Monte Nudo ad anello passando per i Pizzoni di Laveno e Monte Crocetta
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Il tempo incerto e la possibilità di temporali in serata ci spinge quest'oggi a fare una veloce escursione vicino casa. La meta designata è la Valcuvia, con obiettivo il Monte Nudo che, coi suoi modesti 1235m, rappresenta la massima elevazione della zona.
Partiamo da casa dopo pranzo e arriviamo a Vararo poco più tardi delle 15. Lasciamo la macchina nel parcheggio all'ingresso del paese e lo attraversiamo a piedi fino a raggiungere il sentiero che risale in direzione dei Pizzoni di Laveno. Risaliamo agilmente il sentiero immerso nel bosco che, dopo aver incrociato la strada provinciale, raggiunge il passo Barbè. Da qui si sale ripidi in cresta su facili roccette e in breve guadagniamo la croce di vetta dei Pizzoni. Il cielo è grigio, ma la visibilità non è del tutto da scartare e ci permette di gustare un bellissimo panorama sul lago Maggiore e sulle Alpi.
Proseguiamo in cresta lungo i vari saliscendi, immersi nel bosco. Il cielo comincia a farsi sentire e dei tuoni lontani ci spingono ad aumentare l'andatura. Un po per questo, un po per la scarsa segnaletica, ci perdiamo il sentiero che sale in cima al monte la Teggia. Lo aggiriamo invece ad ovest, allungando di un po il percorso e perdendo circa 200 metri di quota. Sbuchiamo sulla strada provinciale nei pressi del Rifugio Adamoli e da qui la risaliamo (tagliando qua e là qualche tornante) fino al Passo Cuvignone. Nel frattempo ha iniziato a piovigginare, ma i tuoni si stanno fortunatamente allontanando. Dal passo risaliamo la breve rampetta sulla sinistra, che ci porta ad un punto panoramico, ridiscendiamo dall'altra parte per poi guadagnare un'altra piccola vetta senza nome (la Punta; 1102m). Scendiamo nuovamente nel bosco perdendo qualche metro di quota, quindi si riprende a salire, questa volta in direzione della nostra reale meta odierna. Decidiamo di salire lungo il sentiero di cresta. Per tutta la prima parte corre parallelo alla tagliafuoco. Arrivati al punto in cui le due vie si incrociano decidiamo di continuare sul percorso di cresta. Seguiamo lo stretto sentiero che prosegue con facili e divertenti passaggi su roccette e, finalmente, guadagniamo anche la cima del Monte Nudo. La pioggerellina continua a cadere insistente, così ci fermiamo per poco, giusto il tempo di mangiucchiare qualcosa e lasciare una scritta sul libro di vetta.
Per la discesa optiamo di percorrere la via più semplice. Dopo un primo tratto di bel sentiero nel bosco, imbocchiamo la pista tagliafuoco, che percorriamo velocemente. Dopo la breve e panoramica deviazione sul monte La Crocetta, giungiamo al Bivio Val Buseggia e qui scendiamo a sinistra verso Vararo. Quest'ultimo pezzo è molto bello. Si scende in campo aperto su roccette che ricordano molto le zone del lecchese. Rientrati nel bosco, si raggiunge in poco tempo il parcheggio di partenza.
Marco e Dario
NOTE:
Tempo di percorrenza: 3h30' (di cui 30' circa di soste)
Lunghezza percorso: 11,3Km
Panorama: nelle giornate giuste è possibile ammirare un panorama davvero spettacolare che spazia, da un lato sulla pianura padana e sui laghi varesotti, dall'altro sul lago maggiore e sulle Alpi.
Partiamo da casa dopo pranzo e arriviamo a Vararo poco più tardi delle 15. Lasciamo la macchina nel parcheggio all'ingresso del paese e lo attraversiamo a piedi fino a raggiungere il sentiero che risale in direzione dei Pizzoni di Laveno. Risaliamo agilmente il sentiero immerso nel bosco che, dopo aver incrociato la strada provinciale, raggiunge il passo Barbè. Da qui si sale ripidi in cresta su facili roccette e in breve guadagniamo la croce di vetta dei Pizzoni. Il cielo è grigio, ma la visibilità non è del tutto da scartare e ci permette di gustare un bellissimo panorama sul lago Maggiore e sulle Alpi.
Proseguiamo in cresta lungo i vari saliscendi, immersi nel bosco. Il cielo comincia a farsi sentire e dei tuoni lontani ci spingono ad aumentare l'andatura. Un po per questo, un po per la scarsa segnaletica, ci perdiamo il sentiero che sale in cima al monte la Teggia. Lo aggiriamo invece ad ovest, allungando di un po il percorso e perdendo circa 200 metri di quota. Sbuchiamo sulla strada provinciale nei pressi del Rifugio Adamoli e da qui la risaliamo (tagliando qua e là qualche tornante) fino al Passo Cuvignone. Nel frattempo ha iniziato a piovigginare, ma i tuoni si stanno fortunatamente allontanando. Dal passo risaliamo la breve rampetta sulla sinistra, che ci porta ad un punto panoramico, ridiscendiamo dall'altra parte per poi guadagnare un'altra piccola vetta senza nome (la Punta; 1102m). Scendiamo nuovamente nel bosco perdendo qualche metro di quota, quindi si riprende a salire, questa volta in direzione della nostra reale meta odierna. Decidiamo di salire lungo il sentiero di cresta. Per tutta la prima parte corre parallelo alla tagliafuoco. Arrivati al punto in cui le due vie si incrociano decidiamo di continuare sul percorso di cresta. Seguiamo lo stretto sentiero che prosegue con facili e divertenti passaggi su roccette e, finalmente, guadagniamo anche la cima del Monte Nudo. La pioggerellina continua a cadere insistente, così ci fermiamo per poco, giusto il tempo di mangiucchiare qualcosa e lasciare una scritta sul libro di vetta.
Per la discesa optiamo di percorrere la via più semplice. Dopo un primo tratto di bel sentiero nel bosco, imbocchiamo la pista tagliafuoco, che percorriamo velocemente. Dopo la breve e panoramica deviazione sul monte La Crocetta, giungiamo al Bivio Val Buseggia e qui scendiamo a sinistra verso Vararo. Quest'ultimo pezzo è molto bello. Si scende in campo aperto su roccette che ricordano molto le zone del lecchese. Rientrati nel bosco, si raggiunge in poco tempo il parcheggio di partenza.
Marco e Dario
NOTE:
Tempo di percorrenza: 3h30' (di cui 30' circa di soste)
Lunghezza percorso: 11,3Km
Panorama: nelle giornate giuste è possibile ammirare un panorama davvero spettacolare che spazia, da un lato sulla pianura padana e sui laghi varesotti, dall'altro sul lago maggiore e sulle Alpi.
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