Balla con i Lupi
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Il Motto di Levèn è una di quelle cime selvagge che d'inverno si trasformano.
Consiglio vivamente a chi volesse ripeterla in invernale di passare dal'itinerario classico che passa dall'Alpe di Poltrinone, in cui si incontrano alcune Vallette ghiacciate ma le pendenze risultano comunque più umane.
L'escursione effettuata da noi è stata possibile solo grazie alle particolari condizioni di neve ghiacciata e l'esposizione quasi totalmente a N in cui le ciaspole "lavoravano" come ramponi. In alcuni punti è stato obbligatorio usare picozza e ramponi a causa della pendenza davvero forte. Diversamente, ossia con neve mollata non sarebbe possibile procedere in sicurezza.
Partiamo dal'Abitato di Carena , calzando subito le ciaspole percorriamo la strada forestale per circa 4/5 km sino all'Alpe Valletta dove abbandoniamo ogni percorso ufficiale per addentrarci nella Valletta mantenendoci sul lato destro orografico del Torrente Morobbia, in ambiente glaciale e davvero selvaggio, man mano saliamo la pendenza aumenta e il passaggio tra gli ontani a volte risulta problematico,ma senza demordere guadagniamo quota e puntiamo all'evidente sella tra la Cima Verta e il Motto di Levèn sulla Cresta di Fregere,negli ultimi metri ci spostiamo verso NW attaccando la cresta più in alto. Qui la pendenza diventa notevole nell'ordine dei 35/40° e siamo costretti a riporre le ciaspole nello zaino. Mi "armo" di picca e con gli scarponi riesco a scalinare sino in cima, Emiliano mi segue dopo pochi minuti sfruttando la bella scala.
Ultimi facili metri in cresta e siamo in vetta. Complice la giornata bellisiima il panorama è davvero stupendo e vasto nonostante la quota modesta.
Per la discesa escludiamo la via percorsa in salita e dovendo scegliere tra l'itinerario più comodo che passa dall' Alpe di Poltrinone e quello più diretto dalla Bocchetta di Poltrinone per la Valletta optiamo per il secondo, "inventandoci" una discesa direttissima davvero tosta con pendenze di poco inferiori alla salita e negli ultimi metri calziamo persino i ramponi che si riveleranno quasi fondamentali.
Una volta fuori dalle difficoltà possiamo iniziare a rilassarci e completare l'escursione tornando sulle nostre impronte a Carena, stanchi ma soddisfatti.
Il motivo della nostra escursione era riuscire a vedere i lupi presenti nella zona in buon numero e, precedentemente avvistati da
paoloski durante la sua escursione, ma purtroppo non siamo stati fortunati, le impronte viste di continuo in quota sono però la prova tangibile della loro presenza.
Commuovente l'incontro poco prima del paese con un capriolo dalla zampa quasi recisa.
Grazie a Emiliano per la indimenticabile condivisione.
BUON NATALE A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Poncione
Anche stavolta il lato orografico sinistro della Val Morobbia ci ha dato parecchio filo da torcere... Qualche anno fa' salimmo a fatica in condizioni non felicissime di neve e ghiaccio sulla cima Nord dello Scrigno di Poltrinone, stavolta è stato il vicino Motto di Leven, trovato tuttavia con innevamento perfetto per le ciaspole, a crearci non poche difficoltà. La salita, per come è stata affrontata, si può dire ci abbia permesso di affrontare in scala crescente le difficoltà invernali da WT1 a WT5, costringendoci sul tratto finale a scalinare su una pendenza fattasi davvero "feroce". Non da meno la ripida discesa, che nell'ultimo tratto è stata davvero emozionante. ;) La "via normale", inutilmente cercata, non l'abbiamo proprio trovata, dunque ci si è dovuti arrangiare un po' a naso, limitando i danni. Ma per il panorama eccezionale che ci siamo trovati in cima qualche rischio ce lo siamo preso volentieri.
Nessun incontro in tutta la giornata, escluso lo sventurato capriolo con una zampa spezzata. :(
Dei "famosi" lupi nessuna traccia, ma ne abbiamo avvertito e annusato eccome la presenza.
Grazie ad Ale per la proposta...
Avanti così.
Consiglio vivamente a chi volesse ripeterla in invernale di passare dal'itinerario classico che passa dall'Alpe di Poltrinone, in cui si incontrano alcune Vallette ghiacciate ma le pendenze risultano comunque più umane.
L'escursione effettuata da noi è stata possibile solo grazie alle particolari condizioni di neve ghiacciata e l'esposizione quasi totalmente a N in cui le ciaspole "lavoravano" come ramponi. In alcuni punti è stato obbligatorio usare picozza e ramponi a causa della pendenza davvero forte. Diversamente, ossia con neve mollata non sarebbe possibile procedere in sicurezza.
Partiamo dal'Abitato di Carena , calzando subito le ciaspole percorriamo la strada forestale per circa 4/5 km sino all'Alpe Valletta dove abbandoniamo ogni percorso ufficiale per addentrarci nella Valletta mantenendoci sul lato destro orografico del Torrente Morobbia, in ambiente glaciale e davvero selvaggio, man mano saliamo la pendenza aumenta e il passaggio tra gli ontani a volte risulta problematico,ma senza demordere guadagniamo quota e puntiamo all'evidente sella tra la Cima Verta e il Motto di Levèn sulla Cresta di Fregere,negli ultimi metri ci spostiamo verso NW attaccando la cresta più in alto. Qui la pendenza diventa notevole nell'ordine dei 35/40° e siamo costretti a riporre le ciaspole nello zaino. Mi "armo" di picca e con gli scarponi riesco a scalinare sino in cima, Emiliano mi segue dopo pochi minuti sfruttando la bella scala.
Ultimi facili metri in cresta e siamo in vetta. Complice la giornata bellisiima il panorama è davvero stupendo e vasto nonostante la quota modesta.
Per la discesa escludiamo la via percorsa in salita e dovendo scegliere tra l'itinerario più comodo che passa dall' Alpe di Poltrinone e quello più diretto dalla Bocchetta di Poltrinone per la Valletta optiamo per il secondo, "inventandoci" una discesa direttissima davvero tosta con pendenze di poco inferiori alla salita e negli ultimi metri calziamo persino i ramponi che si riveleranno quasi fondamentali.
Una volta fuori dalle difficoltà possiamo iniziare a rilassarci e completare l'escursione tornando sulle nostre impronte a Carena, stanchi ma soddisfatti.
Il motivo della nostra escursione era riuscire a vedere i lupi presenti nella zona in buon numero e, precedentemente avvistati da

Commuovente l'incontro poco prima del paese con un capriolo dalla zampa quasi recisa.
Grazie a Emiliano per la indimenticabile condivisione.
BUON NATALE A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anche stavolta il lato orografico sinistro della Val Morobbia ci ha dato parecchio filo da torcere... Qualche anno fa' salimmo a fatica in condizioni non felicissime di neve e ghiaccio sulla cima Nord dello Scrigno di Poltrinone, stavolta è stato il vicino Motto di Leven, trovato tuttavia con innevamento perfetto per le ciaspole, a crearci non poche difficoltà. La salita, per come è stata affrontata, si può dire ci abbia permesso di affrontare in scala crescente le difficoltà invernali da WT1 a WT5, costringendoci sul tratto finale a scalinare su una pendenza fattasi davvero "feroce". Non da meno la ripida discesa, che nell'ultimo tratto è stata davvero emozionante. ;) La "via normale", inutilmente cercata, non l'abbiamo proprio trovata, dunque ci si è dovuti arrangiare un po' a naso, limitando i danni. Ma per il panorama eccezionale che ci siamo trovati in cima qualche rischio ce lo siamo preso volentieri.
Nessun incontro in tutta la giornata, escluso lo sventurato capriolo con una zampa spezzata. :(
Dei "famosi" lupi nessuna traccia, ma ne abbiamo avvertito e annusato eccome la presenza.
Grazie ad Ale per la proposta...
Avanti così.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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Kommentare (17)