Forte di Orino e Sentiero Scarett da Gavirate

Dal Parcheggio di Parco Morselli 297 a Gavirate. Salito lungo la bella scalinata fino al Parco e  all'area attrezzata per Pic Nic. Continuando si entra nel bosco di castagni e il sentiero sale ( attenzione alle bici in discesa ) fino ad arrivare al Laghetto della Motta d'Oro. Dallo stagno emerge un cippo di confine. Piegando a sinistra al bivio, in breve arrivo a un tornante della bella  stradina acciottolata col segnavia 313, salgo con questa fino a incontrare la sterrata 310, a sinistra su questa giusto pochi metri, per poi piegare a destra sul sentiero per Monte Morto, al primo bivio a sinistra per la mulattiera che passa a sud della cima, ma arrivato al punto che pesavo ottimale, salito su senza traccia a destra  passando da un rudere di baita per arrivare alla larga groppa del Monte Morto 721 m nuovo piccolo ometto in cima. Sceso alla sella, salgo sul versante opposto verso NW dove c'è un bel masso erratico, più su arrivo in un pianoro con strano riparo per cacciatori e con un blocco di sale inchiodato a un palo, per attirare i cervi : ma è legale ? Bracconieri o cacciatori ? Infatti poco prima scappava via una femmina di cervo. Salito il pendio successivo arrivo alla cimetta del Pra Camaree 774 m  anche questa come il Monte Morto interamente morenico. Sceso alla selletta successiva, confluisco nel sentiero 317 proveniente da Caldana, Ma dopo pochissimo in salita trovo il bivio col 302 Orino-Forte, dove c'è il bel sasso pitturato multicolore. Sceso a sinistra fino al Pian delle Noci, proseguendo per Orino Gesiola in falsopiano fino a trovare un bivio che indica a destra il sentiero Scarett. Preso a destra su questo, inizialmente molto bello, sale fino all'inizio delle rocce, sempre segnalato, cercoi di tenere la massima pendenza anche quando i segni sono a destra e successivamente anche quando aggirano i risalti più ripidi. Scalato le roccette con passaggi di 2° gradi o poco più fino ad arrivare al facile costone della Colma dove si riprende il 302 proveniente da Orino e con questo su al Forte di Orino  scorciando per il bivacco. In discesa ora con tutti i tornanti della Militare per andare a prendere il sentiero per Gavirate, dove la tempesta del 3 ottobre 2020 ha colpito duramente il bosco, davvero irriconoscibile, ma ciononostante tento di ritrovare invano il Bus dul Diavul che era nel bosco a destra con cui avevo un contenzioso per via di un piccolo incidente capitatomi lì lo scorso anno. Ma non riesco a ritrovare il Diavul, il bosco è talmente sconvolto che mi tocca stare fuori traccia ( per non voler risalire a prenderla più su ) fino a quota 930 dove riprendo il sentiero e scendo veloce, abbandono il 313 nei pressi di Caddè per attraversare la sterrata 310 dove c'è il palo bianco-rosso vicini all'acquedotto, da qui ripidi verso sud in una pista da downhill ( attenzione ), che passa dalla radura delle arnie e subito dopo arriva al Laghetto della Motta d'Oro dell'andata. E come prima giù al Parco Morselli e al sottostante parcheggio.


Il sentiero Scarett è già stato recensito come del Fò Gross da Froloccone.