Presolana 2521 m e Monte Visolo
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Non l’avrei mai detto che, in questo anno bisesto, uno dei peggiori di quelli passati, mi portasse in dono una delle cime che per più tempo ho inseguito.
Per anni ho rotto le scatole a
Andrea! perché mi accompagnasse, e una volta ci eravamo andati vicinissimi ma, una precoce nevicata aveva mandato tutto a gambe all’aria. In contemporanea avevo cominciato anche con
Angelo & Ele…con lui il lavoro era iniziato da poco…
La mia situazione lavorativa in fase di cambiamento mi ha regalato qualche giorno di ferie
infrasettimanale, per cui...
Le previsioni per la prima parte della giornata sono ottime e quindi eccomi qui e con chi? Alla fine è toccato a
Marco27 accompagnarmi…non ha mai avuto il pallino per questa cima ma, sapendo del mio desiderio ha ceduto e salirla insieme è stato un gran regalo, una gioia maggiore…vedere la cima insieme…beh una grande emozione. Come lo era stata la Marmolada o il nostro primo ghiacciaio in solitaria e la lunga salita alla Presanella…un po’ meno il Monviso dove c’era troppa gente…
Comunque eccoci qui al P.so della Presolana con una temperatura freschina. L’unica cosa negativa della giornata. Avrei preferito qualche grado in più poiché la salita è tutta all’ombra.
Senza sosta arriviamo alla Grotta dei Pagani dove giusto il tempo di svuotare gli zaini di quanto sicuramente non ci servirà, chiudere i bastoncini, mangiare qualcosina e ripartiamo.
I primi passi sono facili, ben appigliati e…mi piace…mi diverte…la roccia è buona, anche se c’è parecchia ghiaia e sassi cui prestare attenzione ma, grazie al cielo sotto non abbiamo nessuno…per questo motivo non verrei mai nel week end, mi è bastato il Monviso…
Poi un primo canalino, facile ma già pensiamo come sarà al ritorno…meglio che in salita! Catena e poi non vediamo la freccia che indica di salire e proseguiamo su cengia, per poco, poiché non vedendo più bolli ci accorgiamo di aver sbagliato e sì che la freccia è ben visibile…
Raggiungiamo quello che in discesa è il punto topico, il famoso saltino. Già in salita, causa neve, dobbiamo deviare dal tracciato, la cosa non risulta particolarmente difficile ma anche qui… in discesa? Altra neve, altra deviazione…più semplice però…
Uno sguardo in su e vedo la croce…da qui nessun’altra difficoltà è fatta!
Finalmente siamo al sole e con grandissima felicità percorro gli ultimi metri che mi porteranno sotto la croce!
Lunga sosta, oltre a goderci la cima facciamo il pieno di sole perché la discesa sarà ancora in buona parte all’ombra e mo’ si aggiunta pure una bella arietta fresca fresca…
Dolcetto di vetta, foto…visita all’altra crocetta e quindi indossati gli imbraghi cominciamo a scendere. Chi fa queste cose abitualmente il saltino incriminato lo farebbe senza alcuna sicura ma noi…proviamo a vedere se possiamo evitare la corda più che altro perché essendo lenti in queste manovre prenderemmo parecchio freddo ma alla fine preferiamo infreddolirci ma scendere più tranquilli. Passati da qui scendiamo con tranquillità fino alla Grotta dei Pagani dove dopo aver recuperato ciò che avevamo lasciato e aver mangiato qualcosa, ci rendiamo conto che è ancora presto.
Il tempo come previsto sta cambiando ma non dovrebbe piovere per cui dopo la Cappella Savina imbocchiamo il sentiero EE per il Monte Visolo. Le difficoltà stanno nella presenza di alcune catene e qualche roccetta. Al momento si attraversano anche dei brevi nevaietti.
Giunti in cima, nonostante quella che doveva essere solo velatura è diventata nebbia, facciamo sosta pranzo.
Veloce discesa per tornare in temperatura e al bivio, indicazione su un sasso, invece di scendere alla Malga Cassinelli, proseguiamo lungo la dorsale per il Monte Gulter. Si allunga un poco il percorso ma ne vale la pena!
E’ così questo mio desiderio nel cassetto da lunghissimo tempo si è realizzato grazie a Marco…un valore aggiunto a questa bella salita e bella montagna!
Per anni ho rotto le scatole a


La mia situazione lavorativa in fase di cambiamento mi ha regalato qualche giorno di ferie
infrasettimanale, per cui...
Le previsioni per la prima parte della giornata sono ottime e quindi eccomi qui e con chi? Alla fine è toccato a

Comunque eccoci qui al P.so della Presolana con una temperatura freschina. L’unica cosa negativa della giornata. Avrei preferito qualche grado in più poiché la salita è tutta all’ombra.
Senza sosta arriviamo alla Grotta dei Pagani dove giusto il tempo di svuotare gli zaini di quanto sicuramente non ci servirà, chiudere i bastoncini, mangiare qualcosina e ripartiamo.
I primi passi sono facili, ben appigliati e…mi piace…mi diverte…la roccia è buona, anche se c’è parecchia ghiaia e sassi cui prestare attenzione ma, grazie al cielo sotto non abbiamo nessuno…per questo motivo non verrei mai nel week end, mi è bastato il Monviso…
Poi un primo canalino, facile ma già pensiamo come sarà al ritorno…meglio che in salita! Catena e poi non vediamo la freccia che indica di salire e proseguiamo su cengia, per poco, poiché non vedendo più bolli ci accorgiamo di aver sbagliato e sì che la freccia è ben visibile…
Raggiungiamo quello che in discesa è il punto topico, il famoso saltino. Già in salita, causa neve, dobbiamo deviare dal tracciato, la cosa non risulta particolarmente difficile ma anche qui… in discesa? Altra neve, altra deviazione…più semplice però…
Uno sguardo in su e vedo la croce…da qui nessun’altra difficoltà è fatta!
Finalmente siamo al sole e con grandissima felicità percorro gli ultimi metri che mi porteranno sotto la croce!
Lunga sosta, oltre a goderci la cima facciamo il pieno di sole perché la discesa sarà ancora in buona parte all’ombra e mo’ si aggiunta pure una bella arietta fresca fresca…
Dolcetto di vetta, foto…visita all’altra crocetta e quindi indossati gli imbraghi cominciamo a scendere. Chi fa queste cose abitualmente il saltino incriminato lo farebbe senza alcuna sicura ma noi…proviamo a vedere se possiamo evitare la corda più che altro perché essendo lenti in queste manovre prenderemmo parecchio freddo ma alla fine preferiamo infreddolirci ma scendere più tranquilli. Passati da qui scendiamo con tranquillità fino alla Grotta dei Pagani dove dopo aver recuperato ciò che avevamo lasciato e aver mangiato qualcosa, ci rendiamo conto che è ancora presto.
Il tempo come previsto sta cambiando ma non dovrebbe piovere per cui dopo la Cappella Savina imbocchiamo il sentiero EE per il Monte Visolo. Le difficoltà stanno nella presenza di alcune catene e qualche roccetta. Al momento si attraversano anche dei brevi nevaietti.
Giunti in cima, nonostante quella che doveva essere solo velatura è diventata nebbia, facciamo sosta pranzo.
Veloce discesa per tornare in temperatura e al bivio, indicazione su un sasso, invece di scendere alla Malga Cassinelli, proseguiamo lungo la dorsale per il Monte Gulter. Si allunga un poco il percorso ma ne vale la pena!
E’ così questo mio desiderio nel cassetto da lunghissimo tempo si è realizzato grazie a Marco…un valore aggiunto a questa bella salita e bella montagna!
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