Sènter de le Greste. Cima Mughera.

Menek:

La Cima Mughera con il suo Sènter de le Greste è una meta molto conosciuta e abbastanza frequentata, grazie alla conformazione delle montagne che sovrastano Limone e alla invidiabile visuale che si gode verso il nostro Benaco. Nonostante queste gustose premesse oggi dovevo essere da tutt'altra parte, ma un invito sotto forma di minaccia da parte di Alex Amadeus mi ha fatto cambiare idea. Ci sono, vecio.
Limone, oggi siamo un bel gruppo di amici che si sono ritrovati per questa escursione, amici che ora in maniera compatta lasciano il parcheggio a pagamento (prezzi da Beverly Hills) per imbucare il sentiero che sale subito ripidamente e con stretti tornanti, ma un po sconnesso almeno nel primo tratto. Il sentiero non molla mai in quanto a ripidità, ma siccome non siamo qua per correre la skyrace il nostro passo ci permette di non far soffrire troppo i polmoni.
Pian piano che si sale di quota si passa da alcuni speroni panoramici facilmente raggiungibili, dopodiché si incontrano i primi tratti attrezzati ed un unico breve passaggio ove sono presenti dei pioli. Ad un certo punto il sentiero si biforca, ed in entrambi i casi si sale alla Cima Mughera, ma noi ancora una volta optiamo per la comoda cresta (segnalata per esperti) che ci fa attraversare un tratto molto panoramico, a volte brevemente esposto ed infine un canalino franoso ma attrezzato, poi con gli ultimi passaggi su facili roccette raggiungiamo un punto panoramico dove è presente un tavolo da pic-nic e la palina con la scritta Cima Mughera. Ma non fatevi ingannare, lasciate pure qua gli zaini e proseguite ancora per un minuto sino a salire sulla colmetta rocciosa dove è presente una lignea piccola croce di vetta.  Vista super verso il lago. 2h45.
Ricompattato il gruppo facciamo le classiche foto ricordo e battiamo il "cinque alto", poi ritorniamo di nuovo verso gli zaini oggi moderatamente riempiti di cibo. Se il cibo scarseggia, in compenso l'allegria ci sazia in maniera oltre misura, tanto che il resto degli escursionisti ci guardano un poco straniti visto il nostro comportamento da etilici Schützen. E sia detto con rispetto.
Terminata la nostra Woodstock montana ora ritorniamo all'auto, scendendo questa volta per la "via normale", la palina indicativa non lascia margini di errore, e anche la bollatura è fitta e ritinteggiata a nuovo. La discesa è molto bella oltre che comoda, e attraversa un bel bosco, poi pian piano che si perde quota incontriamo le prime "calchere" e circoscritte zone ove è possibile ristorarsi. Una volta raggiunta la carrabile tutto si fa turistico, come turistica è la loc. La Milanesa, dove il bellissimo bar è incastonato nelle mura di una struttura alberghiera. Segnalo solo che poco prima di giungere a La Milanesa c'è una sontuosa, quanto incredibile zona "sportiva" ove sono presenti attrezzi di libero uso che troveresti in una palestra ben fornita. 8-()
Da La Milanesa al parcheggio si prosegue su una strada asfaltata, ove ai lati le costruzioni lasciano letteralmente a bocca aperta, in meno di 10 minuti di cammino si è di nuovo al punto di partenza.
P.s.
Grazie Vecio e grazie Ire per l'invito e la simpatica compagnia, e alla prossima, magari scarponando ancora su comodi sentieri non innevati.  :)))

A' la prochaine!    Menek (Ezechiele Bluff)

Amadeus :
Mi accodo a quanto scritto dal prode Menek, l'escursione è stata molto appagante e la compagnia veramente assortita al giusto.
Che dire, questi 1000 metri di dislivello hanno pesato ma il piacere di salire con allegria con le persone a cui si vuole bene.......
Senz'altro calcherò con te comodi sentieri nel prossimo futuro, ma qualche piccola pestatina di neve, fammela fare! :))))