quarti d’ora per arrivare alla meta, lungo un sentiero segnalato in bianco/azzurro. Nell’omone di pietre non trovo il libro di vetta, poco importa. Pubblico la foto ricordo sullo stato di WhatsApp e scatto qualche foto panoramica. Come recita la canzone, sono avvolto da un silenzio assordante, che nemmeno il volteggiare dei rondoni alpini riesce a scalfire.
Pizzo Cramalina (2322 m)
Attira la mia attenzione la cresta WNW che collega il Pizzo Cramalina alla Cima Cramalina (2168 m) (T4+). Due escursionisti la stanno affrontando in direzione ovest: procedono con passo sicuro; vista da qui non sembrerebbe particolarmente difficile. È una tappa della Via Alta Vallemaggia, quella che collega la Capanna Alzasca alla Capanna Alpe Canaa; alterna tratti larghi e comodi ad altri più affilati ed esposti, su placche inclinate.
Quest’ultimo rifugio è distintamente visibile a SE, nella Valle di Lodano. È adagiato nell’ampia conca dell’alpe, a 1847 m di quota, nei pressi di un laghetto ed è sovrastato dal Güi (2246 m), G’üia in dialetto, termine che forse si rifà alla pietra ollare piuttosto che ad una guglia.
Dopo 50 minuti di sosta in vetta, riprendo il cammino in discesa, seguendo il medesimo itinerario di salita.
Piacevole gita sulle creste che separano la Valle Vergeletto dalla Valle Maggia, passando da alpeggi in buona parte abbandonati, ma non ancora invasi dalle piante pioniere. La parte alta del percorso corrisponde ad un tratto della Via Alta Vallemaggia.
Tempo totale: 7 h 20 min
Tempo di salita: 3 h 23 min (soste comprese)
Tempi parziali:
Gresso (994 m) – Alpe Bassa (1744 m): 1 h 30 min
Alpe Bassa (1744 m) – Alpe del Lago (1904 m): 45 min
Alpe del Lago (1904 m) – Pizzo Cramalina (2322 m): 1 h 8 min
Dislivello in salita: 1348 m
Quota massima: 2322 m
Quota minima: 994 m
Sviluppo complessivo: 10,89 km
Difficoltà: T3
Coordinate Pizzo Cramalina: 691'390/123'343
Libro di vetta: non trovato
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.
Percorso: Gresso (994 m) – Pian della Crosa (1370 m) – Alpe Bassa (1744 m) – Alpe del Lago (1904 m) – Pizzo Cramalina (2322 m)
Accesso alla località di partenza:
Autostrada A2 - uscita Bellinzona Sud – Locarno – Cavigliano – Valle Onsernone – Valle di Vergeletto – Gresso.
Possibilità di alloggio: Capanna Alp da Canaa (16 posti).
Carte geografiche:
C.N.S. No. 1292 – Maggia - 1:25000;
C.N.S. No. 1312 – Locarno - 1:25000.
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