Cima Q 3009 e Cima Q 3040 al posto della Cima di Savoretta.
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Valle delle Messi, Valmalza, che lacuna ragazzi! Eh si, queste due bellissime valli non le avevo mai visitate, chissà poi per quale motivo. Erano qua, in alta Valcamonica...
Partenza dal grande parcheggio adiacente l'area pic-nic, poi, costeggiando l'Oglio Frigidolfo, si risale la bella Valle delle Messi superando prima Case degli Orti e poi Case Pradazzo, dove seguendo ancora la sterrata si raggiunge il bel Rif. Valmalza che è posto ai piedi di una bella cascata. In questo tratto, guardando i prati solivi e scoscesi situati alla nostra sinistra, potrete notare, se avete fortuna, un gran numero di Cervi che pascolano indisturbati e sereni. Almeno finchè non aprono la caccia di selezione. Dal Rif. Valmalza, con sentiero mai ripido, si prosegue sin verso un rinnovato Bivacco Linge che risulta essere al centro della valle dove le cime circostantin hanno già una certa elevazione. Una volta giunti al bivacco si può fare la scorta d'acqua, si prende un po di fiato, e poi, su sentiero bollato, si prosegue senza grandi sforzi sino al Passo di Pietrarossa, che si raggiunge dopo aver superato due balze. La prima balza è sassosa, la seconda sfasciumata. Dal bivacco al passo non trovate nessuna indicazione. Dal passo la visuale ripaga degli sforzi effettuati, e se vi va bene, a salutarvi ci sarà qualche Stambecco che lì ha trovato casa.
Come dicevo sono al passo, ed ora non mi resta che studiare la situazione... la Cima Savoretta è la prima delle ipotesi che prendo in considerazione. Accidenti che impressione quelle rocce scure.
Parto, ci provo; nel centro metri di percorso (nessuna traccia) trovo qualche ometto, poi alla prima opposizione rocciosa la supero restando sulla sinistra, su terreno infido e un po esposto, poi ecco il canalino, sembra l'unico punto di passaggio per raggiungere ancora la cresta rocciosa, faccio qualche passo, lo risalgo un po, tra terra che smotta e massi che si muovono. Dietro di me c'è un bel salto se prendo il via... No, oggi non è giornata, di sassi che si muovono ne ho avuto abbastanza sul Gole Larghe. Ritorno al passo, anche se col senno di poi il canalino l'avrei "sfidato". Ma col senno di poi hanno riempito un sacco di libri. Sarà sicuramente per la prossima volta.
Al passo mi fermo un attimo, mangio un micro-Mars e poi riparto, seguendo la bollatura che porta verso il Passo di Val Grande, dopo pochi minuti raggiungo senza difficoltà tecniche una crocetta, su cima senza nome ma quotata: 3009 m. Qua ci sono tre persone che si godono il silenzio, pranzano, mentre le nuvole corrono veloci e la temperatura tutto sommato è gradevole. Toccata la cima non mi resta che ritornare al passo, ma poi... poi vedo uno "spuntone" a ore 9, in cima vedo un ometto ma nessuna traccia. Ci provo. Perdo un po di quota, forse trenta o quaranta metri, poi comincio la risalita, restando prima verso il muro di roccia poi cercando una via dove le pietre, i massi e il terriccio non rompano troppo le scatole, perchè va bene che mi ha "sconfitto" il Savoretta, ma un'altra ritirata non ho intenzione di incassarla. :))) E così è, dopo qualche passaggio di I° su solidi massi e qualche derapata su terreno smosso raggiungo l'ometto di vetta, ove le nuvole coprono parzialmente la visuale. Peccato. Ma sono felice lo stesso. Foto, waypoint ed eccomi di nuovo al P.so di Pietrarossa: si pranza.
La discesa si svolge per la stessa via fatta in salita; non ci sono massi da affrontare e lo sfasciume sembra quasi lastricato. Un piacere camminare così, e c'è pure un silenzio tombale. Passo il Bivacco Linge e arrivo al rif. Valmalza, mi fermo un attimo in compagnia di una coppia scesa dal tosto Pietrarossa. Ma... non ci siamo già visti? Claro que si! La prima volta che mancai la Cima Coleazzo. Il verglass posto sulla placca prima della cima mi fece desistere. Anche loro due alzarono bandiera bianca.
Dopo un simpatico chiacchiericcio e una breve bevuta non mi resta che ritornare all'auto. In compagnia dei due forti alpinisti abitanti a Berzo Demo. Spesso girano da soli ma fanno anche parte del gruppo I Luf del Piz Olda. Ciao ragazzi, alla prossima. Loro il giorno dopo per non farsi mancare altri sforzi e adrenalina faranno il Corno Baitone! Grazie per l'invito, ma stikatzy...
Vallecamonica: casa mia, casa vostra...casa nostra! https://www.youtube.com/watch?v=mWyIBMRCSbM&list=RDmWyIBMRCSbM&start_radio=1
Nota 1): Cazzeggiandum...
Spinozavoto: Solo il 25% dei veneti non ha votato Zaia. Sono gli astemi.
SpinozaGdF: La Lega accusata anche di riciclaggio. Inizia a far sentire il fiato sul collo a Forza Italia.
Spinozamiracle: Pare che in un seggio del comune di San Gennaro Vesuviano si sia sciolto il gel igienizzante.
SpinozaEgo: Renzi sorpreso ai seggi mentre tentava di sostituire le schede con quelle del suo referendum.
A' la prochaine! Menek il manigoldo travisato.
Partenza dal grande parcheggio adiacente l'area pic-nic, poi, costeggiando l'Oglio Frigidolfo, si risale la bella Valle delle Messi superando prima Case degli Orti e poi Case Pradazzo, dove seguendo ancora la sterrata si raggiunge il bel Rif. Valmalza che è posto ai piedi di una bella cascata. In questo tratto, guardando i prati solivi e scoscesi situati alla nostra sinistra, potrete notare, se avete fortuna, un gran numero di Cervi che pascolano indisturbati e sereni. Almeno finchè non aprono la caccia di selezione. Dal Rif. Valmalza, con sentiero mai ripido, si prosegue sin verso un rinnovato Bivacco Linge che risulta essere al centro della valle dove le cime circostantin hanno già una certa elevazione. Una volta giunti al bivacco si può fare la scorta d'acqua, si prende un po di fiato, e poi, su sentiero bollato, si prosegue senza grandi sforzi sino al Passo di Pietrarossa, che si raggiunge dopo aver superato due balze. La prima balza è sassosa, la seconda sfasciumata. Dal bivacco al passo non trovate nessuna indicazione. Dal passo la visuale ripaga degli sforzi effettuati, e se vi va bene, a salutarvi ci sarà qualche Stambecco che lì ha trovato casa.
Come dicevo sono al passo, ed ora non mi resta che studiare la situazione... la Cima Savoretta è la prima delle ipotesi che prendo in considerazione. Accidenti che impressione quelle rocce scure.
Parto, ci provo; nel centro metri di percorso (nessuna traccia) trovo qualche ometto, poi alla prima opposizione rocciosa la supero restando sulla sinistra, su terreno infido e un po esposto, poi ecco il canalino, sembra l'unico punto di passaggio per raggiungere ancora la cresta rocciosa, faccio qualche passo, lo risalgo un po, tra terra che smotta e massi che si muovono. Dietro di me c'è un bel salto se prendo il via... No, oggi non è giornata, di sassi che si muovono ne ho avuto abbastanza sul Gole Larghe. Ritorno al passo, anche se col senno di poi il canalino l'avrei "sfidato". Ma col senno di poi hanno riempito un sacco di libri. Sarà sicuramente per la prossima volta.
Al passo mi fermo un attimo, mangio un micro-Mars e poi riparto, seguendo la bollatura che porta verso il Passo di Val Grande, dopo pochi minuti raggiungo senza difficoltà tecniche una crocetta, su cima senza nome ma quotata: 3009 m. Qua ci sono tre persone che si godono il silenzio, pranzano, mentre le nuvole corrono veloci e la temperatura tutto sommato è gradevole. Toccata la cima non mi resta che ritornare al passo, ma poi... poi vedo uno "spuntone" a ore 9, in cima vedo un ometto ma nessuna traccia. Ci provo. Perdo un po di quota, forse trenta o quaranta metri, poi comincio la risalita, restando prima verso il muro di roccia poi cercando una via dove le pietre, i massi e il terriccio non rompano troppo le scatole, perchè va bene che mi ha "sconfitto" il Savoretta, ma un'altra ritirata non ho intenzione di incassarla. :))) E così è, dopo qualche passaggio di I° su solidi massi e qualche derapata su terreno smosso raggiungo l'ometto di vetta, ove le nuvole coprono parzialmente la visuale. Peccato. Ma sono felice lo stesso. Foto, waypoint ed eccomi di nuovo al P.so di Pietrarossa: si pranza.
La discesa si svolge per la stessa via fatta in salita; non ci sono massi da affrontare e lo sfasciume sembra quasi lastricato. Un piacere camminare così, e c'è pure un silenzio tombale. Passo il Bivacco Linge e arrivo al rif. Valmalza, mi fermo un attimo in compagnia di una coppia scesa dal tosto Pietrarossa. Ma... non ci siamo già visti? Claro que si! La prima volta che mancai la Cima Coleazzo. Il verglass posto sulla placca prima della cima mi fece desistere. Anche loro due alzarono bandiera bianca.
Dopo un simpatico chiacchiericcio e una breve bevuta non mi resta che ritornare all'auto. In compagnia dei due forti alpinisti abitanti a Berzo Demo. Spesso girano da soli ma fanno anche parte del gruppo I Luf del Piz Olda. Ciao ragazzi, alla prossima. Loro il giorno dopo per non farsi mancare altri sforzi e adrenalina faranno il Corno Baitone! Grazie per l'invito, ma stikatzy...
Vallecamonica: casa mia, casa vostra...casa nostra! https://www.youtube.com/watch?v=mWyIBMRCSbM&list=RDmWyIBMRCSbM&start_radio=1
Nota 1): Cazzeggiandum...
Spinozavoto: Solo il 25% dei veneti non ha votato Zaia. Sono gli astemi.
SpinozaGdF: La Lega accusata anche di riciclaggio. Inizia a far sentire il fiato sul collo a Forza Italia.
Spinozamiracle: Pare che in un seggio del comune di San Gennaro Vesuviano si sia sciolto il gel igienizzante.
SpinozaEgo: Renzi sorpreso ai seggi mentre tentava di sostituire le schede con quelle del suo referendum.
A' la prochaine! Menek il manigoldo travisato.
Tourengänger:
Menek

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