Lierna: Monte Palagia e Monte Cucco


Publiziert von cai56 , 6. Oktober 2020 um 17:02. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:30 September 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1472 m
Abstieg: 1466 m
Strecke:Circolare 14,10 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lierna lungo la statale 36 e la provinciale 72; al centro del paese svoltare a destra in Via della Libertà e proseguire in Via Genico. All'incrocio con Via Seminario si trova un piccolo parcheggio.

Sempre zona Grigne, ma da quella parte che interessa a ben pochi escursionisti: certo, si raggiungono cime di esclusivo interesse panoramico, le quote rimangono basse e si tocca ben poca roccia; eppure... i sentieri sono molti, ben tenuti (non indicati però), le foreste di faggi sono splendide e l'ambiente è integro e isolato. 
Si diceva dei sentieri: bollatura ben fatta (anche se ad un certo punto non abbiamo notato un bivio), numerazione precisa, ma, se non si memorizza (o meglio si fotografa) una delle tabelle riassuntive che sono state applicate qua e là, non è possibile capire lungo il percorso dove porti ognuno dei numerosi sentieri che si diramano dal principale. [E anche le tabelle non risultano complete di tutti i percorsi secondari numerati sul terreno]. Spettacolare il percorso in cengia che attraversa alla base di tutta la parete verticale del Monte Cucco.


Dal parcheggio si sale lungo la carrozzabile per Genico passando a fianco dell'abbandonato edificio dell'ex- Seminario Clarettiano e, all'ampia curva appena sopra, si imbocca il sentiero che si stacca sulla destra e si dirige a sottopassare la SS36 con un ampio tunnel. Poco oltre, ad un crocicchio, troviamo una delle tabelle descrittive dei sentieri: seguiremo il n° 72. Fin dall'inizio la traccia è ben marcata sul terreno e robustamente rivestita di sassi, fungendo evidentemente anche da ruscello in caso di pioggia; si sale nel bosco (località "Calanca") con pendenza costante e redditizia avvicinandoci, sempre al chiuso nel bosco, alla impressionante parete di rocce che per un fronte di centinaia di metri compone la base del Monte Cucco. Qui, non abbiamo capito dove, imbocchiamo il ramo sbagliato di un qualche bivio e iniziamo a salire molto ripidamente lungo un sentiero più diretto e palesemente meno frequentato: non mancano muri a secco e qualche gradino, si incontra anche un baitello quasi a rudere, ma è forse una sorta di scorciatoia ormai battuta prevalentemente da ungulati. Improvvisamente però ritroviamo, proveniente da sinistra, la via giusta che, dopo poco inizia un traverso ascendente verso sinistra: si esce dal bosco e la comoda cengia permette ampie visuali della punta di Bellagio. Percorse poche centinaia di metri, il sentiero compie un tornante ed inizia a seguire una cengia più alta che scorre a contatto, o al massimo a pochi metri di distanza, con le rocce del Monte Cucco (località "Pianchitt"); la traccia, in costante saliscendi, risulta talora un poco esposta e spesso ghiaiosa, cosa che induce doverosamente a non distrarsi troppo coi panorami. Si attraversano alcuni canaloni e, in corrispondenza del principale (Valle di Rosino), ci si trova proprio sotto la verticale della cima; il sentiero si fa poi più boscoso, passa attraverso alcune dorsali rocciose (su questa montagna sempre molto "vegetali") caratterizzate da isolati pinnacoli, oltrepassa i ruderi di un baitello e quindi, dopo essere confluito nel N° 73 proveniente da Sornico, per la massima pendenza lungo ripidi prati, sale alla conca erbosa della Bocchetta di Lierna. Al passo transita una vecchia (1957) pista forestale che unisce l'Ortanella alla Bocchetta di Calivazzo. Per salire le due vette di giornata è sufficiente seguire le due creste percorse da evidenti tracce di passaggio che partono da qui: a destra/sud si sale al Monte Palagia; a sinistra/nord, con qualche roccetta e maggiore esposizione, al Monte Cucco. Tornati alla pista forestale, la si segue in discesa attraverso la splendida foresta di faggi che riveste tutta la Valle Ontragna: si oltrepassano le due radure che più in basso ospitano le cascine dell'Alpe di Lierna e dell'Alpe di Esino e si raggiunge un ampio tornante (alcuni cartelli riferiti alle attività di vendita presso le alpi) da cui si diparte una larga traccia verso sinistra. In breve si raggiunge un valico fra la massa del Monte Cucco ed il Monte Paròl - Forcella di Valle o Forcella dell'Alpe: a sinistra scende un sentiero sassoso molto incavato nel terreno che traversando lungamente si dirige alla magnifica radura dell'Alpe di Mezzedo dopo aver lasciato sulla destra una deviazione per l'Ortanella ed aver attraversato una larga sterrata disastrosamente intagliata nel pendio, che dal 2019 la collega l'alpe al mondo civile. Ci troviamo ora sulla variante alta del Sentiero del Viandante, qui corrispondente al sentiero n° 71, e la discesa verso Genico è molto frequentata: il sentiero, roccioso ma ben gradinato e ripulito, cala sul poggio panoramico della Croce di Brentalone, poi si infila attraversandola nella forra del Fosso di Brentalone ed affianca lo Zucco della Pecora. Da qui è un continuo traverso discendente fino al brutto sottopasso della SS36; le case di Genico sono a pochi passi e, oltrepassati i vicoli interni, in breve si torna nei pressi del seminario sulla via di salita.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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sciurapina hat gesagt:
Gesendet am 7. Oktober 2020 um 22:25
Giro da palati fini ...e se lo dico io :-) che coi palati piu o meno fini devo misurarmi quotidianamente :-)

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Oktober 2020 um 08:35
Così fini che non abbiamo incontrato anima viva per tutto il giorno...


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