e...come Ulisse approdammo a Cima Mughera 1161 m
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Alle 5.30 partiamo dalla Val di Non. Escludiamo subito il Brenta, coperto già dalle nubi e passiamo al piano B. Ancora Valsugana dove le previsioni sembravano migliori.
Promettenti un fico secco…a Pergine pioviggina, più su però sembra meglio. Noi lì dovremmo andare, per cui fiduciosi andiamo avanti. Giunti a Borgo il tempo non sembra malaccio. Cominciamo quindi a salire a Passo Manghen. Ma, man mano che saliamo il cielo si fa sempre più minaccioso, comincia a piovere e bene anche, per cui dietrofront! Un po’ rassegnati ma con la voglia, a questo punto, di fare almeno un giretto, ritorniamo verso Trento. Lì sopra c’è la Marzola, al limite ci fermiamo al rifugio, fin lì è tutto bosco!
Giunti a Villazzano peggio che andar di notte, tuoni e fulmini sulla Vigolana. Sarà già passato di qui o sta arrivando. Ci infiliamo in un bar in attesa. Il gestore ci guarda sconsolato. Il temporale continua a girare. Non possiamo aspettare all’infinito, per cui, rassegnati, ci rimettiamo in macchina, direzione casa questa volta!
Giunti a Rovereto, troviamo un pallido sole. Propongo a Marco un giro a Riva del Garda, sicura di venire mandata a quel paese invece, esce. Ormai il traffico è intenso e a Riva, già non si posteggia in inverno figuriamoci ora!
Andiamo a Limone? Lì sappiamo dove trovare un posteggio libero, se ci sarà ancora posto ormai!
Arrivati finalmente al Bar la Milanesa occupiamo l’ultimo posto libero, beh un po’ di fortuna la meritiamo no?
A fine Giugno, un’escursione sul Lago di Garda con partenza alle 10,00 è un po’ da folli. Il sole picchia di brutto, la temperatura meglio non conoscerla e la ripida e bianca mulattiera ci mette subito a dura prova, soprattutto Marco che con 20° già soffre!
Notiamo un cartello, mai visto in tutte le nostre precedenti escursioni, che indica Cima Mughera via delle creste. Non abbiamo idea di cosa sia ma pur di abbandonare la mulattiera e con la speranza di entrare nel bosco, svoltiamo sul quel sentiero!
Mai decisione fu più funesta…bosco? Pochissimo. Sentiero parecchio ripido con pochi tratti per tirare il fiato e tutto, o per lo meno per il 90% al sole! Una brasata da incubo! Tanto che a un certo punto ci dobbiamo sedere per non rischiare un colpo di calore, stiamo lasciando la bava come le lumache!
Il sentiero è bellissimo se fatto in un altro periodo, il panorama sul lago è spettacolare. Ma, a fine Giugno, a mattina inoltrata e a quote ridicole altro che colpo di sole!
Arriviamo comunque a cima Mughera. Speravamo nell’apertura del baracchino delle bibite ma troviamo un cartello con scritto “Area sotto sequestro”.
Di proseguire non se ne parla, oltre al caldo non abbiamo sufficienti liquidi per poter andare avanti. Mangiamo il minimo indispensabile, beviamo parecchio e scendiamo finalmente nel bosco. Giunti alla fontana praticamente ci infiliamo dentro anticipando il puccio dei piedi al posteggio!
Mi sento in dovere di ringraziare Marco. La sofferenza che ha patito per il caldo è stata una dura prova, ma pur di farmi contenta e non portarmi direttamente a casa…..grazie ancora!
Per il caldo potrebbe essere stata anche un T4!!!!!
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