Puscio+Pizzo dell'Asino+Palanzone mt 1436 anello da Crevenna
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Con tutte queste belle giornate non ne potevo più di stare a casa..Pinuccia purtroppo deve stare ferma almeno un mesetto ma comunque mi incita ad andare e così vado in montagna…..non voglio tornare tardi e quindi vado sui monti di casa. Parto dal cimitero di Crevenna (ed è la prima volta che parto da qui). Seguo la bella strada che porta all'Eremo di San Salvatore fino ad un tornante dove noto i segni per il sasso Tavarasc. Bene prendo questo sentiero che non ho mai fatto ma che penso arrivi in un punto noto più o meno dove c'è un ben tenuto pratone con baita . Il sentiero largo ma dapprima ripido, poi diviene più stretto con salita a tratti moderata in ambiente piuttosto selvaggio passando tra varie rocce, supero il bivio per l'eremo e Caslino e proseguo. L'ambiente è sempre più selvaggio...e se poi non c'è il sentiero di collegamento per la mulattiera normale devo poi tornare...Io sono convinto che ci sia ma vado sul sicuro e torno indietro sino al bivio per l'Eremo. Proseguendo a destra come da segnaletica arrivo sopra l'Eremo e poi proseguo per il percorso normale. Il tempo non è proprio bello.. vuoi vedere che la meteo sbaglia?Il sole si vede poco. Lungo la predetta mulattiera ad un certo punto vedo le indicazioni per "base del sass Tavarasc"...Caspita allora senz'altro c'era il collegamento e mi riprometto una successiva volta di percorrerlo da qui...Pazienza! Intanto oggi mi succede una cosa strana per la prima volta. Durante questa prima parte ho fatto una sudata tremenda, strano poiché questo mi può capitare a volte verso il termine della salita. Boh! Dal predetto bivio continuo la salita tranquilla(più avanti c'è l'indicazione a destra per la cima del Tavarasc) sino al successivo bivio(a sinistra per capanna Mara e dritto per il monte Puscio). Il successivo tratto sino in cima è il più bello specie il prato terminale sino alla croce. Qui mi fermo pochissimo stante il venticello fresco e la copertura nuvolosa. Proseguo subito per il bel tratto di cresta alberata sino alla capanna colma di gente. Niente sosta e via per la soprastante bocchetta. Sono indeciso se salire al Bollettone oppure al Palanzone….Decisione ovvia per via di una folta compagnia che sale al Bollettone e che tra l'altro è immerso nelle nubi mentre il Palanzone è in pieno sole. Arrivo alla base del Pizzo dell'Asino pure lui in pieno sole (il monte non l'asino……). Salendo il tratto terminale ripido vengo riconosciuto da una signora in discesa col marito Francesco….che solo ora ricordo facente parte a volte delle gite con il famoso Beppe (Hikr). Parliamo un poco e poi ci salutiamo. Scendendo dal pizzo vedo davanti anche qui purtroppo un altro nutrito gruppo di persone (d'altra parte è il periodo di vacanze……). Non mi fermo e riparto per la ripida costa in pieno sole(!)..almeno a tratti. La comitiva nel frattempo mi supera ma poi vedo che a quanto pare non si sono nemmeno fermati. Infatti in cima ci sono poche persone…..di modo che godo della compagnia di una piccola bambina di due anni (Irene) in compagnia della mamma e di altre sorelline più grandi. La mamma mi dice (cosa per me strabiliante) che ha partorito Irene in cima al Cornizzolo e che lei ha abituato tutte le figlie ad andare sui monti (bene !!). Qui in cima godo del Paradiso: sensazione sublime data dal perdurante "mare di nubi" classico di questi periodi….ed in pieno sole. Non dura molto….averlo supposto sarei andato al S.Primo…..Purtroppo devo partire e ne approfitto quando il sole si nasconde nelle nubi….Come sempre capita, 100 metri sotto lungo la cresta sud mi volto e vedo la cima ancora tutta avvolta dallo splendore del sole...ormai via. Lungo il percorso verso la capanna Mara ogni tanto mi volto e mi consolo vedendo dietro tutto nuvoloso.. Dalla capanna scendo subito sino all'alpe del Vicerè per poi prendere il sentiero che passa dall'ex albergo La Salute (ormai ruderi) e quindi dritto per larga mulattiera arrivo alla cascina Zoccolo, di qui per asfalto alla trattoria Alpina ed al bivio sulla via Panoramica di Albavilla. Poi sempre seguendo la carrozzabile arrivo a Crevenna. Qui perdo un po' di tempo perché non riesco a trovare il cimitero…..gira gira e poi alla fine lo trovo (uffa). Il motivo è che sono sceso in paese più in basso e quindi non trovo i riferimenti di stamane (Crevenna non la conosco a parte la zona del ristorante Canova….).Così ho camminato un po' di più…..e dopo 20 giorni di astinenza mi va proprio bene…..Resta la domanda: la prossima uscita quando la farò….mah
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