Hockenhorn (3293 m)


Publiziert von Sky , 13. November 2017 um 22:03.

Region: Welt » Schweiz » Wallis » Oberwallis
Tour Datum:15 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-BE   CH-VS 

È ormai un po’ di giorni che è nevicato, ma ancora non so se la neve è andata via dappertutto. In mente ho una cosa in particolare. L’Hockenhorn. Me ne parlò, anni fa, LaGazelle, secondo la quale nella Lötschental c’è una sola vetta fattibile in solitaria. E quest’anno, che mi sto spingendo in valli per me ancora poco esplorate, è arrivato il momento di farla. So bene che c’è un sentiero che arriva fino in vetta, ma ho paura che la neve l’abbia ricoperto e non sia fattibile, soprattutto perché si trova sulla cresta N e quindi sicuramente meno esposto al sole.

Parto. Con me porto ovviamente ramponi e piccozza. Parcheggio a Wiler che fa ancora buio e mi incammino lungo la strada asfaltata che porta a Lauchernalp. Da lì diventa in sentiero. Incrocio qualche escursionista che proviene dal Lötschenpass. Ho l’enorme cresta W dell’Hockenhorn alla mia destra. Evito di arrivare fino al passo e taglio dritto per dritto. Da lontano vedo tre o quattro persone. Mi piacerebbe riuscire a raggiungerli per avere qualcuno con cui arrivare in cima, ma sono molto più avanti. Però, li raggiungo, perché si sono fermati su uno spuntone, sulla cresta. Ad un certo punto mi trovo davanti un nevaio da attraversare, in traverso. Un centinaio di metri. Ci sono tante pestate. “Vado bene”, penso. La neve è morbida e procedo senza problemi con gli scarponi. Poi, ad un certo punto, passo all’ombra e la neve diventa d’improvviso sempre più dura. “Ho i ramponi con me”, mi dico, “nessun problema”. Li calzo, vado avanti per un po’, finché la neve diventa ghiaccio vivo, sottile, con sotto sfasciumi che sento crollare sotto i miei piedi. Un banale nevaio si è trasformato in qualcosa di insidioso. Mentre sono lì, in condizione precaria, vedo uno tornare indietro. Da lontano gli grido “Hockenhorn geschafft?”, ricordandomi una frase che usa sempre siso. Peccato che non so quasi niente di tedesco, ed infatti non capisco un fico secco di quello che mi risponde, ma avevo bisogno di capire com’è il sentiero e dal tono della risposta deduco che non è arrivato in cima. O almeno così penso io. A ‘sto punto decido di tornare indietro. Ma prima voglio provare a dare un’occhiata “dall’altra parte”: raggiungo la cresta, in corrispondenza di un intaglio, mi arrampico un attimo e provo a sporgermi per vedere quello che le rocce mi impediscono di vedere, ovvero la Lötschental. Nel frattempo due di quelli che avevo davanti poco fa e che si erano fermati prima del nevaio, vedendomi salire, mi raggiungono. Scambio qualche parola con il più anziano, in un misto di inglese e francese. Peccato non fare la cima, che è lì proprio a due passi. Tra l’altro, come mio solito, mi sono andato a mettere nei pasticci inutilmente: poco più sotto di me, fuori dal nevaio, passava il sentiero ufficiale con i suoi segni bianco-blu. Ma ormai ho deciso, torno indietro. Poi però vedo gli altri due andare avanti, proseguire, tentare… ed allora eccomi a provare anch’io! Dopo non molto, sbuco sulla fantomatica cresta N, che fino a questo momento è rimasta nascosta alla mia vista, e mi rendo conto che… è praticamente sgombra di neve!! Mi ricorda il Chüebodenhorn, con i suoi blocchi. Il sentiero è visibile e c’è solo qualche chiazza di neve, morbida, qua e là. Con grande prudenza vado avanti, ma non c’è davvero nessun pericolo: in realtà questa non è una cresta e non è per nulla esposta. Così, sono in vetta! Che panorama spettacolare, da quassù. Conosco solo pochissime cime, ma sono senza fiato. Firmo il libro di vetta, mi guardo attorno, faccio mille foto. Mangio qualcosa. Poi, scendo. Incontro ancora qualcuno e scambiamo due chiacchiere. Mi hanno visto da sotto, sulla cima. Per loro ormai è fatta. Passo dalla Lötschenpasshütte, poi seguo una lunghissima strada che mi porta giù, fino a valle. Gli ultimi chilometri sono una sofferenza, mi fanno male i piedi, ma in fondo ci sta, ho fatto 1900 metri di dislivello e 28 km… roba che di solito si fa in due giorni!

E così, il conto con la Lötschental è chiuso! Forse… ;-)


Tourengänger: Sky


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Kommentare (2)


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beppe hat gesagt: Bravo
Gesendet am 14. November 2017 um 06:43
Ciao Luca complimenti gran bella vetta l' avevo in mente anch'io per quest'anno sarà per l' anno prossimo.
Beppe

Sky hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 14. November 2017 um 07:01
Grazie! sì, bellissima vetta e nessuna dificoltà
Ci vediamo, Ciao
Luca


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