Monte Palagia 1546mt e Monte Cucco 1436mt anello da Esino-Ortanella
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Un divertente anello in cresta sul lago
Avevo osservato con interesse il Monte Palagia dalla cima dello Zucco di Sileggio e lo avevo messo in lista.
Studio sulla mappa un percorso simpatico, senza partire dal lago, ma che possa percorrere la dorsale e toccare prima la cima del Monte Cucco.Partenza da Ortanella, una amena piana prativa del comune di Esino, direi proprio un bel posto, tra l'altro è di passaggio sul percorso del Viandante. Prima tappa la panoramicissima chiesetta di San Pietro in Ortanella, che si raggiunge in 10min, il panorama verso il lago direi stupendo. Poi si sale con uno strappo seguendo il sentiero 71, che aggira il Monte Parolo e con un bel traverso raggiunge la Forcella della Valle a 133mt, poco prima si incrocia il sentiero, o meglio uno dei sentieri, che sale da Lierna. Alla Forcella inizia la lunga cresta che conduce al Monte Cucco, la dorsale ha il lato sinistro (salendo) completamente boschivo ed il lato destro che precipita, letteralmente, verso il lago. I paesaggi stupendi sotto di noi. Si risale un primo dosso con qualche lieve saliscendi poi troviamo un dosso più marcato, si salgono ripidi quasi 50mt per trovare sul lato opposto una parete verticale di roccia. Studiamo come proseguire, ma nulla da fare, torniamo alla base del dosso per scoprire, un pò a fatica, che sulla destra c'è una cengia che scende, qui troviamo un ometto, e risale sul fianco della parete verticale di roccia per aggirare infine il torrione. Abbiamo perso circa 20min, ma vedendo il torrione dal lato opposto, e poi fotografato dall'Alpe Lierna, direi che abbiamo scelto bene. Riprendiamo a salire per poco più di un centinaio di metri per raggiungere la vetta del Monte Cucco a 1433mt, segnalata da una piccola croce. Qui facciamo una sosta ammirando i magnifici panorami verso il lago, il ramo di Lecco, fino a Bellagio, ma anche le cime vicine e lontane attorno al lago. Discesa ripida-ripida ma veloce alla Bocchetta di Lierna 1380mt, punto di incrocio di vari sentieri. Qualche parola sui sentieri: la zona è ricca di sentieri e paline con indicazioni, sia del CAI che del Sentiero del Viandante, daltra parte siamo a ridosso del Grignone con una miriade di accessi. Il percorso in cresta che sale al Monte Cucco da nord, NON è segnalata sulle mappe, in loco invece si intuisce il sentierino e ci sono alcuni ma rari bolli rossi di vernice. L'aggiramento del torrione lungo il percorso non è segnalato, bisogna ricordarsi del problema e cercare l'ometto sulla destra che indica come proseguire, poco oltre segnalo che c'è un bollo rosso sulla parete di roccia. ![]() Dalla vetta del Monte Cucco in poi i sentieri sono tutti ben segnalati e marcati, inclusa la salita al Palagia, che può essere risalito sui due lati. Torniamo alla bocchetta di Lierna, prendiamo l'evidente sentiero che sale la dorsale nord, piuttosto ripida ma non difficile, durante la salita abbiamo la bella sorpresa di osservare un gran numero di camosci, ne ho contati almeno una ventina, che pascolavano tranquilli nei prati verso il lago. Arriviamo un cima al Palagia, anche questa segnalata con una piccola croce, e nei prati sotto di noi altri camosci, poco spaventati dalla nostra presenza, si sono spostati più in basso. Dopo la pausa scendiamo ancora ripidamente verso la bocchetta di Calivazzo, qui parte il sentiero che scende allo Zucco di Sileggio e che prosegue vero la Bocchetta di Prada e le varie vie di accesso al Grignone. Ma la nostra gita prosegue più tranquillamente, ora puntiamo a pranzare all'Alpe di Lierna dove si trova un piccolo bivacco aperto. Troviamo un pò di neve dura soprattutto nei larghi prati dell'alpe, ma nulla di difficile. Pranziamo al sole, è più caldo che dentro il bivacco, ma usiamo la stufa per riscaldare i panini. Ognuno ha il suo panino, pizza, brodino, ma si condivide un dolce, il caffè e le grappe, c'è una grande armonia tra il nostro gruppetto ed i Malnat. Dopo quasi due ore di gran relax, il sole si fa un pò velato e decidiamo di scendere seguendo una strada forestale e aggirando la neve ed il ghiaccio. Raggiungiamo l'Alpe di Sotto, dove si trovano baite ristrutturate, una è del CAI di Esino. Da qui scendiamo su un largo sentiero ma poco usato che ci riporta alla Forcella della Valle, dove ci ricolleghiamo al sentiero percorso in mattinata. Discesa veloce fino a San Pietro e su strada ritorno ad Ortanella, con una breve sosta goliardica al parco giochi della bolla di Ortanella, dove si torna bambini sull'altaleno, lo scivolo e altri gioghi per i "piccini". Poco da aggiungere, giro molto soddisfacente, le creste che guardano verso il lago offrono sempre paesaggi impagabili, due cimette simpatiche, e come sempre ho adocchiato la croce del Monte Pilastro, già pensando ad una prossima visita. |
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