Pass da Canfinal e Cima Fontana
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La Cima Fontana è una delle cime escursionistiche più facili e frequentate della Valmalenco; per di più in questi ultimi periodi offre un punto di vista unico sugli aspetti paesaggistici del degrado della Vedretta di Fellaria Orientale.
L'approccio - qui descritto - dal versante svizzero ha il vantaggio di un avvicinamento più breve e con minor dislivello e anche, probabilmente, di un panorama più vario ed ampio lungo la risalita della Val d'Ursè.
Una curiosità geologica si presenta lungo il torrente di fondovalle nel tratto compreso fra la conca paludosa del Plan da la Gesa e la sorgente poco sotto l'altopiano del Pass da Canfinal: i sassi e i ciottoli del letto del corso d'acqua si presentano intensamente imbiancati per un copioso deposito di carbonato di calcio legato al substrato da una flora di batteri ed alghe che gli forniscono al tatto una caratteristica mucosità; all'osservazione in distanza si ricava la sensazione di un torrente ghiacciato fra sponde di pascolo verdeggiante.
Dall'ultima baita di Somdoss seguire le indicazioni che, dopo un abbeveratoio, conducono ad intraprendere la lunga traversata in quota del versante settentrionale della Val d'Ursè: il sentiero, a continui saliscendi, si avvicina all'intenso strappo che sale al Plan dal Fopal per poi addentrarsi verso il fondovalle sotto le rocce incombenti della Val Tempesta. Dopo un ulteriore spostamento verso il fondovalle, un'ultima salita porta fino all'altopiano del Pass da Canfinal ("Confinale" IGM), dove la linea politica Italia-Svizzera è riconoscibile solo per la presenza di un cippo. Poco più in alto del punto di massima depressione del valico è localizzato il Bivacco Anghileri-Rusconi. Sulla sinistra del bivacco iniziano le segnalazioni - bolli bianco/rossi ed ometti di pietre - che portano a risalire, fra una serie di dossi erbosi ed affioramenti rocciosi, il vallone un tempo percorso dal torrente formato dalla Vedretta di Varuna: ormai un ghiacciaio visibile non esiste più e le acque sono trattenute in una decina fra pozze e laghetti di particolare bellezza. La comoda traccia, ormai esclusivamente su terreno detritico, raggiunge un ripiano in panoramica visione della Vedretta di Fellaria Orientale e da qui volge a sinistra a salire nei pressi della cresta nord-est dell'anticima: tracce di passaggio sul pietrame raggiungono il dosso sommitale e accompagnano fino all'ometto di vetta della Cima Fontana.
Ritorno per la via di andata.
https://www.relive.cc/view/g25698910439
L'approccio - qui descritto - dal versante svizzero ha il vantaggio di un avvicinamento più breve e con minor dislivello e anche, probabilmente, di un panorama più vario ed ampio lungo la risalita della Val d'Ursè.
Una curiosità geologica si presenta lungo il torrente di fondovalle nel tratto compreso fra la conca paludosa del Plan da la Gesa e la sorgente poco sotto l'altopiano del Pass da Canfinal: i sassi e i ciottoli del letto del corso d'acqua si presentano intensamente imbiancati per un copioso deposito di carbonato di calcio legato al substrato da una flora di batteri ed alghe che gli forniscono al tatto una caratteristica mucosità; all'osservazione in distanza si ricava la sensazione di un torrente ghiacciato fra sponde di pascolo verdeggiante.
Dall'ultima baita di Somdoss seguire le indicazioni che, dopo un abbeveratoio, conducono ad intraprendere la lunga traversata in quota del versante settentrionale della Val d'Ursè: il sentiero, a continui saliscendi, si avvicina all'intenso strappo che sale al Plan dal Fopal per poi addentrarsi verso il fondovalle sotto le rocce incombenti della Val Tempesta. Dopo un ulteriore spostamento verso il fondovalle, un'ultima salita porta fino all'altopiano del Pass da Canfinal ("Confinale" IGM), dove la linea politica Italia-Svizzera è riconoscibile solo per la presenza di un cippo. Poco più in alto del punto di massima depressione del valico è localizzato il Bivacco Anghileri-Rusconi. Sulla sinistra del bivacco iniziano le segnalazioni - bolli bianco/rossi ed ometti di pietre - che portano a risalire, fra una serie di dossi erbosi ed affioramenti rocciosi, il vallone un tempo percorso dal torrente formato dalla Vedretta di Varuna: ormai un ghiacciaio visibile non esiste più e le acque sono trattenute in una decina fra pozze e laghetti di particolare bellezza. La comoda traccia, ormai esclusivamente su terreno detritico, raggiunge un ripiano in panoramica visione della Vedretta di Fellaria Orientale e da qui volge a sinistra a salire nei pressi della cresta nord-est dell'anticima: tracce di passaggio sul pietrame raggiungono il dosso sommitale e accompagnano fino all'ometto di vetta della Cima Fontana.
Ritorno per la via di andata.
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