Cima di Val Fontana 3070 m
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Lasciato l’auto alla Diga di Campo Moro, e preso il secondo caffè al rifugio Zoja, imbocchiamo il sentiero per il P.so di Campagneda. Fa caldo, molto caldo e camminare è molto faticoso, in pratica arranchiamo lungo il sentiero…
Raggiungiamo il P.so di Campagneda dove se ne va la prima bottiglia d’acqua. Proseguiamo per il P.so di Canciano, siamo su un pianoro e non tira un filo d’aria. Poco dopo arriviamo a un cartello che indica il P.so d’Ur e il Pass Canfinal. Quest’ultimo sentiero su alcune carte è segnato a puntini e su altre non c’è. Visto la fiacca decidiamo di evitare la discesa della Val Poschiavina e puntare, sperando, al Pass Canfinal con il sentiero alto.
Al P.so d’Ur ci arriviamo velocemente e il proseguimento esiste, tutto ben bollato, anche se noi qualche volta lo abbiamo perso!
Un bellissimo sentiero a balcone con numerosi ma brevi sali scendi ci porta a vista del Pass Canfinal e del bivacco Anghileri dove, da lontano, si notano parecchie persone. Raggiuntolo, facciamo sosta un poco in disparte, è in corso una messa, non sappiamo se sia o no una commemorazione di qualcosa.
Fatta fuori la seconda bottiglia d’acqua e mangiato qualcosa affrontiamo gli ultimi 400 m per la Cima di Val Fontana.
A sorpresa, per noi, il sentiero è bollato fino a sotto la dorsale, per cui nessun problema di orientamento. L’ambiente cambia totalmente, troviamo ancora qualche residua lingua di neve, che ci salva dalla mancanza d’acqua. Qualcuno che scende e giunti poco sotto la cima vediamo un bel gruppo che sta apprestandosi a lasciare la cima. Rispetto a quanto fatto fino a ora, non avendo incontrato nessuno, qui c’è un vero affollamento! A pochi metri dalla punta, incrociamo il gruppo e chi sono?
Lella e company!!! Lei è l’unica che conosciamo personalmente ma alcuni di loro sono inconfondibili! E pensare che l’escursione l’abbiamo in parte scopiazzata da quella che aveva fatto lei qualche anno fa!
Fatte le presentazioni ufficiali, scambiamo un po’ di chiacchiere e ci diamo appuntamento al bivacco.
Giunti in cima, scattiamo un po’ di foto, cerchiamo di riconoscere qualche cima e poiché ci stanno aspettando, rimandiamo il panino al bivacco.
Raggiungiamo il gruppo poco sopra il bivacco, dove facciamo una veloce sosta in attesa che sia loro sia noi si decida cosa fare.
Noi punteremmo volentieri al rifugio Bignami in modo da fare un anello completo, loro avrebbero in mente un’altra meta che però ci porterebbe a tornare sui nostri passi.
Alla fine decidono di lasciar stare, più o meno. Nemmeno noi abbiamo preso una decisione definitiva ma, al bivio per la Val Poschiavina, vediamo i tempi e ci sembra che potremmo starci. Proponiamo loro l’allungo. A qualcuno sembra farebbe piacere, altri meno, questione di tempi soprattutto. In effetti, noi faremo tardi, ma la nostra famiglia è tutta qui per cui non abbiamo problemi.
A malincuore ci separiamo poco sopra l’Alpe Gembre dove facciamo sosta per riempire le bottiglie di acqua di fonte e non di ghiacciaio…oggi ne avessimo avuta il doppio l’avremmo fatta fuori tutta!
Dall’Alpe perdiamo ancora qualche metro di quota, aggiriamo il vallone e riprendiamo la salita al rifugio.
Scendiamo ora alla Diga di Gera con un bellissimo sentiero a mezza costa. Attraversiamo la diga e con un ultimo sforzo, una ventina di minuti circa, su sterrata e asfalto torniamo alla Diga di Campo Moro.
Bellissimo anello per allungare la facile salita alla Cima di Val Fontana.
Consigliato!!!
P.S.: Cima di Val Fontana o solo Cima Fontana? Accanto al Pizzo Scalino e sopra la Val Fontana, le cartine indicano una Cima Fontana di 3197 m mentre la nostra di 3070 m è indicata come Cima di Val Fontana. La logica vorrebbe il contrario, qualcuno ne sa qualcosa in più?
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