Monte San Primo


Publiziert von paoloski , 17. Januar 2022 um 14:56.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Januar 2022
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1150 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:17,1 Km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Sormano, parcheggio gratuito di fronte alla chiesa parrocchiale
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Giro parzialmente ad anello
Kartennummer:Carta Comunità Montana Triangolo Lariano scala 1:25000

Oggi vado al San Primo, una delle poche cime dei dintorni su cui non sono mai salito. Le proposte degli amici per gite alternative non mi sembrano assolutamente interessanti per cui me ne andrò da solo. Parto da casa con tutta calma ed alle 9 sono a Sormano. Parcheggio davanti alla chiesa di Sant'Ambrogio e, preparatomi, salgo per vie e viottoli verso la parte alta del paese. Arrivo in una piazza con una fontana in granito da cui si diparte la via Monte San Primo, risalgo l'acciottolato ed in cima devio per la via Torretta, decisamente erta.
Di fianco ad una casa si diparte sulla sinistra la deviazione per la Colma del Bosco.
Percorro per un tratto la strada forestale, acciottolata ma con due tracce in cemento per il transito dei mezzi.
Il sottobosco è tappezzato di Helleborus foetidus, decisamente in anticipo. Arrivo al bivio segnalato per la Torretta, il cartello lo indica come inagibile, probabilmente ci saranno solo degli alberi caduti ma, ad ogni buon conto visto che sono in giro da solo, decido di proseguire finché, poco più oltre devio su un altro sentiero che in breve mi porta in cresta, come previsto c'è qualche albero caduto ma abituato ai sentieri disastrati di Martica e Campo dei Fiori, questo sembra perfettamente mantenuto.
In breve esco dal bosco e sbuco in una schiarita occupata da un roccolo, da qui si ha una prima spettacolare vista sulle Grigne. Il sentiero rientra brevemente nel bosco per uscirne presto alla base di un ripido strappo che mi porterà sul Monte Cormet o Gerbal.
Vedo lontano sulla mia sinistra un movimento, scatto qualche foto a raffica sperando di centrare il bersaglio: sono tre cerve che si fermano per guardare nella mia direzione con le orecchie all'erta. Sono così ben mimetizzate che se non si fossero mosse non le avrei notate.
Proseguo lungo la salita, nei pressi della cima vengo superato da un uomo che sale di corsa.
Sosta su questa prima cima, bevo un po' di the, fotografo la chiesa romanica di Lasnigo in fondo alla valle poi proseguo finché non mi appare finalmente il Lago di Como, altra serie di foto e poi affronto la discesa verso l'Alpe Spessola, un luogo veramente piacevole, dominato dal Monte Prociv, inizio la salita, supero un cancello ma poi proseguo per un sentiero in leggera ascesa che mi porterà sulla strada d'alpeggio, al Prociv ci salirò al ritorno. Raggiungo la strada e incontro una miriade di persone per cui al Passo di Terrabiotta riprendo la salita per cresta, anche qui ci sono diverse persone ma nulla rispetto alla folla che risale la strada.
La cresta è un susseguirsi di cime ed elevazioni, il sentiero corre al limite della neve che copre il versante settentrionale e risulta abbastanza scivoloso per via della fanghiglia che lo caratterizza. Arrivo sotto la cima del San Primo dove la via di cresta si incontra con la strada, fatto 30 non resta che fare 31, per cui devio per la traccia che sale direttamente alla cima ed in breve mi trovo immerso in una folla. Qualche foto poi discendo per trovare un angolo più tranquillo e mangiare qualcosa. Ancora qualche foto ed inizio la discesa, non rifarò la cresta ma scenderò lungo la strada sterrata, incrocio centinaia di persone che salgono. Alla Bocchetta di Terrabiotta salgo al Monte Prociv, sulla discesa incrocio una bolla completamente ghiacciata da cui si ha una suggestiva vista sulle montagne intorno, dalla Bocchetta di Spessola, nei pressi dell'alpe omonima, riprendo la strada fino alla Colma del Bosco, qui devio a sinistra e mi ritrovo nuovamente da solo: la stragrande maggioranza dei gitanti sale evidentemente da Pian del Tivano risparmiandosi un bel po' di metri di dislivello.Il cartello alla colma indicava un'ora e venti minuti per Sormano, in realtà ne occorrono molti di meno, anche fermandosi per qualche sosta. Arrivo all'auto, mi cambio, avviso Anna ed alle 16 sono a casa.

Bella escursione, salendo da Sormano e percorrendo la cresta si evita la folla incredibile che sale lungo la strada sterrata e si gode di magnifici scorci lungo l'intero percorso. La vista dalla cima è ugualmente spettacolare e giustifica senz'altro l'alta frequentazione.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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