Monte San Primo mt 1686 da Sormano
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Meteo: sole e limpido…..ovvio giornata da San Primo e poco importa se la temperatura è prevista molto bassa però senza vento. La realtà è stata uguale alle previsioni (Meteosvizzera). Lascio l'auto al solito parcheggio di Dicinisio (Sormano). L'intenzione è di salire alla Crocetta e poi tutto per cresta sino in vetta al San Primo….con questa giornata è molto godibile….sereno, sole e no vento e panorama colorato, mi si allarga il cuore! Ma....c'è sempre un ma. Volevo salire alla Crocetta dal secondo bivio segnalato ed invece dopo il primo non ci sono altri cartelli e poi guardando in alto vedo qualche grosso albero per terra e nessuna più traccia del largo sentiero che conoscevo! A malincuore appena possibile mi ravano nel ripido bosco (!) e faticosamente arrivo in cresta superando qualche albero. Dalla cresta poi ancora alberi di traverso ma bene o male arrivo al roccolo e poi fuori dal bosco. Ora finalmente comincia il bello. Bellissima salita sul ripido sentierino del Gerbal dall'erba gialla ed il blù del cielo, mi pare quasi di essere sospeso per aria. Poi scendo all'alpe Spessola dove ci sono alcuni operai che stanno rifacendo il tetto. Senza fermarmi proseguo sull'ameno sentiero verso nord per poi salire il ripido crestone fino alla bella pozza d'acqua ovviamente gelata. Altro strappo all'alpe e bocchetta di Terrabiotta e successiva breve sosta. Dopo attacco il tratto notoriamente più appagante della salita al San Primo sia in estate che in inverno. Salgo lungo la cresta est su bel sentiero pulito e senza fango…..piacevolissimo, vorrei che fosse più lungo ma presto arrivo sotto l'ultimo strappetto che supero lungo il sentiero di traverso. Arrivo in cima…..temperatura sempre bassina ma che non darebbe fastidio se non per un debole venticello piuttosto pungente…. Non c'è problema basta coprirsi. Una ciarliera signora mi fa perdere tempo nel raccontarmi da dove è venuta (Pian Tivano diretta) e nel chiedermi informazioni sul percorso di discesa ma io il Pian del Tivano non l'ho quasi mai frequentato ed i miei ricordi risalgono a circa 35 anni fa….Finalmente la signora parte e subito mi telefona Pinuccia ma cade la copertura telefonica. Come al solito questo fatto mi rovina la giornata. Innumerevoli volte provo a telefonare a Pinuccia ma anche quando c'è la copertura suona libero senza alcuna risposta e così anche il suo cellulare. Ed il tempo passa, devo mangiare, faccio qualche foto e....telefono senza esito. Non so cosa pensare e quindi anzitempo mi incammino per la discesa volendo fermarmi più sotto dove forse il telefono ha maggior copertura. Scendo dal sentiero di cresta sino ad uno spiazzo sulla strada sottostante riparato da grosse pietre…..la copertura c'è e forte ma non c'è Pinuccia! Ora rinuncio a fare il giro al Palanzone ed invece decido di scendere ancora per la cresta del Gerbal e poi tentare di scendere per la Crocetta. Stamane al bar un locale mi aveva assicurato che il sentiero non era rovinato dal maltempo ed era pulito…..mah! In discesa dopo il roccolo vi sono numerosi tronchi anche di grosse dimensione di traverso ma con un poco di fatica riesco a passare. Arrivato alla base della Torretta invece il largo sentiero verso la Crocetta è completamente a posto per cui mi fa ben sperare di scendere a sud per il sentierino che facevamo in precedenza ed anche dopo il disastro del 2014. Arrivo in cima e cerco di scendere per tale sentierino ma fatti pochi metri mi sembra che ci siano poche possibilità di scendere poiché il versante è sconvolto dai tronchi divelti ed il terreno cosparso da rami, detriti e quant'altro si da rendere la discesa oltremodo faticosa ed anche perigliosa (cose non per me), oltretutto il tempo passa e ti voglio vedere con le frontali scendere…..No Enrico, risalgo alla cima e poi ridiscendo per il sentiero della Torretta per cercare il normale sentiero che partendo appunto dalla Torretta scende sulla mulattiera della Colma del Bosco e che sino a pochi anni fa era segnalato con un cartello. Reperisco il tracciato e scendo ma poco dopo il sentiero è completamente ostruito dalla caduta di grossi alberi e vedo la mulattiera a 50-70 metri di dislivello sotto un bosco ripido e ripieno di sassi, roccette e marciume vario, non è il mio terreno ma d'altra parte devo scendere di qua se non voglio restare in pineta. Quindi con calma, molta calma e facendo dei continui traversi finalmente riesco a porre piede sulla mulattiera. Evviva il "ravanage" ma non per me! Lungo la mulattiera incontro una giovane signora di Sormano che sta salendo e le chiedo se i sentieri per la Crocetta esistono ancora…..risponde in modo un poco scorbutico che non esistono più ! Alla faccia del locale che mi aveva dato informazione contraria! Salutato la signora in poco tempo arrivo al parcheggio e la giornata è finita. La pineta della Crocetta in passato quando abitavamo a Sormano è sempre stata uno dei luoghi a noi cari e che salivamo piuttosto frequentemente quando avevamo poco tempo; mi auguro che il Comune intervenga per ripristinare i sentieri e sistemare la Pineta ora veramente sconvolta ed ostruita ed imboscata da far spavento. Oltretutto come giustamente dice l'amico hikr Andrea62 in estate con i tronchi per terra può aumentare il rischio di incendi e l'abitato di Sormano è lì a due passi…… Tutto bene quel che finisce bene.
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