Panigas+Puscio+Pizzo dell'Asino+Palanzone+Bolettone da Albavilla
Alla mia età al chiuso non si vive, abbiamo bisogno vitale di aria pura, di natura verde non cemento e cioè l'ambiente montano. Sono fortunato abitando appena sotto le montagne. Parto da casa ovviamente solo, in piena distanza e con la mascherina che dovrò per forza togliere camminando in pendenza. Questa uscita è praticamente il giro ad anello dei monti sopra casa. La giornata è abbastanza bella, calda e senza vento. Il percorso è stato ampiamente relazionato da me e dai tanti hikr che integralmente od a tratti l'hanno seguito. I sentieri sono in perfetto ordine e sufficientemente puliti, poche persone incontrate a distanza.Dopo aver attraversato il paese è cominciata l'ampia mulattiera sino al bivio Mara-Puscio. Prendo a destra il sentiero per il Puscio con l'ultimo tratto nel prato con l'erba gialla, uno spettacolo e.......silenzio assoluto. In cima soltanto arrivano 2 persone con un bellissimo cane incrocio border collie.Da qui viene la parte più bella e quasi tutta in cresta. Passo sopra la Capanna Mara (2 persone), poi seguo il sentierino ad est che permette di arrivare sulla larga mulattiera e più avanti prendo la deviazione per il pizzo dell'Asino. Che ristoro e piacere camminare sul sentierino ripido immerso nell'alta erba gialla......e come si respira a pieni polmoni! Dalla cima traverso alla Bocchetta di Palanzo e poi altra bella ripida salita sino alla cima con cappelletta del Palanzone. Questa cima piacevolmente mi ricorda il primo incontro con Pinuccia il 15/10/1972: l'inizio della nostra vita e montagne insieme.......oggi purtroppo Pinuccia non c'è perchè le manca l'allenamento occorrente per fare gite lunghe e si deve accontentare per il momento di corte giterelle, Ma verrà pure il momento che riprenderà, almeno è la nostra speranza. Contatto telefonico con Pinuccia, mangio e poi riparto. Sto bene , le gambe girano alla grande e quindi perchè non andare anche sul Bolettone? Ed infatti alla Bocchetta diLemna giro sulla cresta est e sempre respirando tranquillamente arrivo alla grande croce di vetta. Sono senza acqua e perciò scendo lungo la mulattiera di accesso al rifugio e poi per la cresta sud arrivo all'alpe del Vicerè. Rifornimento d'acqua. Per arrivare a casa conosco diversi sentieri ma il buio incipiente mi fanno decidere per scendere lungo la carrozzabile, A metà attivo la frontale per vederci meglio. Al 2° tornante giro a sinistra lungo la via "Ai Monti" per abbreviare un poco il percorso ed arrivo a casa.
Ora finalmente mi sento rigenerato e posso sopportare la lunga settimana di "cemento" e "civiltà"....Mi spiace che Pinuccia non possa in questo periodo venire a respirare con me.....
Ora finalmente mi sento rigenerato e posso sopportare la lunga settimana di "cemento" e "civiltà"....Mi spiace che Pinuccia non possa in questo periodo venire a respirare con me.....
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