La lunga cresta fino al Pizzo di Madéi
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Si prospetta una bellissima meteo, quindi decido di rispolverare un progetto abbandonato un'annetto fa causa brina e ghiaccio in cresta: La lunga cresta dal Pilone fino al Pizzo di Madéi!
La prima funicolare per l'Alpe Salei parte alle 08:30, e quindi alle 08:20 sono li pronto a partire... ma purtroppo c'è un po' di coda. Arriverò su solo alle 09:00. E dopo i classici preparativi di rito, alle 09:10 inizio a camminare in direzione capanna Saléi.
Da li punto dritto verso la vetta del Pilone, tralasciando le altre vette nei dintorni, in quanto fatte un anno fa quando avevo trovato ghiaccio già nella salita verso il pilone.
Ci arrivo abbastanza velocemente. Il percorso oggi non presenza difficoltà.
Giunto alla Cima di Fracchia - Poncione Rosso vedo 2 vette ben distinte. Una con quota 2207 e una con 2200. MI chiedo se non siano 2 vette con 2 nomi diversi, al posto di una vetta con 2 nomi. "Problemi" da discussioni da bar di montagna :-D
Da qui in avanti il sentiero si fa più difficile da seguire, in quanto in alcuni tratti è mancante, e la manutenzione è assente da tempo.
Trovo anche un piccolo traverso di 3 metri, non semplicissimo, su roccia non completamente sicura, che mi fa prestare una certa attenzione, visti i 4...5 metri di vuoto sottostante.
A parte quello, raggiungo velocemente la Goletta di Medaro. Da li il sentiero torna in buone condizioni, e quindi facilmente si arriva alla Cata di Madéi,
La tentazione di fare tutta la cresta fino al Pizzo di Madéi è forte, ma ho letto che c'è un salto di 6metri di 3°+ da disarrampicare, e non sono sicuro che in solitaria sia una buona idea. Inoltre l'ultima funicolare è alle 18:30, e non vorrei perdere tempo rimanendo bloccato e poi dover tornando indietro, per poi rischiare di perderla.
Quindi a malincuore visti i tempi stretti, decido di non rischiare, e scegliere subito per il giro più lungo, ma più facile e sicuro. Dalla Cata di Madéi scendo una 60ina di metri, e mi dirigo verso la facile cresta tra il Pizzo di Fornale e il Pizzo di Madéi.
Scendendo vedo verso la mia direzione, un enorme gregge di pecore. Con un allevatore che urla continuamente frasi in una lingua che non conosco.
Non essendoci segnale telefonico nella zona, so che non sta parlando al telefono. Quindi o grida alle pecore, o a me. Non riesco a capirlo... nel dubbio mi allargo parecchio verso sinistra per evitarlo, e passare molto alla larga dal gregge.
Nonostante ciò, 2 arrabbiatissimi cane-lupo pastori, mi vengono incontro abbaiando e con il pelo drizzo. Si fermano a pochi metri da me, e dopo mille richiami del pastore, tornano indietro... ma che spavento!
L'ultimo pezzo di salita fino alla cresta SSW del pizzo di Madéi è estremamente ripida, ma poi la cresta fino in vetta è relativamente facile, e non presenta difficoltà.
Arrivo in vetta alle 13:20, e mi godo solo 10 minuti di pausa, ricordandomi che devo andare a prendere la funicolare, se non voglio scendere a piedi.
Scendendo vedo che il grande gregge di pecore ora si è spostato sulla cresta di Madéi. Penso: "che fortuna, quindi evito i cani". Ed invece cani e pastore erano rimasti nello stesso punto. E anche a scendere stessa scena. Il pastore che mi urla dietro mille frasi in una lingua che non conosco, ed i cani che mi puntano.
Per fare prima, mi viene in mente una "genialata". Alla Cata di Madéi avevo visto delle traccie di sentiero che scendevano verso l'alpe di Madéi. Decido quindi di scendere da li, per fare il comodo sentiero 450 metri più a valle, rispetto a ripetere tutta la cresta.
Mai scelta fu più sbagliata. Le tracce di sentieri finiscono quasi subito, e in fondo alla pietraia mi sono ritrovato in mezzo ad un fittissimo e alto sottobosco in forte ricrescita, che mi ha dato molto filo da torcere prima di arrivare al sentieri. Non è stato affatto piacevole passare di li. Avrei avuto bisogno un macete ed una motosega! Il vecchio sentieri è abbandonato da decenni, ed il fitto sottobosco è ricresciuto impedendo qualsiasi possibilità di facile discesa.
Dopo aver citato "molti santi del calendario", finalmente arrivo al sentiero, e da qui è una semplice, e comoda, ma lunga camminata fino a tornare alla Funicolare.
Ci arrivo esattamente alle 17:50... e quindi con largo anticipo rispetto all'ultima corsa delle 18:30.
Bel giro, a parte l'avventura nel sottobosco che avrei evitato volentieri.
Spino :)
La prima funicolare per l'Alpe Salei parte alle 08:30, e quindi alle 08:20 sono li pronto a partire... ma purtroppo c'è un po' di coda. Arriverò su solo alle 09:00. E dopo i classici preparativi di rito, alle 09:10 inizio a camminare in direzione capanna Saléi.
Da li punto dritto verso la vetta del Pilone, tralasciando le altre vette nei dintorni, in quanto fatte un anno fa quando avevo trovato ghiaccio già nella salita verso il pilone.
Ci arrivo abbastanza velocemente. Il percorso oggi non presenza difficoltà.
Giunto alla Cima di Fracchia - Poncione Rosso vedo 2 vette ben distinte. Una con quota 2207 e una con 2200. MI chiedo se non siano 2 vette con 2 nomi diversi, al posto di una vetta con 2 nomi. "Problemi" da discussioni da bar di montagna :-D
Da qui in avanti il sentiero si fa più difficile da seguire, in quanto in alcuni tratti è mancante, e la manutenzione è assente da tempo.
Trovo anche un piccolo traverso di 3 metri, non semplicissimo, su roccia non completamente sicura, che mi fa prestare una certa attenzione, visti i 4...5 metri di vuoto sottostante.
A parte quello, raggiungo velocemente la Goletta di Medaro. Da li il sentiero torna in buone condizioni, e quindi facilmente si arriva alla Cata di Madéi,
La tentazione di fare tutta la cresta fino al Pizzo di Madéi è forte, ma ho letto che c'è un salto di 6metri di 3°+ da disarrampicare, e non sono sicuro che in solitaria sia una buona idea. Inoltre l'ultima funicolare è alle 18:30, e non vorrei perdere tempo rimanendo bloccato e poi dover tornando indietro, per poi rischiare di perderla.
Quindi a malincuore visti i tempi stretti, decido di non rischiare, e scegliere subito per il giro più lungo, ma più facile e sicuro. Dalla Cata di Madéi scendo una 60ina di metri, e mi dirigo verso la facile cresta tra il Pizzo di Fornale e il Pizzo di Madéi.
Scendendo vedo verso la mia direzione, un enorme gregge di pecore. Con un allevatore che urla continuamente frasi in una lingua che non conosco.
Non essendoci segnale telefonico nella zona, so che non sta parlando al telefono. Quindi o grida alle pecore, o a me. Non riesco a capirlo... nel dubbio mi allargo parecchio verso sinistra per evitarlo, e passare molto alla larga dal gregge.
Nonostante ciò, 2 arrabbiatissimi cane-lupo pastori, mi vengono incontro abbaiando e con il pelo drizzo. Si fermano a pochi metri da me, e dopo mille richiami del pastore, tornano indietro... ma che spavento!
L'ultimo pezzo di salita fino alla cresta SSW del pizzo di Madéi è estremamente ripida, ma poi la cresta fino in vetta è relativamente facile, e non presenta difficoltà.
Arrivo in vetta alle 13:20, e mi godo solo 10 minuti di pausa, ricordandomi che devo andare a prendere la funicolare, se non voglio scendere a piedi.
Scendendo vedo che il grande gregge di pecore ora si è spostato sulla cresta di Madéi. Penso: "che fortuna, quindi evito i cani". Ed invece cani e pastore erano rimasti nello stesso punto. E anche a scendere stessa scena. Il pastore che mi urla dietro mille frasi in una lingua che non conosco, ed i cani che mi puntano.
Per fare prima, mi viene in mente una "genialata". Alla Cata di Madéi avevo visto delle traccie di sentiero che scendevano verso l'alpe di Madéi. Decido quindi di scendere da li, per fare il comodo sentiero 450 metri più a valle, rispetto a ripetere tutta la cresta.
Mai scelta fu più sbagliata. Le tracce di sentieri finiscono quasi subito, e in fondo alla pietraia mi sono ritrovato in mezzo ad un fittissimo e alto sottobosco in forte ricrescita, che mi ha dato molto filo da torcere prima di arrivare al sentieri. Non è stato affatto piacevole passare di li. Avrei avuto bisogno un macete ed una motosega! Il vecchio sentieri è abbandonato da decenni, ed il fitto sottobosco è ricresciuto impedendo qualsiasi possibilità di facile discesa.
Dopo aver citato "molti santi del calendario", finalmente arrivo al sentiero, e da qui è una semplice, e comoda, ma lunga camminata fino a tornare alla Funicolare.
Ci arrivo esattamente alle 17:50... e quindi con largo anticipo rispetto all'ultima corsa delle 18:30.
Bel giro, a parte l'avventura nel sottobosco che avrei evitato volentieri.
Spino :)
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