Pilatus (2128 m) da Obernau (550 m ) - anello
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Il Pilatus è una montagna, o una mini-catena, che é riuscita ad offrirci del bello nonostante il turismo aggressivo che l'ha deturpata con le infrastrutture.
La parte interessante di questo tour è la discesa nel versante NW, selvaggio e affascinante.
In breve
Abbiamo voluto raggiungere la vetta del Pilatus direttamente da Obernau, dalla casa di
Davikokar, cosicchè almeno una volta nella vita lui potesse aver fatto la propria montagna di casa interamente a piedi.
Siamo saliti dal versante N, via normale, abbiamo percorso la breve parte sommitale in direzione SW e siamo scesi da W/NW, sfruttando una traccia non sempre presente.
eidangram e Maeve ci hanno raggiunto in teleferica a Fräkmüntegg e sono scesi dalla vetta sempre in teleferica dopo aver tentato la discesa con noi.
Il Pilatus visto dal versante N al mattino

La salita
Sono arrivato da Lugano in poco più di 2 ore e siamo partiti subito alle 07:40 da casa sua.
Davide ha con sé una traccia per Fräkmüntegg che sui cartelli non è segnato. Ad ogni modo risaliamo una collina ricca di pascoli e fattorie, su stradine e sentieri sotto uno strato di nebbia con limite superiore a 800m. Difatti, a questa quota, emergiamo sopra il mare di nebbia ed è uno spettacolo.
Attraversiamo boschi e ulteriori alpeggi e da lontano iniziamo a scorgere il profilo della possente montagna.
Alle 10:00 raggiungiamo Fräakmüntegg e ci prendiamo una prima pausa. Gli altri arrivano poco dopo.
Il tempo è buono, l'inversione termica è netta, con meno di 6 gradi sotto la nebbia e più di 10 in montagna.
La traccia ci conduce verso il versante settentrionale del Pilatus: dopo una breve perdita di quota nel prato sottostante, il sentiero si inerpica molto ripido. Ci sono alcune catene per attaccarsi. La salita è affollata, occorre prestare attenzione a non distaccare rocce.
Usciti dagli ultimi boschi siamo in una ganna direttamente ai piedi della massiccia parete N, ma il sentiero è ben curato e facilmente percorribile.
Alle 11.35 siamo ad una sella, denominata Punto 1866, con una chiesetta. Luogo incantevole. Ne approfittiamo per salire sul promontorio antistante che è marcato come cima (Klimsenhorn 1907m) e fare un'ulteriore pausa.
Klimsenkapelle 1866m

Ora ci mancano circa 300m. Il sentiero monta a zig-zag dalla spalla NW del Pilatus. Sempre facile e mai esposto. In poco meno di un'ora ci troviamo su una stradina pedonale che aggira il Pilatus a NW e lo attraversa tramite alcune gallerie per portarci all'interno delle infrastrutture. Siamo obbligati ad entrare in una specie di autogrill e ad indossare la mascherina.
No... non è nel mio stile! Sfiorare il cielo in montagna e ritrovarmi in un grande centro affollato, come al Fox Town. All'esterno è così pieno di gente che mi tocca recarmi ai wc interni e fare la fila.
Vabbè, a parte questa parentesi di cemento, ci riportiamo all'esterno e risaliamo la scalinata per raggiungere infine la vetta principale.
Sono le 13.00. Siamo al culmine. Su un bel terrazzo dotato di una webcam, attraverso la quale
debbee, ancora ferma dopo la ferita procuratasi sulla Grigna, riesce a vederci e immortalarci.
La vista è top. Il mare di nebbia la rende particolare.
Qui ci prendiamo il tempo di pranzare al sole e riposare un po' dopo una salita direi piuttosto lunga.
Lungo il sentiero che collega le varie cime del gruppo del Pilatus

La discesa
Essendo Davide della zona e io piuttosto stanco ho volentieri delegato a lui lo studio del percorso. E per il ritorno ha pensato di effettuare un anello che ci riconducesse a Fräkmüntegg da W/SW.
Queste sono le cose che mi piacciono.
La traccia è segnata in nero su geo-admin, a tratti mancano dei pezzi. Non è tuttavia inclusa nei percorsi escursionistici, e quindi anche a livello di difficoltà non è per noi possibile avere un'idea precisa. Maeve non si sente di camminare su T4 o maggiori.
Tentiamo lo stesso pensando di trovare un facile T3.
Un facile percorso dotato di parapetto laterale ci conduce lungo la cresta principale, tocchiamo la cima secondaria e ci spostiamo a sud.
Con la luce gialla delle 14.45 discendiamo il primo tratto della cresta S del Tomlishhorn (terza cima che saltiamo per motivi di tempistica). Ci spostiamo fino alla cresta W dello stesso.
Quindi individuiamo (per caso voltandoci) la traccia che si stacca verso N lungo una cengia della parete NW sempre del Tomlishhorn.
Finalmente i miei terreni! Traccia lungo la parete NW del Tomlishhorn

Non è marcata, ha tratti esposti (non eccessivamente), e un paio di passaggi attrezzati. Dopo la cengia si può percorrere una ripida crestina esposta ma dotata di cavi, oppure restare più al sicuro all'interno di un caminetto con la neve. Io opto per la crestina e gli altri per il caminetto. Ma poi riaccompagno Maeve (che teme questi terreni) ed Eidan, stanco, nei pressi del Tomlishhorn.
Loro scendono in teleferica, per non rischiare di perdere l'ultima corsa da Fräkmüntegg.
A questo punto siamo io e mio fratello. Felici di tornare a casa a piedi dal Pilatus lungo la via più selvaggia.
In breve superiamo i punti che io valuto T5. Ci spostiamo su una vasta ganna. E scendiamo fino al Chastelenndossen, una piccola altura ai piedi della parte primitiva del Pilatus.
È un momento bello. Ci gustiamo il paesaggio facendo l'ultima pausa.
Tramite un traverso nella ganna e poi su erba raggiungiamo la sella del mattino, nei pressi del Klimsenhorn.
Da qui abbiamo un bel T4 segnato in blu che ci porta verso NW e ci fa perdere molta quota.
Chastelendossen 1882m

Ora chiudiamo l'anello e siamo a Fräkmüntegg. Il sole sta tramontando.
Ci soprende il buio ma siamo ormai fuori dalle difficoltà.
Con l'aiuto della traccia e dei frontali in poche ore siamo ad Obernau.
Note
Se cerchi la cima selvaggia non andare al Pilatus. Se però sopporti abbastanza bene la gente allora puoi farcela. Questa montagna ha ancora molto da offrire e nulla può intaccarne il fascino e la forza.
La parte interessante di questo tour è la discesa nel versante NW, selvaggio e affascinante.
In breve
Abbiamo voluto raggiungere la vetta del Pilatus direttamente da Obernau, dalla casa di

Siamo saliti dal versante N, via normale, abbiamo percorso la breve parte sommitale in direzione SW e siamo scesi da W/NW, sfruttando una traccia non sempre presente.

Il Pilatus visto dal versante N al mattino

La salita
Sono arrivato da Lugano in poco più di 2 ore e siamo partiti subito alle 07:40 da casa sua.
Davide ha con sé una traccia per Fräkmüntegg che sui cartelli non è segnato. Ad ogni modo risaliamo una collina ricca di pascoli e fattorie, su stradine e sentieri sotto uno strato di nebbia con limite superiore a 800m. Difatti, a questa quota, emergiamo sopra il mare di nebbia ed è uno spettacolo.
Attraversiamo boschi e ulteriori alpeggi e da lontano iniziamo a scorgere il profilo della possente montagna.
Alle 10:00 raggiungiamo Fräakmüntegg e ci prendiamo una prima pausa. Gli altri arrivano poco dopo.
Il tempo è buono, l'inversione termica è netta, con meno di 6 gradi sotto la nebbia e più di 10 in montagna.
La traccia ci conduce verso il versante settentrionale del Pilatus: dopo una breve perdita di quota nel prato sottostante, il sentiero si inerpica molto ripido. Ci sono alcune catene per attaccarsi. La salita è affollata, occorre prestare attenzione a non distaccare rocce.
Usciti dagli ultimi boschi siamo in una ganna direttamente ai piedi della massiccia parete N, ma il sentiero è ben curato e facilmente percorribile.
Alle 11.35 siamo ad una sella, denominata Punto 1866, con una chiesetta. Luogo incantevole. Ne approfittiamo per salire sul promontorio antistante che è marcato come cima (Klimsenhorn 1907m) e fare un'ulteriore pausa.
Klimsenkapelle 1866m

Ora ci mancano circa 300m. Il sentiero monta a zig-zag dalla spalla NW del Pilatus. Sempre facile e mai esposto. In poco meno di un'ora ci troviamo su una stradina pedonale che aggira il Pilatus a NW e lo attraversa tramite alcune gallerie per portarci all'interno delle infrastrutture. Siamo obbligati ad entrare in una specie di autogrill e ad indossare la mascherina.
No... non è nel mio stile! Sfiorare il cielo in montagna e ritrovarmi in un grande centro affollato, come al Fox Town. All'esterno è così pieno di gente che mi tocca recarmi ai wc interni e fare la fila.
Vabbè, a parte questa parentesi di cemento, ci riportiamo all'esterno e risaliamo la scalinata per raggiungere infine la vetta principale.
Sono le 13.00. Siamo al culmine. Su un bel terrazzo dotato di una webcam, attraverso la quale

La vista è top. Il mare di nebbia la rende particolare.
Qui ci prendiamo il tempo di pranzare al sole e riposare un po' dopo una salita direi piuttosto lunga.
Lungo il sentiero che collega le varie cime del gruppo del Pilatus

La discesa
Essendo Davide della zona e io piuttosto stanco ho volentieri delegato a lui lo studio del percorso. E per il ritorno ha pensato di effettuare un anello che ci riconducesse a Fräkmüntegg da W/SW.
Queste sono le cose che mi piacciono.
La traccia è segnata in nero su geo-admin, a tratti mancano dei pezzi. Non è tuttavia inclusa nei percorsi escursionistici, e quindi anche a livello di difficoltà non è per noi possibile avere un'idea precisa. Maeve non si sente di camminare su T4 o maggiori.
Tentiamo lo stesso pensando di trovare un facile T3.
Un facile percorso dotato di parapetto laterale ci conduce lungo la cresta principale, tocchiamo la cima secondaria e ci spostiamo a sud.
Con la luce gialla delle 14.45 discendiamo il primo tratto della cresta S del Tomlishhorn (terza cima che saltiamo per motivi di tempistica). Ci spostiamo fino alla cresta W dello stesso.
Quindi individuiamo (per caso voltandoci) la traccia che si stacca verso N lungo una cengia della parete NW sempre del Tomlishhorn.
Finalmente i miei terreni! Traccia lungo la parete NW del Tomlishhorn

Non è marcata, ha tratti esposti (non eccessivamente), e un paio di passaggi attrezzati. Dopo la cengia si può percorrere una ripida crestina esposta ma dotata di cavi, oppure restare più al sicuro all'interno di un caminetto con la neve. Io opto per la crestina e gli altri per il caminetto. Ma poi riaccompagno Maeve (che teme questi terreni) ed Eidan, stanco, nei pressi del Tomlishhorn.
Loro scendono in teleferica, per non rischiare di perdere l'ultima corsa da Fräkmüntegg.
A questo punto siamo io e mio fratello. Felici di tornare a casa a piedi dal Pilatus lungo la via più selvaggia.
In breve superiamo i punti che io valuto T5. Ci spostiamo su una vasta ganna. E scendiamo fino al Chastelenndossen, una piccola altura ai piedi della parte primitiva del Pilatus.
È un momento bello. Ci gustiamo il paesaggio facendo l'ultima pausa.
Tramite un traverso nella ganna e poi su erba raggiungiamo la sella del mattino, nei pressi del Klimsenhorn.
Da qui abbiamo un bel T4 segnato in blu che ci porta verso NW e ci fa perdere molta quota.
Chastelendossen 1882m

Ora chiudiamo l'anello e siamo a Fräkmüntegg. Il sole sta tramontando.
Ci soprende il buio ma siamo ormai fuori dalle difficoltà.
Con l'aiuto della traccia e dei frontali in poche ore siamo ad Obernau.
Note
Se cerchi la cima selvaggia non andare al Pilatus. Se però sopporti abbastanza bene la gente allora puoi farcela. Questa montagna ha ancora molto da offrire e nulla può intaccarne il fascino e la forza.
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