Cimetta 1671m, Cima della Trosa 1869m e Madone cima sud 2039m e Cima Nord 2051m
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Cominciamo una volta dalla fine...
A gita conclusa posso dire che è stata un'escursione fantastica. Tempo e condizioni neve favolose. Compagnia: semplicemente mitica!
Messner ed io ci troviamo alle 7:00 a Lugano e dopo mezz'oretta di viaggio ci incontriamo con Moreno. Dopo le brevi presentazioni saliamo in macchina fino al monte Bre e cosi alle 8:30 siamo pronti per partire. L'inizio è blando e dopo alcuni minuti incontriamo la prima neve che però non ci obbliga ancora a indossare le racchette. La giornata si prospetta stupenda ma non dobbiamo sottovalutare il vento che a tratti ci ricorda la sua veemenza. Raggiunte le piste da sci, ci concediamo una breve sosta e ammiriamo la stupenda vista di cui si gode da Cimetta. Le piste sono in ottime condizioni ma di sciatori se ne vedono pochi: forse intimoriti dal vento da nord. Poco dopo mettiamo le ciaspole.
Per Moreno si tratta di una prima... e che prima; poco dopo attacchiamo il crinale del Trosa e dopo pochi passi la nostra traccia si impenna raggiungendo subito delle pendenza da brivido. Le MMV ad ogni modo tengono bene e quindi di lì a poco raggiungiamo la seconda vetta in programma.
La discesa verso la quota 1650 non presenta particolari difficoltà comunque stiamo attenti a non caricare troppo il pendio perché c’è parecchia neve. La risalita al Madone è più impegnativa della precedente. La neve, già un po’ scaldata dal sole, tiene comunque egregiamente ma meno bene rispetto a due ore prima. Tremendi sono i traversi che si devono fare per evitare le rocce. Per fortuna la neve non è moltissima e salendo talvolta su erba e rami che affiorano riusciamo a raggiungere la prima vetta. Bravi ragazzi.
La seconda e più alta cima del Madone è poco distante e la raggiungiamo in pochi minuti stando molto cauti e sulla cresta e pernice finale. Finalmente ci godiamo il meritato pranzo. La discesa verso l’alpe di Brieti è lunga… Scendiamo di poco in poco mantenendoci fuori dalle zone più ripide e cercando quando possibile le macchie d’erba. Talvolta siamo costretti a procedere a ritroso per far si che il ramponcino delle racchette faccia presa. In discesa i traversi sono ancora più faticosi che in salita e mettano a dura prova le caviglie ma ciò nonostante riusciamo a raggiungere l’alpe.
Qui il più è fatto, si tratta di tenere duro ancora un po’ e rientrare verso la Capanna dello Stallone per un sentiero lungo ma per lo più pianeggiante. Qui Big Cavallo Messner si concede una meritata ovomaltina. In circa 40 minuti, poi, raggiungiamo di nuovo l’auto e ci avviamo verso le rispettive dimore.
Grazie ragazzi, è stata una bella avventura alla prossima!!
Igor: Che giornata fantastica,tanto tempo che non vedevo Big ueli e anche con Moreno era dal pesciora che non ci siamo più visti.
Una giornata splendente,con gli amici power che volere di più ????
Alla Prossima amis !
A gita conclusa posso dire che è stata un'escursione fantastica. Tempo e condizioni neve favolose. Compagnia: semplicemente mitica!
Messner ed io ci troviamo alle 7:00 a Lugano e dopo mezz'oretta di viaggio ci incontriamo con Moreno. Dopo le brevi presentazioni saliamo in macchina fino al monte Bre e cosi alle 8:30 siamo pronti per partire. L'inizio è blando e dopo alcuni minuti incontriamo la prima neve che però non ci obbliga ancora a indossare le racchette. La giornata si prospetta stupenda ma non dobbiamo sottovalutare il vento che a tratti ci ricorda la sua veemenza. Raggiunte le piste da sci, ci concediamo una breve sosta e ammiriamo la stupenda vista di cui si gode da Cimetta. Le piste sono in ottime condizioni ma di sciatori se ne vedono pochi: forse intimoriti dal vento da nord. Poco dopo mettiamo le ciaspole.
Per Moreno si tratta di una prima... e che prima; poco dopo attacchiamo il crinale del Trosa e dopo pochi passi la nostra traccia si impenna raggiungendo subito delle pendenza da brivido. Le MMV ad ogni modo tengono bene e quindi di lì a poco raggiungiamo la seconda vetta in programma.
La discesa verso la quota 1650 non presenta particolari difficoltà comunque stiamo attenti a non caricare troppo il pendio perché c’è parecchia neve. La risalita al Madone è più impegnativa della precedente. La neve, già un po’ scaldata dal sole, tiene comunque egregiamente ma meno bene rispetto a due ore prima. Tremendi sono i traversi che si devono fare per evitare le rocce. Per fortuna la neve non è moltissima e salendo talvolta su erba e rami che affiorano riusciamo a raggiungere la prima vetta. Bravi ragazzi.
La seconda e più alta cima del Madone è poco distante e la raggiungiamo in pochi minuti stando molto cauti e sulla cresta e pernice finale. Finalmente ci godiamo il meritato pranzo. La discesa verso l’alpe di Brieti è lunga… Scendiamo di poco in poco mantenendoci fuori dalle zone più ripide e cercando quando possibile le macchie d’erba. Talvolta siamo costretti a procedere a ritroso per far si che il ramponcino delle racchette faccia presa. In discesa i traversi sono ancora più faticosi che in salita e mettano a dura prova le caviglie ma ciò nonostante riusciamo a raggiungere l’alpe.
Qui il più è fatto, si tratta di tenere duro ancora un po’ e rientrare verso la Capanna dello Stallone per un sentiero lungo ma per lo più pianeggiante. Qui Big Cavallo Messner si concede una meritata ovomaltina. In circa 40 minuti, poi, raggiungiamo di nuovo l’auto e ci avviamo verso le rispettive dimore.
Grazie ragazzi, è stata una bella avventura alla prossima!!
Igor: Che giornata fantastica,tanto tempo che non vedevo Big ueli e anche con Moreno era dal pesciora che non ci siamo più visti.
Una giornata splendente,con gli amici power che volere di più ????
Alla Prossima amis !
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Kommentare (12)