Cima Mughera 1161 m e...
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Cambiamo lago però, questa volta è Garda…Limone sul Garda.
Posteggiamo nei pressi della statale, bassa stagione e quindi posteggi liberi e prendiamo la Bassa Via del Garda dietro l’Hotel Europa. La abbandoniamo immediatamente svoltando a dx andando a prendere il ripido sentiero per Cima Mughera. Ricordavamo solo che era ripido. Solitamente non apprezziamo le salite ginocchia in bocca, questo invece è veramente molto bello. Incredibilmente panoramico, passa tra roccioni e pareti che costituiscono questo versante. Qualche tratto attrezzato e qualche altro dove tirare il fiato…affascinante e, fortunatamente non fa caldo!
Un tavolino poco sotto la cima è la scusa per la pausa, il primo millino circa è stato salito…Dalla cima scendiamo sulla militare per P.so Guil che raggiungiamo poco dopo. La salita al Monte Carone non è indicata. La cosa migliore e scendere, poco, fino a individuare uno slargo che si apre nel bosco. Meglio stare al margine del bosco a dx, tracce di strada. Poco sopra si rintraccia il sentiero bollato. In breve si giunge a un bivio non segnalato, muretto a secco. Se si prosegue diritti come viene naturale si sale in cima con percorso leggermente più lungo ma più panoramico. Noi svoltiamo scegliendo la salita leggermente più diretta. Giunti in cima notiamo la traccia di salita alla Punta Mois, mai salita, niente di che però sarebbe una cosa nuova per cui cambiamo programma. Scendiamo con il sentiero panoramico e nuovamente al bivio ritorniamo sui nostri passi per salire la nuova cimetta. Dall’ometto di vetta scendiamo sul versante opposto. Inizialmente la traccia è stata cancellata da un recente incendio poi diventa più visibile ma basta stare sul ciglio della cresta, attenzione perché a destra la parete scende a picco. Entriamo nel bosco e giunti a una sorta di colletto forse si potrebbe andare a sx e scendere subito a P.so Guil. Noi però continuiamo in ripida salita su traccia e passiamo sotto un caratteristico arco di roccia, bella sorpresa. La traccia continua a salire ai margini della dorsale. Giunti poco sopra P.so Guil la perdiamo ma, passando alla belle e meglio tra arbusti e alberi lo raggiungiamo velocemente. Il programma iniziale è saltato per cui ora improvvisiamo…continuiamo in salita fino al Monte Guil, scendiamo dal lato opposto e rintracciamo un vecchio sentiero che si collega nel giro di pochi tornanti al sentiero ufficiale per il P.so Rocchetta. Per individuarlo bisogna cercare dei bollini rossi sugli alberi. Una volta trovato l’imbocco poi è facile seguirlo, sembra una sorta di vecchia militare inerbata. Fatti pochi tornanti s’innesta sul sentiero ufficiale. Da qui velocemente siamo al P.so Rocchetta da dove prendiamo il sentiero per il Monte Palaer e la Bocca Larici. Il sentiero pur non avendo difficoltà è piuttosto esposto e il terreno quasi tutto su ghiaino. Non si scivola ma la sensazione di poterlo fare c’è…
Giunti in bocchetta proseguiamo per la vicina e panoramica Punta Larici dopo di che cerchiamo un punto comodo per la sosta pranzo.
Dal Bocca Larici parte il ripido sentiero per Limone. Anche questo percorso è da fare con molta attenzione. Tutto su ghiaino e soprattutto nella prima parte un po’ impressionante per la sua verticalità ed esposizione. Vietato assolutamente scivolare…direi vietato a escursionisti occasionali…
Raggiunta la strada imbocchiamo la bella ciclabile che in circa mezz’oretta ci riporta a Limone.
Escursione decisa all’ultimo momento e costruita in corso d’opera, e come succede spesso, ne è venuta fuori un’opera d’arte…un po’ esagerato forse ma siamo tornati al posteggio molto soddisfatti tanto che, se avessimo trovato traffico, ci avrebbe importato poco…
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