Cima di Monte Cucco, Monte Palagia, Cima di Eghen
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Dopo essermi districato tra qualche viuzza di Lierna imbocco il sentiero che, passata una breve fase di "riscaldamento", sale ripido. L'ambiente diventa più suggestivo una volta usciti dal bosco quando si iniziano ad osservare le verticali pareti e i torrioni che circondando i ripidi prati.
Qualche camoscio mi osserva con sospetto prima di allontanarsi con calma mentre io arranco sul ripido sentiero. Arrivo alla Bocchetta di Lierna e mi inoltro subito lungo la traccia che mi porta sulla Cima di Monte Cucco dove si apre un bel panorama sul lago.
Tornato alla Bocchetta proseguo lungo la dorsale opposta, anche qui seguendo una sorta di traccia che in breve mi porta sul Monte Palagia. Incuriosito dal dosso sottostante lo raggiungo con una breve discesa per poi rientrare sul Palagia. Da qui, seguendo qualche bollo rosso, scendo alla Bocchetta di Calivazzo da dove inizio la salita a Cima di Eghen su terreno libero, non vedendo alcuna traccia. La salita non è difficoltosa ma soltanto un pochino ripida.
Una volta giunto in cima osservo il Grignone avvolto nelle nubi, mentre il triangolo lariano splende al sole ... io sono un po' al limite tra i due mondi ... tendenzialmente però più verso le nubi.
Proseguo il mio percorso scendendo lungo la dorsale opposta. Fatto qualche metro in "free-solo" trovo dei bolli rossi che seguo fino ad una sorta di bocchetta da dove scendo a prendere il sentiero che mi riporta alla Bocchetta di Calivazzo. Per la discesa opto per la variante "larga" andando all'Alpe di Lierna, poi a quella di Esino e continuando verso Ortanella ma poco prima di raggiungerla devio per San Pietro di Ortanella.
Proprio dal recinto, da dove si ammira il panorama sul lago, individuo una traccia che sembra scendere e, se proseguisse, mi permetterebbe di tagliare un pezzo di strada. Senza indugi la imbocco e poco dopo mi ritrovo a districarmi tra la vegetazione ... niente di preoccupante ... a parte il timore di finire su qualche salto roccioso e ... uno sparo di cacciatori che mi pare molto vicino ... (anzi .. mi s-pare molto vicino ...azz!!!).
Cerco di capire da dove viene lo sparo e individuo tre cacciatori appostati su un dosso non molto distanti ... sembra che mi abbiano visto ... e quindi proseguo cercando la via migliore con qualche zig-zag per evitare delle roccette. Finalmente giungo sul sentiero e fatti pochi metri ritrovo i cacciatori intenti a tirar sù il camoscio a cui avevano appena sparato, circa una cinquantina di metri sotto di me.
Non capisco bene se il sentiero su cui sto scendendo sia "ufficiale" oppure no anche perchè il bivio per andare ad imboccare il Sentiero del Viandante non è immediatamente chiaro. In ogni caso una volta giunti su quest'ultimo non resta che seguirlo nuovamente fino a Lierna.
Qualche camoscio mi osserva con sospetto prima di allontanarsi con calma mentre io arranco sul ripido sentiero. Arrivo alla Bocchetta di Lierna e mi inoltro subito lungo la traccia che mi porta sulla Cima di Monte Cucco dove si apre un bel panorama sul lago.
Tornato alla Bocchetta proseguo lungo la dorsale opposta, anche qui seguendo una sorta di traccia che in breve mi porta sul Monte Palagia. Incuriosito dal dosso sottostante lo raggiungo con una breve discesa per poi rientrare sul Palagia. Da qui, seguendo qualche bollo rosso, scendo alla Bocchetta di Calivazzo da dove inizio la salita a Cima di Eghen su terreno libero, non vedendo alcuna traccia. La salita non è difficoltosa ma soltanto un pochino ripida.
Una volta giunto in cima osservo il Grignone avvolto nelle nubi, mentre il triangolo lariano splende al sole ... io sono un po' al limite tra i due mondi ... tendenzialmente però più verso le nubi.
Proseguo il mio percorso scendendo lungo la dorsale opposta. Fatto qualche metro in "free-solo" trovo dei bolli rossi che seguo fino ad una sorta di bocchetta da dove scendo a prendere il sentiero che mi riporta alla Bocchetta di Calivazzo. Per la discesa opto per la variante "larga" andando all'Alpe di Lierna, poi a quella di Esino e continuando verso Ortanella ma poco prima di raggiungerla devio per San Pietro di Ortanella.
Proprio dal recinto, da dove si ammira il panorama sul lago, individuo una traccia che sembra scendere e, se proseguisse, mi permetterebbe di tagliare un pezzo di strada. Senza indugi la imbocco e poco dopo mi ritrovo a districarmi tra la vegetazione ... niente di preoccupante ... a parte il timore di finire su qualche salto roccioso e ... uno sparo di cacciatori che mi pare molto vicino ... (anzi .. mi s-pare molto vicino ...azz!!!).
Cerco di capire da dove viene lo sparo e individuo tre cacciatori appostati su un dosso non molto distanti ... sembra che mi abbiano visto ... e quindi proseguo cercando la via migliore con qualche zig-zag per evitare delle roccette. Finalmente giungo sul sentiero e fatti pochi metri ritrovo i cacciatori intenti a tirar sù il camoscio a cui avevano appena sparato, circa una cinquantina di metri sotto di me.
Non capisco bene se il sentiero su cui sto scendendo sia "ufficiale" oppure no anche perchè il bivio per andare ad imboccare il Sentiero del Viandante non è immediatamente chiaro. In ogni caso una volta giunti su quest'ultimo non resta che seguirlo nuovamente fino a Lierna.
Tourengänger:
Andrea!

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Kommentare (8)