Madone di Càmedo (2446 m) e Pizzo della Rossa (2482 m)
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Accetto volentieri la proposta di Guido e riunito un bel gruppetto partiamo di buon mattino da Camanoi seguendo le indicazioni per Corte Antico dove abbandoniamo i sentieri ufficiali prendendo una traccia che attraversa a mezzacosta in direzione E, ignoriamo le indicazioni della guida che dice di salire dal primo canale a sinistra e raggiungiamo in breve quella che sembra essere una costola boscosa.
Cominciamo a salire verso N su faticoso terreno ripido di erba, arbusti, larici e rocce sino a sbucare sullo stupendo balcone dove si ergono i ruderi della Casa dei Ladroni.
Fatto il punto della situazione decidiamo di scartare una delle tre cime in quanto il giro è già di per se lungo e il tempo a disposizione è limitato.
Saliamo ancora un po' a N e intercettiamo la traccia che traversa in direzione E agganciando la cresta SSE su cui in breve, tramite bella traccia giungiamo in vetta al Madone di Càmedo.
Da qui, oltre ad ammirare lo splendido panorama che questa cima offre osserviamo ciò che ci aspetta per raggiungere il non vicino Pizzo della Rossa, è chiaro che dovremo scendere e non di poco!
Discendiamo la cresta ENE ossia il Costone di Càmedo circa 300 m e individuiamo il passaggio chiave per raggiungere il Piatto di Cranzünell un facile canale con un muro a secco in mezzo, oltrepassato a quota 2100 circa, per restare più alti possibili ci facciamo "ingolosire" da una cengia che alla fine si perde nella parete NE del Madonino, torniamo indietro e perdiamo ulteriormente quota sino a circa 2000 m e cominciamo a risalire il fornale in direzione dell'evidente sella a S della cima ambita.
Una volta raggiunta, percorriamo gli ultimi facili metri della cresta SE con qualche passo dove "appoggiare le mani" giungendo così in cima al Pizzo della Rossa.
Da qui, il Madone di Càmedo assume la forma di una meravigliosa piramide di roccia. Il resto è comunque meraviglioso.....
Per la discesa optiamo per la "Via d'Alpe" di Cranzünell integrale sino a Bignasco, con un sentiero bellissimo, di ingegno e mantenuto dai Bavonesi in maniera impeccabile proprio come quello di Cranzünasc percorso qualche settimana fa.
Tale sentiero ci "catapulta" letteralmente a Bignasco dalla cima in meno di 3 ore.
Non ci resta che andare a recuperare la seconda macchina a Camanoi per chiudere questa bellissima giornata.
CONSIDERAZIONI (personali e non...)
Questa zona offre molti spunti per diverse gite selvagge e ambienti rocciosi davvero singolari.
Le difficoltà si riferiscono soprattutto alla capacità di trovare il percorso migliore.
Guida delle Alpi Ticinesi vol1 itinerari: 409,411 e 397.
Poncione
Oggi non è mancato nulla... dalla giornata con temperatura perfetta al duro ravano, dai panorami spaziosi alle ganne "defaticanti" ;), dai sentieri appena accennati ai capolavori dell'ingegno umano.
Bellissima zona, grazie per la bella proposta.
Cominciamo a salire verso N su faticoso terreno ripido di erba, arbusti, larici e rocce sino a sbucare sullo stupendo balcone dove si ergono i ruderi della Casa dei Ladroni.
Fatto il punto della situazione decidiamo di scartare una delle tre cime in quanto il giro è già di per se lungo e il tempo a disposizione è limitato.
Saliamo ancora un po' a N e intercettiamo la traccia che traversa in direzione E agganciando la cresta SSE su cui in breve, tramite bella traccia giungiamo in vetta al Madone di Càmedo.
Da qui, oltre ad ammirare lo splendido panorama che questa cima offre osserviamo ciò che ci aspetta per raggiungere il non vicino Pizzo della Rossa, è chiaro che dovremo scendere e non di poco!
Discendiamo la cresta ENE ossia il Costone di Càmedo circa 300 m e individuiamo il passaggio chiave per raggiungere il Piatto di Cranzünell un facile canale con un muro a secco in mezzo, oltrepassato a quota 2100 circa, per restare più alti possibili ci facciamo "ingolosire" da una cengia che alla fine si perde nella parete NE del Madonino, torniamo indietro e perdiamo ulteriormente quota sino a circa 2000 m e cominciamo a risalire il fornale in direzione dell'evidente sella a S della cima ambita.
Una volta raggiunta, percorriamo gli ultimi facili metri della cresta SE con qualche passo dove "appoggiare le mani" giungendo così in cima al Pizzo della Rossa.
Da qui, il Madone di Càmedo assume la forma di una meravigliosa piramide di roccia. Il resto è comunque meraviglioso.....
Per la discesa optiamo per la "Via d'Alpe" di Cranzünell integrale sino a Bignasco, con un sentiero bellissimo, di ingegno e mantenuto dai Bavonesi in maniera impeccabile proprio come quello di Cranzünasc percorso qualche settimana fa.
Tale sentiero ci "catapulta" letteralmente a Bignasco dalla cima in meno di 3 ore.
Non ci resta che andare a recuperare la seconda macchina a Camanoi per chiudere questa bellissima giornata.
CONSIDERAZIONI (personali e non...)
Questa zona offre molti spunti per diverse gite selvagge e ambienti rocciosi davvero singolari.
Le difficoltà si riferiscono soprattutto alla capacità di trovare il percorso migliore.
Guida delle Alpi Ticinesi vol1 itinerari: 409,411 e 397.

Oggi non è mancato nulla... dalla giornata con temperatura perfetta al duro ravano, dai panorami spaziosi alle ganne "defaticanti" ;), dai sentieri appena accennati ai capolavori dell'ingegno umano.
Bellissima zona, grazie per la bella proposta.
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Kommentare (13)