CRESTA DEI LENZ_OLI
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Questo attraente itinerario panoramico inizia a Mergugno (1080 m) tradizionale punto di partenza per il Rifugio Al Legn o per il Gridone. Dal parcheggio si prende il sentiero segnalato per Alba Nova che compie un ampio traverso a mezzacosta, con contenuta perdita di quota, della valle del Sacro Monte fino alla località Comasca; prima di raggiungere la baita, il sentiero inizia a salire decisamente il versante boscoso fino all'Alpe di Naccio ove si prende il sentiero alto che, attraverso il dosso quotato denominato Urione, conduce al Pizzo Leone (1659 m).
Dal Pizzo si scende alla selletta Canva dove, ignorando a destra il sentiero segnalato per Rasa, si prende un buon sentiero che si inoltra nel bosco e che segue sul lato destro il Costone del Pizzo Ometto. Dopo qualche centinaio di metri, appena prima che il sentiero esca dal bosco, bisogna abbandonarlo e risalire sul dorso del costone, dove si ritrova una buona traccia tra i rododendri. Il Costone diventa man mano che si sale roccioso con tratti anche aerei; si abbandona la cresta con un breve ma esposto passaggio per raggiungere un canaletto un poco ripido (I) che va abbandonato nel suo terzo superiore con uscita verso destra su un ripido dosso con roccette (I); in questo tratto aiuta all'orientamento una vecchia "cordina" in fil di ferro (assolutamente non portante); usciti dal canale la cresta non presenta ulteriori difficoltà fino alla vetta del Pizzo Ometto (1846 m).
Dall'Ometto si segue la cresta erbosa con rocce abbastanza facilmente fino alla Cima 1878; da qui si prende una evidente traccia che sul lato NO scende il ripido pendio erboso fino a raggiungere una esile ed esposta cengia rocciosa; si percorre la cengia in leggera discesa fino alla sommità di una placca (presente un chiodo con maillot rapide arruginito) che in realtà si scende abbastanza agevolmente (II / II+) in quanto ben appigliata, sempre che non si insista nel farla faccia a valle ...
Alla base della placca (che come è noto è il punto chiave dell'escursione) seguiamo una breve cengia con nevai residui per evitare un ardita sequenza di spuntoni rocciosi; equivocando la lettura del terreno con le informazioni in nostro possesso, non riconosciamo in tali spuntoni la cresta esposta con passaggi di difficoltà piu sostenuta (III+ / IV) che riteniamo debbano essere invece quella che in realtà è la cresta NE del Pizzo Fedora; tale abbaglio ci porta a cercare un aggiramento sul lato nord della montagna risolto abbassandoci fino a ritrovare un discreto sentiero con un tubo dell'acquedotto(quota 1750 circa), che ci porta diritti nella conca dei "Laghetti": il danno è fatto, e quindi bye bye Pizzo Fedora ...
Dalla conca dell'alpe ritroviamo un primo segnavia bianco-verde e con una ripida salita sulla verticale della conca su nevai residui ci riportiamo sulla cresta (dalla conca dei Laghetti tutto il tragitto è ben segnalato fino alla vetta del Fumadiga) e quindi con facile percorso alla vetta del Mottone (1968 m).
Dal Mottone la traccia scende il ripido versante orientale su pendio erboso (esposto) fino ad una selletta con catene. Si scende un canale sdrucciolo fino a ritrovare la traccia segnalata che con un continuo saliscendi superando diverse vallette e un ultimo dosso non quotato porta alla vetta del Fumadiga (2010 m).
Dal Fumadiga si ritorna a Mergugno sul sentiero turistico completando l'anello.
https://sites.google.com/site/itineralp/relazioni/cresta-dei-lenzuoli
Dal Pizzo si scende alla selletta Canva dove, ignorando a destra il sentiero segnalato per Rasa, si prende un buon sentiero che si inoltra nel bosco e che segue sul lato destro il Costone del Pizzo Ometto. Dopo qualche centinaio di metri, appena prima che il sentiero esca dal bosco, bisogna abbandonarlo e risalire sul dorso del costone, dove si ritrova una buona traccia tra i rododendri. Il Costone diventa man mano che si sale roccioso con tratti anche aerei; si abbandona la cresta con un breve ma esposto passaggio per raggiungere un canaletto un poco ripido (I) che va abbandonato nel suo terzo superiore con uscita verso destra su un ripido dosso con roccette (I); in questo tratto aiuta all'orientamento una vecchia "cordina" in fil di ferro (assolutamente non portante); usciti dal canale la cresta non presenta ulteriori difficoltà fino alla vetta del Pizzo Ometto (1846 m).
Dall'Ometto si segue la cresta erbosa con rocce abbastanza facilmente fino alla Cima 1878; da qui si prende una evidente traccia che sul lato NO scende il ripido pendio erboso fino a raggiungere una esile ed esposta cengia rocciosa; si percorre la cengia in leggera discesa fino alla sommità di una placca (presente un chiodo con maillot rapide arruginito) che in realtà si scende abbastanza agevolmente (II / II+) in quanto ben appigliata, sempre che non si insista nel farla faccia a valle ...
Alla base della placca (che come è noto è il punto chiave dell'escursione) seguiamo una breve cengia con nevai residui per evitare un ardita sequenza di spuntoni rocciosi; equivocando la lettura del terreno con le informazioni in nostro possesso, non riconosciamo in tali spuntoni la cresta esposta con passaggi di difficoltà piu sostenuta (III+ / IV) che riteniamo debbano essere invece quella che in realtà è la cresta NE del Pizzo Fedora; tale abbaglio ci porta a cercare un aggiramento sul lato nord della montagna risolto abbassandoci fino a ritrovare un discreto sentiero con un tubo dell'acquedotto(quota 1750 circa), che ci porta diritti nella conca dei "Laghetti": il danno è fatto, e quindi bye bye Pizzo Fedora ...
Dalla conca dell'alpe ritroviamo un primo segnavia bianco-verde e con una ripida salita sulla verticale della conca su nevai residui ci riportiamo sulla cresta (dalla conca dei Laghetti tutto il tragitto è ben segnalato fino alla vetta del Fumadiga) e quindi con facile percorso alla vetta del Mottone (1968 m).
Dal Mottone la traccia scende il ripido versante orientale su pendio erboso (esposto) fino ad una selletta con catene. Si scende un canale sdrucciolo fino a ritrovare la traccia segnalata che con un continuo saliscendi superando diverse vallette e un ultimo dosso non quotato porta alla vetta del Fumadiga (2010 m).
Dal Fumadiga si ritorna a Mergugno sul sentiero turistico completando l'anello.
https://sites.google.com/site/itineralp/relazioni/cresta-dei-lenzuoli
Communities: Alpinisti Trappisti
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