Conturines 3064 m e Lavarella 3055 m


Publiziert von cristina , 12. Juli 2018 um 14:53. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum: 7 Juli 2018
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K1 (L)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Miliano-Brennero uscita Bressannone. Percorrere la Val Pusteria fino al bivio per la Val Badia. Seguire indicazioni per San Vigilio di Marebbe e quindi rifugio Pederù. La strada in estate è a pagamento. Il gabbiotto è a metà circa. Costo 7 euro rimborsabili se si porta la ricevuta del pernotto in una delle strutture del parco. Noi essendo passati prima delle 7 abbiamo trovato il gabbiotto chiuso e non abbiamo pagato.

Fino a giovedì le previsioni erano ottime poi, come accaduto già altre volte il venerdì cambiano…ormai abbiamo prenotato per cui si va e prenderemo le cose come verranno!

Alle 7.30 siamo al Rifugio Pederù nel Parco del Fanes e, diversamente dall’inverno, possiamo salire al rifugio Fanes tramite sentiero, evitando così la lunga sterrata che comunque in molti sembrano preferire.

Raggiunto il rifugio, proseguiamo per il P.so di Limo e la Malga Fanes Grande. Proseguendo per la Capanna Alpina, poco dopo troviamo il bivio per il Conturines.

Il sentiero dopo un primo ripido strappo prosegue più comodamente nell’ampio vallone ghiaioso tipico delle Dolomiti. Al lago Conturines, parte una via più diretta per il Conturines ma, il ragazzo che sta scendendo ce la sconsiglia perché c’è ancora molta neve, in discesa nessun problema ma in salita sarebbe solo una gran faticaccia.

Proseguiamo quindi sul sentiero ufficiale fino alla forcella dove voltando a sx raggiungiamo il ripido zig zag per la base del Conturines. La cima si raggiunge tramite una facile e breve ferrata, qualche scala e alcuni tratti attrezzati. Per i meno esperti meglio avere un cordino, il casco potrebbe essere utile sempre, visto la grande quantità di ghiaia.

Terminata la ferrata un breve tratto di cresta e raggiungiamo l’ometto.

Purtroppo il tempo non è quello che speravamo, avrebbe dovuto aprirsi ma, al momento, a parte qualche occhiata di sole, non sembra averne l’intenzione.

Ritorniamo alla forcella e riprendiamo la salita per la Lavarella. Saliamo ripidamente fino a raggiungere il bivio per la cima con due croci, leggermente più bassa della principale e con un breve passaggio un poco esposto, per questo motivo in tanti la evitano. Niente di che ma, non essendo la cima principale in molti non ci vanno.

Tornati al bivio saliamo alla cima dove incontriamo i due ragazzi che erano sul Conturines e, come dicevo, hanno evitato la cima con due croci. Siamo rimasti solo noi, chiacchieriamo un poco e decidiamo di scendere insieme lungo il percorso per esperti, compiendo così un anello.

La discesa non ha difficoltà tecniche a parte un breve canalino e nel nostro caso un breve passaggio un poco adrenalinico su neve, però corre lungo cenge piuttosto esposte cui bisogna prestare molta attenzione. Terminate le cenge i bolli sembrano portarci su delle placche inclinate molto sporche di ghiaia. Nessuno di noi ha voglia di andare a provarne la tenuta per cui decidiamo di scendere lungo un ripido ghiaione che, nella prima parte mi fa vedere i sorci verdi, non amando percorsi così ripidi…tra l’altro i due ragazzi alle nostre spalle, ogni tanto fanno scendere sassi più grossi del normale, del resto pur con tutta l’attenzione qualcosa scappa…terminato il ghiaione ritroviamo i bolli. Il percorso ufficiale da quaggiù sembra non scendere lungo le placche ma, probabilmente avremmo solo dovuto attraversarle…non so, comunque è fatta!

I nostri compagni di avventura devono solo arrivare al rifugio dove pernotteranno per cui qui ci salutiamo.

Arrivare al rifugio Lavarella è ancora lunga. Finalmente la giornata è migliorata e pur non correndo cerchiamo di camminare un po’ allegramente e con qualche breve risalita arriviamo al rifugio per mangiare gli ultimi panini con la meritata birra.

Quindi ritorno al rifugio Pederù e trasferta in Valle Aurina.


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 12. Juli 2018 um 18:40
Bellissimo.
Nel cassetto da sempre ma sempre, nei programmi, dall'Armentarola. Meglio da dove siete saliti voi?
Daniele

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 12. Juli 2018 um 21:44
Armentarola ovvero capanna alpina? Penso che da Pederu sia più lunga. Se vuoi fare l'anello però meglio Pederu altrimenti una volta arrivato al rifugio devi risalire al passo di Limo, poca roba ma a fine giornata.... Comunque belli entrambi. Ciao ciao

blepori hat gesagt:
Gesendet am 13. Juli 2018 um 08:14
favoloso, queste ferrate dolomitiche non troppo difficili ma spettacolose come panorama. Bravi! Benedetto

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Juli 2018 um 08:43
Per tanti anni abbiamo fatto le ferie in Dolomiti, poi agosto era diventato invivibile e abbiamo cambiato ma è così tanta la voglia di andarci...speriamo di poterlo fare in autunno

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Juli 2018 um 08:44
ne ho qualcuna anch'io nel libro dei sogni, tipo Civetta e marmolada, per ora sono però in partenza per destinazione segreta, forse leggerete...

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Juli 2018 um 08:51
Siamo stati una settimana sotto il Civetta ma non siamo mai riusciti a vederlo, tempo sempre di M.... la Marmolada salita in giornata anni fa dalla ferrata e discesa dal ghiacciaio...dopo tanti anni che volevamo andarci vederne la croce da lontano e poi raggiungerla è stata un'emozione unica!

Menek hat gesagt:
Gesendet am 14. Juli 2018 um 16:32
mi ripeto...le Dolomiti sono uniche!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Juli 2018 um 09:13
Hai ragione....peccato che in agosto siano invivibili!


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