Cima d'Erbea Ovest 2338m e Cresta del Morisciolo
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
All'imbrunire di una civiltà colonizzata da umani,dove le creste montagnose rimasero a lungo dimenticate dalle civiltà umane moderne,ove il divano e lo scofanamento e ormai adibito a sport nazionale,i sentieri rimangono sempre più deserti e le cime prive di gioia per il totale abbandono.
Ma un alba cala il silenzio sulla disperazione, e sull' abbandono,i camoscitt si sono risvegliati e volevano dare la giusta importanza e sottolineare lo splendore di queste montagne finite nel dimenticatoio.
Con i loro possenti zoccoli biforcuti,(un camoscitt e un anno che non solcava più l'arrampicata),ma ci diede l'impegno per stare al passo con il camoscitt biforcuto, e insieme solcarono le alte cime sopra sementina.
Partiti in funivia da Mornera,saliamo costanti verso la capanna,inizia a piovere copiosamente,il terreno e i sassi sono inzuppati di acqua, il cielo e scuro e carico,qui non promette niente di buono,arrivati in capanna sotto l'acqua decidiamo di fermarci quasi 2 ore,fuori piove.
Parliamo con i simpatici volontari presenti in capanna e ci spariamo 2 ovolmaltine,nel frattempo giunge una copia di Gordola anche loro diretti per fare la cresta del Morisciolo.
Parliamo allegramente,ci riconoscono,molto simpatici,la copia di gordola parte verso la cresta,noi aspettiamo ancora 1 ora fuori piove ancora.
Decidiamo di partire anche noi alla volta della bocchetta d'erbea,io stupidamente ho portato le scarpe mega consumate, io le chiamo scarpe senza suola,perché meteo svizzera aveva dato bello,si scivola che é un piacere.
Arrivati alla bocchetta di erbea ci incordiamo ed iniziamo a salire la cima di Erbea Ovest,la roccia e bagnata e bisogna prestare attenzione difficoltà II+ III- un passaggio la roccia é buona si sale bene.
Arrivati sulla vetta della cima d'erbea ovest firmo il libro e ci dirigiamo verso l'attacco della cresta del Morisciolo dove ritroviamo di nuovo la copia di Gordola che ha fatto proprio il primo tiro.
Vediamo che sono in difficoltà,decidono di abbandonare subito la cresta,lui si cala da solo,mentre Ueli cala la sua ragazza,noi nonostante la roccia bagnata decidiamo di continuare,sperando che non venga di nuovo a piovere.
La cresta é veramente bellissima, ci sono alcuni passaggi da fare obliqui,altri in verticale e alcuni sono sul 4°grado,gli spit sono pochi e bisogna integrare con cordini frends e nuts.
Arrivati in vetta ci facciamo quasi tutta la cresta,per poi andare a prendere il sentiero bianco e blu e riportarci alla capanna.
Una giornata spettacolare, thanks big for the camoscitt day, alla prochain.
Ueli:
Cosa posso aggiungere a cotanta poesia camoscitiana? Non molto effettivamente... ancora una volta gli zoccoli biforcuti ci hanno permesso di raggiungere il nostro obiettivo. Un obiettivo "pregiato" direbbe big Messner. Nonostante la pioggia mattutina siamo riusciti nel nostro intento senza aver corso rischi esagerati. Il vento ha asciugato velocemente le placche e in seguito i rigagnoli ben visibili e l'umità residua non hanno costituito veri problemi. Naturalmente grazie al "piombo" abbiamo fatto tutto in sicurezza proseguendo si lenti ma assicurandoci anche su passagi facili ma ad ognimodo esposti.
È stata una bella scampagnata e mi ha fatto molto piacere andare di nuovo in montagna con quell'incrocio tra un umano e uno stambecco e che al posto dei piedi ha due zoccoli.
Ricordati la tua promessa big, quest'estate ci tocca la regina!!!!
Ma un alba cala il silenzio sulla disperazione, e sull' abbandono,i camoscitt si sono risvegliati e volevano dare la giusta importanza e sottolineare lo splendore di queste montagne finite nel dimenticatoio.
Con i loro possenti zoccoli biforcuti,(un camoscitt e un anno che non solcava più l'arrampicata),ma ci diede l'impegno per stare al passo con il camoscitt biforcuto, e insieme solcarono le alte cime sopra sementina.
Partiti in funivia da Mornera,saliamo costanti verso la capanna,inizia a piovere copiosamente,il terreno e i sassi sono inzuppati di acqua, il cielo e scuro e carico,qui non promette niente di buono,arrivati in capanna sotto l'acqua decidiamo di fermarci quasi 2 ore,fuori piove.
Parliamo con i simpatici volontari presenti in capanna e ci spariamo 2 ovolmaltine,nel frattempo giunge una copia di Gordola anche loro diretti per fare la cresta del Morisciolo.
Parliamo allegramente,ci riconoscono,molto simpatici,la copia di gordola parte verso la cresta,noi aspettiamo ancora 1 ora fuori piove ancora.
Decidiamo di partire anche noi alla volta della bocchetta d'erbea,io stupidamente ho portato le scarpe mega consumate, io le chiamo scarpe senza suola,perché meteo svizzera aveva dato bello,si scivola che é un piacere.
Arrivati alla bocchetta di erbea ci incordiamo ed iniziamo a salire la cima di Erbea Ovest,la roccia e bagnata e bisogna prestare attenzione difficoltà II+ III- un passaggio la roccia é buona si sale bene.
Arrivati sulla vetta della cima d'erbea ovest firmo il libro e ci dirigiamo verso l'attacco della cresta del Morisciolo dove ritroviamo di nuovo la copia di Gordola che ha fatto proprio il primo tiro.
Vediamo che sono in difficoltà,decidono di abbandonare subito la cresta,lui si cala da solo,mentre Ueli cala la sua ragazza,noi nonostante la roccia bagnata decidiamo di continuare,sperando che non venga di nuovo a piovere.
La cresta é veramente bellissima, ci sono alcuni passaggi da fare obliqui,altri in verticale e alcuni sono sul 4°grado,gli spit sono pochi e bisogna integrare con cordini frends e nuts.
Arrivati in vetta ci facciamo quasi tutta la cresta,per poi andare a prendere il sentiero bianco e blu e riportarci alla capanna.
Una giornata spettacolare, thanks big for the camoscitt day, alla prochain.
Ueli:
Cosa posso aggiungere a cotanta poesia camoscitiana? Non molto effettivamente... ancora una volta gli zoccoli biforcuti ci hanno permesso di raggiungere il nostro obiettivo. Un obiettivo "pregiato" direbbe big Messner. Nonostante la pioggia mattutina siamo riusciti nel nostro intento senza aver corso rischi esagerati. Il vento ha asciugato velocemente le placche e in seguito i rigagnoli ben visibili e l'umità residua non hanno costituito veri problemi. Naturalmente grazie al "piombo" abbiamo fatto tutto in sicurezza proseguendo si lenti ma assicurandoci anche su passagi facili ma ad ognimodo esposti.
È stata una bella scampagnata e mi ha fatto molto piacere andare di nuovo in montagna con quell'incrocio tra un umano e uno stambecco e che al posto dei piedi ha due zoccoli.
Ricordati la tua promessa big, quest'estate ci tocca la regina!!!!
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (14)