Sacro Monte con visita alla Cà di Ratt e Büs di Lader

Pomeriggio rilassante per scacciare la strega dalla mia schiena.
Parcheggiato allo sterrato a sud di Rasa poco prima del cimitero. Attraversato la provinciale e preso Via delle Sorgenti in questo lato stradina sterrata ci sono subito i cartelli col segnavia 306. Dopo pochi minuti si arriva alla prima casa, proprio dove passa il torrente Sesnivi. Qui si sale a sinistra su sentiero, che più su passando vicino a un casello di caccia, diventa molto ripido e incassato. Il cacciatore di fianco ha inglobato le serpentine originarie nella sua proprietà e il sentiero ne ha risentito. Più su c'è un mucchietto di sassi : è quello che indica 200 metri di dislivello a Sacro Monte. Poi su terreno più aperto arrivato al quadrivio di sentieri a quota 700 circa, che il Parco indicava come Cà di Ratt ( nel cartello preincendio ).Ma chi sa che cosa indica davvero questo toponimo ? Il sentiero di sinistra va alla 5° cappella, mentre a destra si va sotto le pareti.  Più su qualche minuto devio a destra e vado a visitare la grotticina che ha proprio questo nome. Infatti sembra una forma di formaggio Groviera con fori rotondi e perciò ai vecchi abitanti del luogo ricordava un posto da topi. Ecco spiegato l'arcano. Anni fà viveva li una famiglia di volpi, era bello vedere i 2 cuccioli giocare fuori dal buco. Risalito ancora il sentiero si arriva in una zona invasa da aglio orsino e qualche decina di metri a destra si vede il rudere di un acquedotto. Anni fà era qui il cartello di Cà di Ratt . Un altro posto dove avevano piazzato i roditori. Proseguendo si traversa e infine si sbuca alla base del pratone chiamato Pradonico. Il segnavia porta a entrare nella pineta a destra sotto il ristorante e salire appena oltre sul sentiero che a sinistra in breve va al Ristorante del Ceppo e a Piazzale Pogliaghi : parcheggio e capolinea bus 830 m. Qui mi butto nel prato sottostante, passando tra il cancello è il pilastro e al secondo tornante del sentiero scende a destra un sentiero per la 5° cappella ( ora c'è il cartello ) che scendendo passa appena sotto una bella cascina abbandonata, usata in passato dall'Albergo Camponovo per sistemare i dipendenti. Il sentiero scende dolcemente verso sud, passando sotto tutto il Sacro Monte fino a congiungersi a 670 m circa all'altro sentiero ( quello che arriva dalla falsa Cà di Ratt ). Qui volevo ritrovare il Büs di Lader e un pò comicamente vado a destra poi a sinistra poi torno a destra e la trovo appena sotto il sentiero. Gli faccio una foto ma ho qualche dubbio, doveva avere un pozzo a campana di 8 metri all'ingresso e 16  di sviluppo e questo invece è proprio tappato, possibile che si sia riempito ? Il fatto che queste grotte storiche sono molto difficile da individuare con le indicazioni di 100 anni fà, il territorio è cambiato molto nel frattempo. Dal bivio prima citato vado verso Costabella in piano ( nord ), giusto pochi metri, e sulla destra parte un costone boscoso, che avevo già percorso anni fà, scendo per un pò nel bosco finchè a sinistra un vecchio sentiero entra nella vallecola e si perde, quindi scendo lungo la valletta e ricompare un sentierino che man mano che si scende diventa più bello ( paletti di metanodotto ), rimanendo a sinistra del ruscello ora asciutto, con molte briglie parafango. Arrivato a costeggiare un bellissimo prato recintato ( Prà Grand ), intreccio una conversazione col proprietario che mi istruisce su alcuni toponimi locali. In breve scendendo arrivo su Via dei Cardi, viuzza con belle casette che scende in breve sulla provinciale. Qui il tratto più rischioso del giro, gli darei un T7, sono i 300 metri sulla strada fino al parcheggio, con le macchine che da dietro la curva ti fanno anche il contropelo.