Regina di Verzasca Corona di Redorta 2804m
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L'altra volta al Rasiva, siamo rimasti d'accordo con Moreno che visto che lui mi aveva portato appunto al Rasiva,gli ho detto che lo accompagnavo alla Corona di Redorta,lui ci tiene moltissimo a fare l'itinerario del Brenna 1277 passando per le 2 alpi abbandonate di Cortesell(1565m,5) e poi l'altra Alpe di Starlarisc (1906m).
Partiamo da Sonogno stavolta alle 07.40 precise,non rischiamo di andare dentro con l'auto fino in fondo perché ci vuole un permesso del patriziato.
La giornata é magnifica,so già che sarà una mazzata quindi andiamo con ritmo costante e lento,ho qui un po' di materiale che non si sa mai,visto che dobbiamo salire dal canale......
Arriviamo al sentiero dopo un po' di km su asfalto,iniziamo a salire e guardare le bellissime cime che ci circondano,arrivati alla prima Alpe Moreno chiede informazioni ad un pastore della zona conoscitore dei luoghi , che gli spiega bene dove passare per raggiungere le alpi......
Passato il fiume iniziamo a salire su di un esile traccia che molte volte si perde in direzione della prima Alpe di Cortesell,a confronto il sentiero per il Rasiva é un autostrada,qui bisogna prestare attenzione a non sbagliare per non perdere la traccia.
Arrivati finalmente alla prima Alpe Moreno é molto soddisfatto di aver trovato la prima Alpe perduta che ci teneva moltissimo,dalla prima alpe alla seconda il sentiero nel primo pezzo e quasi scomparso e molte volte facciamo retrofront per cercare dove abbiamo perso la traccia,ma poi riusciamo ad arrivare alle seconda Alpe perduta di Starlarisc dove ci sono le mucche con i vitellini che pascolano fuori dai ruderi.
Anche qui grande soddisfazione di Moreno che ci teneva a questo itinerario,oggi vuole fare l'anello scendendo poi dall'alpe di Redorta.
Anche qui ennesima pausa,oggi di pause ne abbiamo fatte tante,ma va bene cosi,le giornate sono lunghe e la Corona é lunghissima meglio tenere le forze e la concentrazione per il canale e la cresta finale.....
Partiamo dalla seconda alpe, e anche qui abbiamo perso la traccia ma poi subito recuperata,e ci portiamo al pianoro dove anche qui altra pausa,e guardiamo il canale,finita la pausa ripartiamo sino all'entrata del canale,c'é molta acqua che cola e un nevaio grosso proprio al centro che occupa quasi tutto lo spazio.
Iniziamo a salire nel canale cercando di evitare il più possibile l'acqua,arrivati al nevaio lo passiamo sulla destra alzandoci su delle rocciete,e poi proseguano dritti,intanto la pendenza del canale si fa più irta,prendiamo a destra,ci concentriamo ed arriviamo ad un punto che oserei dire di Bulder di primo che rasenta il secondo grado,questo é il pezzo più impegnativo da passare del canale.
Passato il bulder,sempre su pendenze abbastanza sostenute,arriviamo alla fine del canale,dove tiriamo un sospiro di sollievo e facciamo il punto della situazione.
Iniziamo a salire a vista tra rocciete e genge,per portarci sulla prima cresta che si affaccia sull'anticima,da qui ci inventiamo un po' il percorso visto che il lato da salire é pieno di nevai.Tra una ravanata e l'altra e tra una roccia é l'altra iniziamo ad inerpicarci sulla cresta per guadagnare dislivello.
Arrivati a 30 metri dalla cima vediamo finalmente un omino che ci rincuora,lo seguano ed infine arriviamo in vetta.
Siamo contentissimi anche perché la salita é stata impegnativa,e malgrado tutto abbiamo fatto pochissimi errori nel perdere il sentiero,e il canale lo abbiamo fatto con attenzione malgrado fosse ancora innevato e pieno di acqua,e Moreno é molto felice per essere riuscito a fare il suo itinerario che ci teneva moltissimo.
Ci fermiamo un bel po' in vetta,diciamo che siamo ripartiti quasi alle 16.00 dalla vetta della Corona.....
Con concentrazione rifacciamo tutta la cresta in discesa,vedendo i punti migliori dove passare,poi giunti al canale preparo una sosta e mi faccio calare per ben 60 metri in quel canale ripido e infido,poi fuori dal canale ci complimentiamo e con calma scendiamo al pianoro dove anche qui ennesima pausa della giornata.
Poi riprendiamo l'altro sentiero e ci portiamo all'alpe redorta cosi facendo l'anello che voleva fare Moreno.
Scendiamo verso valle dove arriviamo tardi Sonogno ma soddisfatti della bellissima escursione di oggi.
Bravo Moreno sono contento per te che hai realizzato il tuo giro sulle alpi sperdute e hai conquistato ancora una delle tue cime preferite.
Adesso per questa cime so 4 itinerari di salita diversi,mi manca la Nord dalla capanna Barone....
Note:
Per le 2 alpi prestare massima attenzione,la traccia non é evidente e si rischia di perderla molte volte perdendo altrettanto tempo.
Il canalone é molto ripido e pieno di acqua,é c'é un punto che definirei da Bulder situato dopo il bivio,si trova sulla destra,lo classificherei più di secondo grado che primo,e una mia valutazione personale lo grado più Pd che F ma é una mia valutazione.
Per la cresta niente da segnalare,si può salire a piacere sia su genge che pezzi di arrampicata che possono arrivare sino al secondo ed oltre,oppure passare dove e più dietritico e fare passaggi di massimo I° Grado.
Ho trovato questa montagna molto faticosa,il rasiva a confronto é molto più semplice anche come difficoltà tecniche ed altro,comunque una cima che da grossa soddisfazione.
Km totali 21.9
Partiamo da Sonogno stavolta alle 07.40 precise,non rischiamo di andare dentro con l'auto fino in fondo perché ci vuole un permesso del patriziato.
La giornata é magnifica,so già che sarà una mazzata quindi andiamo con ritmo costante e lento,ho qui un po' di materiale che non si sa mai,visto che dobbiamo salire dal canale......
Arriviamo al sentiero dopo un po' di km su asfalto,iniziamo a salire e guardare le bellissime cime che ci circondano,arrivati alla prima Alpe Moreno chiede informazioni ad un pastore della zona conoscitore dei luoghi , che gli spiega bene dove passare per raggiungere le alpi......
Passato il fiume iniziamo a salire su di un esile traccia che molte volte si perde in direzione della prima Alpe di Cortesell,a confronto il sentiero per il Rasiva é un autostrada,qui bisogna prestare attenzione a non sbagliare per non perdere la traccia.
Arrivati finalmente alla prima Alpe Moreno é molto soddisfatto di aver trovato la prima Alpe perduta che ci teneva moltissimo,dalla prima alpe alla seconda il sentiero nel primo pezzo e quasi scomparso e molte volte facciamo retrofront per cercare dove abbiamo perso la traccia,ma poi riusciamo ad arrivare alle seconda Alpe perduta di Starlarisc dove ci sono le mucche con i vitellini che pascolano fuori dai ruderi.
Anche qui grande soddisfazione di Moreno che ci teneva a questo itinerario,oggi vuole fare l'anello scendendo poi dall'alpe di Redorta.
Anche qui ennesima pausa,oggi di pause ne abbiamo fatte tante,ma va bene cosi,le giornate sono lunghe e la Corona é lunghissima meglio tenere le forze e la concentrazione per il canale e la cresta finale.....
Partiamo dalla seconda alpe, e anche qui abbiamo perso la traccia ma poi subito recuperata,e ci portiamo al pianoro dove anche qui altra pausa,e guardiamo il canale,finita la pausa ripartiamo sino all'entrata del canale,c'é molta acqua che cola e un nevaio grosso proprio al centro che occupa quasi tutto lo spazio.
Iniziamo a salire nel canale cercando di evitare il più possibile l'acqua,arrivati al nevaio lo passiamo sulla destra alzandoci su delle rocciete,e poi proseguano dritti,intanto la pendenza del canale si fa più irta,prendiamo a destra,ci concentriamo ed arriviamo ad un punto che oserei dire di Bulder di primo che rasenta il secondo grado,questo é il pezzo più impegnativo da passare del canale.
Passato il bulder,sempre su pendenze abbastanza sostenute,arriviamo alla fine del canale,dove tiriamo un sospiro di sollievo e facciamo il punto della situazione.
Iniziamo a salire a vista tra rocciete e genge,per portarci sulla prima cresta che si affaccia sull'anticima,da qui ci inventiamo un po' il percorso visto che il lato da salire é pieno di nevai.Tra una ravanata e l'altra e tra una roccia é l'altra iniziamo ad inerpicarci sulla cresta per guadagnare dislivello.
Arrivati a 30 metri dalla cima vediamo finalmente un omino che ci rincuora,lo seguano ed infine arriviamo in vetta.
Siamo contentissimi anche perché la salita é stata impegnativa,e malgrado tutto abbiamo fatto pochissimi errori nel perdere il sentiero,e il canale lo abbiamo fatto con attenzione malgrado fosse ancora innevato e pieno di acqua,e Moreno é molto felice per essere riuscito a fare il suo itinerario che ci teneva moltissimo.
Ci fermiamo un bel po' in vetta,diciamo che siamo ripartiti quasi alle 16.00 dalla vetta della Corona.....
Con concentrazione rifacciamo tutta la cresta in discesa,vedendo i punti migliori dove passare,poi giunti al canale preparo una sosta e mi faccio calare per ben 60 metri in quel canale ripido e infido,poi fuori dal canale ci complimentiamo e con calma scendiamo al pianoro dove anche qui ennesima pausa della giornata.
Poi riprendiamo l'altro sentiero e ci portiamo all'alpe redorta cosi facendo l'anello che voleva fare Moreno.
Scendiamo verso valle dove arriviamo tardi Sonogno ma soddisfatti della bellissima escursione di oggi.
Bravo Moreno sono contento per te che hai realizzato il tuo giro sulle alpi sperdute e hai conquistato ancora una delle tue cime preferite.
Adesso per questa cime so 4 itinerari di salita diversi,mi manca la Nord dalla capanna Barone....
Note:
Per le 2 alpi prestare massima attenzione,la traccia non é evidente e si rischia di perderla molte volte perdendo altrettanto tempo.
Il canalone é molto ripido e pieno di acqua,é c'é un punto che definirei da Bulder situato dopo il bivio,si trova sulla destra,lo classificherei più di secondo grado che primo,e una mia valutazione personale lo grado più Pd che F ma é una mia valutazione.
Per la cresta niente da segnalare,si può salire a piacere sia su genge che pezzi di arrampicata che possono arrivare sino al secondo ed oltre,oppure passare dove e più dietritico e fare passaggi di massimo I° Grado.
Ho trovato questa montagna molto faticosa,il rasiva a confronto é molto più semplice anche come difficoltà tecniche ed altro,comunque una cima che da grossa soddisfazione.
Km totali 21.9
Tourengänger:
igor

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